L'Antro: Wicca, Magia Nera, Magia rossa, Magia Bianca, Esoterismo, Divinazione, Sogni...

Votes taken by Inner Paradox

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    Un post su Facebook mi ha fatto riflettere e commuovere parecchio con la storia di questo robottino. Vorrei condividerla con voi.

    (Fonte: www.passioneastronomia.it/opportunity-oltre-i-limiti/)


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    Dovevano essere pochi mesi, divenne un viaggio incredibile. Ecco la storia del rover Opportunity

    Opportunity è stato un rover inviato per l’esplorazione di Marte. Giunto 3 mesi dopo (25 gennaio 2004) al suo gemello “Spirit” comincia la sua esplorazione, per la quale si ipotizzava una durata massima di 4 mesi.

    L’arrivo su Marte

    Il rover, dopo una discesa da brividi nell’atmosfera marziana, atterra vicino ad un cratere in cui ci sono delle rocce affioranti, è il cratere Eagle.
    Il rover si dimostra molto abile negli spostamenti, ed è inviato verso il cratere Endurance. Durante il giorno i suoi pannelli solari lo ricaricano e forniscono l’energia necessaria per spostarsi; di notte questa energia accumulata gli permette di riscaldarsi.

    La prima grande sorpresa.

    L’analisi delle rocce porta subito ad una scoperta importante: la presenza di ematite indica un passato in cui c’era acqua nella superficie, adesso arida, di Marte.
    Su Marte la temperatura soffre forti sbalzi termici, se di giorno può arrivare a 35 gradi in pieno Sole, ma la notte cade a oltre -150.
    La distanza dalla nostra stella e la rarefazione estrema dell’atmosfera creano un ambiente molto poco ospitale, in aggiunta il suolo arido è ricoperto di una polvere altamente abrasiva che può aderire alle componenti ed entrare nei circuiti di Opportunity, causando danni serissimi.

    Le difficoltà di queste missioni.

    La progettazione di questi veicoli robotizzati inviati su Marte è frutto di un grande compromesso tra costi, peso e tecnologia. La distanza dalla Terra rende difficili i controlli via radio, le onde radio impiegano 10 minuti all’andata, e 10 al ritorno.
    Quindi i movimenti devono essere limitati e lenti, se da terra parte l’input per far avanzare il rover, ci vorranno altri 20 minuti per inviare il comando stop, questo è un potenziale pericolo per il rover, che potrebbe cadere in una buca o schiantarsi contro una roccia prima di ricevere il comando corretto.
    Per fare un chilometro ci vogliono mesi, e a terra servono tre equipe per coprire le 24 ore in tre turni , il tutto per guidare la missione di un solo rover.
    Il lavoro è incessante, una missione del genere costa oltre 150 milioni di dollari, senza contare i costi di gestione giornalieri.
    Dopo 4 mesi, in cui percorre 600 metri, arriva al cratere Endurance. Per l’equipe di controllo a terra Opportunity ha già compiuto il suo lavoro, tutto quello che verrà d’ora in avanti sarà solo guadagno.
    All’interno del cratere Endurance ci sono delle formazioni rocciose create dall’impatto di un meteorite antico, la curiosità degli scienziati è pronta a sacrificare Opportunity, che potrebbe non uscire più dal cratere, perché il suo limite tecnico di pendenza affrontabile è di circa 18 gradi.
    Ma “Oppy”, ormai chiamato così da tutti, entra ed esce agevolmente, superando tutte le più rosee aspettative.
    Uscito da Endurance si dirige verso il punto in cui era caduto lo scudo termico, usato per frenare la sua discesa all’arrivo su Marte e, durante il suo lento cammino, incontra una roccia particolare: è il primo meteorite incontrato su un altro corpo celeste, battezzato “Heat Shield Rock” (roccia dello scudo termico).
    Il tempo passa e la missione guadagna la libertà di procedere senza nessun limite, Opportunity diventa una vera e propria star del web, complici le sue spettacolari foto panoramiche, e le magnifiche albe e tramonti su Marte.

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    Le ricerche continuano, ma l’ambiente marziano comincia a presentare “il conto” al rover, la polvere si accumula sui pannelli solari pregiudicandone la capacità di ricarica della batteria. La polvere altamente abrasiva intacca le ruote, sui cui appaiono addirittura dei fori, esse sono fatte in lega di titanio, ma ne era previsto un uso per 4 mesi al massimo.

    La lotta contro il tempo.

    L’equipe di Opportunity comincia a riscrivere il programma di gestione, calibrando l’attività diurna in modo da lasciare la batteria con una carica sufficiente, per “tenere al caldo” il rover durante la gelida notte marziana.
    Questa è una necessità assoluta, se non si riscalda adeguatamente la parte elettronica di Opportunity vuol dire decretarne la morte certa.
    Si continua, durante una trasferta che sembra normale routine, Opportunity si insabbia in una piccola duna alta appena 30 centimetri.
    Su un totale di sei ruote le 4 agli angoli affondano oltre la metà del loro diametro. I tecnici devono pensare bene quali mosse intraprendere, perché il rischio di non riuscire a smuovere il rover è concreto.
    A terra hanno una copia identica di Opportunity con cui fanno delle simulazioni. Ricreano l’ambiente marziano con la stessa quantità di sabbia e provano varie manovre.
    Alla fine scoprono che piccoli movimenti in una sola direzione potrebbero andare bene, e così ripetono i comandi ad Opportunity, che con un po’ di tensione riesce a liberarsi.

    La mascotte di tutti.

    Ormai non è più una fredda missione scientifica, la forma del rover era già simpatica a tutti fin dall’inizio, l’empatia fa il resto.
    Opportunity non è più un semplice robot telecomandato, è la proiezione di quello che l’umanità sa fare di buono quando vuole e, quando vuole veramente, il risultato è assolutamente eccellente.
    Anche chi non ha molto interesse nella ricerca spaziale “adotta” la causa di Opportunity, questa piccola macchina indomita sembra che voglia essere di esempio, va avanti con meno della metà della capacita energetica iniziale, la notte quasi congela, perché non c’è ormai più energia sufficiente per riscaldarsi, i tecnici continuano a cambiare le regolazioni per cercare di mantenere in vita il piccolo robot, sempre più debole. Ci sono giorni in cui il ritardo di risposta al risveglio va oltre un’ora dal previsto, i pannelli ci mettono più tempo a caricare la batteria, e il freddo accumulato nella notte non aiuta per niente.

    Il lento declino.

    Opportunity aveva 700 watt/ora a disposizione quando arrivò su Marte, adesso non passa dai 150, arriva al limite dei 128wh, una condizione estrema, è come se stesse patendo la fame, le comunicazioni sono ridotte, solo ogni tre giorni sono eseguite manovre, il resto serve a caricare la batteria e a riscaldare il rover.
    Sono passati tre anni dall’arrivo su Marte, Opportunity sembra inarrestabile, dei venti provvidenziali riescono a pulire i pannelli solari, e la capacità di generare energia ritorna all’80%, un vero lusso in confronto ai terribili momenti passati.
    I tecnici del JPL si dimostrano sempre più sorpresi dalla tenacia dei due rover, anche se continuano a dire che il blocco totale può arrivare in qualunque momento.

    Non erano progettati per durare così a lungo.

    Dopo 6 anni “muore” Spirit, le comunicazioni si interrompono, i tecnici proveranno per mesi a ristabilire le comunicazioni, ma il silenzio resterà tale.
    Con una ruota totalmente bloccata, Spirit si spegne dall’altra parte di quel mondo inospitale, anche lui ha lottato eroicamente contro le avversità, i tecnici della sua equipe vivono momenti che sembrano un vero e proprio lutto.
    Opportunity continua a battere record , si muove in vari siti di ricerca, neanche lontanamente ipotizzati come possibili dagli scienziati.
    Gli acciacchi aumentano e il suo braccio, che usa per scavare, si blocca ogni tanto, rendendo sempre più difficile il lavoro dei tecnici a terra.
    Ma chi guida Opportunity ormai lo vede come un vero e proprio compagno fedele. E' come se fosse il proprio cane, o addirittura un membro di famiglia.
    Verso la fine di giugno 2018 si scatena una tempesta di sabbia globale su Marte, la polvere oscura il cielo e copre i pannelli solari, impedendo il corretto approvvigionamento di energia, Opportunity è nella Perseverance Valley, in cerca di altri obbiettivi.
    Ricominciano i problemi, la scarsa energia prodotta dai pannelli fa entrare il rover in standby, una procedura prevista per provare a difendersi dalle avversità meteorologiche del pianeta rosso.
    Rimane in funzione solo l’orologio di missione, che aspetta il miglioramento delle condizioni per “risvegliare” il rover.

    Ma Opportunity non si risveglierá più…

    La Nasa, tenta per 7 mesi di riprendere le comunicazioni, dopo 835 tentativi dichiara che il Rover Opportunity si è spento per sempre.
    La NASA ufficializza la fine della missione.
    Dovevano essere 90/120 giorni, e invece ci ha regalato 14 anni di scoperte, un servizio davvero esemplare.
    Spesso l’umanità proietta un sentimento di affetto in animali o oggetti che entrano a far parte del nostro quotidiano, per questo la grande ammirazione per questo rover, così piccolo e con la telecamera che ci ricorda due occhi curiosi, è come se fosse una personaggio vivo e reale.
    Ma il ringraziamento va ovviamente a chi ha realizzato il tutto, l’equipe del JPL, il Jet Propulsion Lab di Pasadena è l’eccellenza tecnologica della NASA, che, ancora una volta, ha fatto un lavoro fantastico.

    C’è una storia carina che ci racconta quello che è stato l’ultimo messaggio di Opportunity.

    Le comunicazioni con la Terra erano basicamente dei codici numerici, che gli scienziati traducevano in informazioni.
    Nell’ultimo messaggio Opportunity invia due numeri: 22 e 10,8
    22 é il numero di Watt/ora che è in grado di recuperare dai pannelli solari: Non sufficienti per poter ricaricare le batterie.
    10,8 é il valore misurato dell’opacità atmosferica per via della tempesta.
    Alla NASA gli scienziati leggono questi dati e, come ultimo gesto di amore ad una macchina che tanto aveva dato, li traducono così:

    “LA MIA BATTERIA È SCARICA, E SI STA FACENDO BUIO.”

    Ciao “Oppy”
    Per Aspera ad Astra


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    Mannaggia a te, Taraverde!!!
    Contrariamente a quello che molti potranno pensare, a parecchie persone mancherai! </3
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    Caro Gaetano, non credo ci sia una maniera delicata per dirlo, ma se esiste, proverò ad usarla.

    Anzitutto anch'io ti dico che non si può vendere l'anima a nessuna entità. L'anima è la vera essenza di te. Cerca tra i post del forum per maggiori info.
    Anch'io ti consiglio di usare la meditazione per cercare di sentirti meglio, e aggiungo di concentrarti sul fatto di essere parte dell'universo, e non guida o succube di esso.

    Ti dico questo perché purtroppo tutto quello che ti è successo ha ben poco a che fare con l'esoterismo.
    Viola ha detto bene: solo gli specialisti possono aiutarti. Il fatto di sentire di esserti creduto un messia mette fuori ogni dubbio.
    Non voglio darti del matto, intendiamoci, ma purtroppo devi renderti conto che obiettivamente hai una serie di disturbi che vanno tenuti sotto controllo...

    Vorrei che ricordassi una cosa: al di fuori delle conoscenze esoteriche eccetera, se non stai bene nel mondo fisico non puoi essere in grado di gestire cosa accade in piani superiori.

    Perciò lascia perdere tutto ciò che è esoterico fin quando non starai meglio, e pensa a star bene fisicamente e mentalmente, che è molto più importante.

    La vita è intrinsecamente bella, ma solo tu puoi renderla bella per davvero oppure no. Datti da fare! ;)
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    Anche se non è esattamente il mio campo, è tutto incredibilmente interessante ed istruttivo!
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    Ricordate sempre che la mancanza di calma nella vita quotidiana impedisce agli istruttori sui livelli egoici di raggiungervi. Sforzatevi quindi di mantenervi calmi nel corso della vostra vita; lavorate, faticate, lottate, aspirate e mantenete la calma interiore. Raccoglietevi costantemente nel lavoro interiore, coltivando in tal modo la rispondenza ai piani superiori. Una perfetta stabilità dell’equilibrio interiore è ciò di cui gli istruttori hanno bisogno in coloro che essi cercano di utilizzare.Si tratta di un equilibrio interiore che si attiene alla visione, pur eseguendo il lavoro esteriore sul piano fisico, con concentrata attenzione del cervello fisico, in nessun modo sviata dalla ricettività interiore. Vi è dunque un’attività duplice.

    A.A.Bailey
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    Luna
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    Vista così la stessa a me sembra positivissima, ma sono dello stesso parere di Giunco. Hai fatto la stessa domanda sostanzialmente alle carte anche troppe volte. Questo denota una tua evidente ossessione completa nei confronti della cosa, che ti provoca di fatto il non poter obiettivamente restare neutro nel momento della stesa. Cosicché le carte cominciano non solo a non rispondere in maniera veritiera, ma a risponderti le cose che a te piacerebbe sentirti dire.
    In questo caso ti dicono che è tutto perfetto perché TU stesso vuoi che la stesa ti dica quello.
    Scusami se sono anch'io troppo diretto, ma la tua ossessione è talmente palese che si nota a miglia di distanza...

    Ora, tu volevi fare un rito di addolcimento da quello che ho letto, il che vuol dire a maggior ragione che sei ossessionato e vuoi a tutti i costi questa persona, anche se non siete perfettamente compatibili.

    Fatti una domanda:
    Saresti capace di accettare il bene massimo per questa persona, anche se ciò comportasse il vederla nelle braccia di qualcun altro e non nelle tue?
    Se la tua risposta è si, vuol dire che tu ami davvero quella persona e soprattutto che non ne sei ossessionato. Se è un no, allora fatti due domande e valuta il fatto che il tuo sia solo un desiderio di possesso.
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    CITAZIONE (GiunglaNera @ 17/3/2020, 18:00) 
    Però mi è venuto un dubbio riflettendo sul fatto che me ne sia ricordato solo dopo essermi messo a ricordarmi dei miei " sogni a ritroso ".

    In realtà è abbastanza normale. I viaggi astrali spesso vengono confusi al risveglio coi sogni, perché il cervello è abituato a "catalogare" così ciò che accade prima di svegliarsi.
    CITAZIONE
    Ogni volta che cerco di indurlo non è mai tanto forte quanto quello "spontaneo". Aiuto!

    Perché quando lo induci, specie all'inizio, tendi ad andare su piani diversi e più alti di quelli in cui vai nell'astrale spontaneo. I piani bassi, quelli più vicini al fisico, sono più difficili da esplorare spontaneamente.

    Comunque con tanta pratica ci si arriva. Devi solo avere pazienza.
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    Comunque...
    In tutto questo c'è quantomeno un lato positivo: due persone che in qualche maniera, seppur nascoste dietro un nickname, fanno amicizia e si stanno simpatiche a vicenda, e tutto ciò mi fa davvero piacere! :D

    Per la domanda all'inizio del thread, beh, mi spiace deludervi... Ma queste non sono meditazioni. Sono pippe mentali! (nel senso letterale del termine).
    Perdonatemi l'essere un po' troppo diretto, non voglio risultare antipatico. Voglio solo chiarire la cosa.
    Pensare assiduamente (che non è meditazione) a una cosa, non significa attrarla; significa arrivare all'ossessione. E tutto ciò non ha nulla di positivo!
    Quanto alla legge di attrazione... Funziona sugli obiettivi che la nostra anima si prefigge, perciò pensate a migliorare voi stessi, e vedrete che le cose cambieranno anzitutto dentro di voi, e poi anche nella cose che vi succedono!

    Vi auguro una bellissima vita! :D
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    Io sinceramente non credo sia così importante il motivo per cui si inizia. Piuttosto è molto più importante il motivo per cui lo si continua.

    Studiare esoterismo è una cosa che va al di là dei libri. È una crescita continua, un migliorarsi sempre, soprattutto interiormente. Significa acettare la natura di chi si è e di chi si sta diventando, volta per volta, un ogni momento della propria vita.

    Ma attenzione: questo non significa che i canoni di questo miglioramento siano una cosa oggettiva e perciò tramandabile! Ognuno di noi deve stabilire i propri in maniera personale, ed è proprio qui la parte difficile! Capire da soli in cosa bisogna migliorarsi e perché!
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    Benvenuta!
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    Qui si parla di etica e di quando agire o meno. Ma se ragioniamo in un'ottica più ampia e guardiamo il corso degli eventi da un'ottica non soltanto fisica, ci rendiamo conto che anche la magia stessa ne fa parte. Quindi la considerazione è: se la magia fa già parte del corso di eventi, forse in realtà l'utilizzo della stessa non lo cambia.
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    Questo post è conseguenza diretta di una conversazione virtuale perpetrata inseme a Lucretia Giorgi, che vorrei ringraziare per avermi fatto riflettere e crescere. Ero di pensiero completamente diverso dal suo, ma sono arrivato alle conclusioni che lei stessa mi aveva suggerito. Ho ritenuto utile condividere la riflessione che ho affrontato per arrivare al suo stesso risultato.

    Sono sempre stato un grande fan del libero arbitrio. Per me ogni cosa che succedeva nella vita poteva essere aggirata, evitata o stravolta a seconda delle nostre azioni.
    Inoltre, ritenevo certo il fatto che il libero arbitrio escludesse il destino, in quanto, a rigor di logica, se un'azione è guidata da un destino, non può essere guidata dalla volontà di un individuo.
    Ovvio è che questa visione era alquanto riduttiva.
    Anche per quanto riguarda la divinazione. Secondo la mia vecchia “visione delle cose”, anche il divinato poteva essere cambiato a seconda delle proprie scelte. Purtuttavia, vedevo che spesso succedeva che, pur cambiando scelte, il divinato si verificava lo stesso prepotentemente.
    La spiegazione che mi sono dato era che, evidentemente, i fatti previsti non dipendevano da noi, ma da terze persone. Ma ciò significava che il mezzo divinatorio prevedeva le scelte di terze persone. Quindi le influenze esterne, oltre a poter in qualche modo “intervenire” nella nostra vita vanificando le nostre scelte, implicavano l'esistenza di un “destino”.
    Ma inutile dire che anche questa cognizione era ancora errata.
    Tutto il ragionamento era un cane che si mordeva la coda. Ogni cosa smentiva l'altra.

    Qui entra in ballo anche un'esperienza astrale che ho fatto recentemente, durante la quale ho discusso con un “abitante dell'astrale” e ho fatto determinate esperienze, e che non andrò a raccontare nei dettagli per ovvii motivi di spazio. Tuttavia questa esperienza mi ha confermato alcuni concetti che già conoscevo, pur non avendoli ancora verificati.

    Chi ha un minimo di dimestichezza con la filosofia Ermetica, sa benissimo che tutto l'universo (inteso anche in senso multidimensionale) fa parte di un flusso continuo, che ci porta ad agire in una determinata maniera. Anche la nostra stessa scelta di interrompere questo flusso, in realtà ne fa parte. Nesuno è immune e nessuno può mai tirarsene fuori. Ogni cosa che noi facciamo o pensiamo ne fa parte.
    Ora, se consideriamo questo, il discorso si estende di parecchio.
    Anzitutto c'è la conferma che bene e male non esistono come concetti universali, ma esistono soltanto nell'etica societaria o personale. Inoltre fare un'azione, o non farla, o farne una opposta, comunque non cambia il risultato finale visto dalla mente del Tutto.
    Quindi, cos'è questo flusso, se non proprio quel destino che avevo sempre denigrato?
    Nell'immediato, questo concetto mi ha portato a rinnegare totalmente quello in cui avevo creduto finora, abbracciando l'idea di una vita preschematizzata.
    E sbagliando ancora una volta!

    Il concetto a cui sono giunto infine è che destino, libero arbitrio e influenze esterne sono tre aspetti identici e complementari della medesima cosa.
    Per capirci, la vita non è fatta da un terzo di destino, un terzo di libero arbitrio e un terzo di influenze esterne; la vita è fatta di tutte e tre le cose contemporaneamente, e ognuna non esclude l'altra. Le nostre scelte le facciamo nel pieno libero arbitrio per seguire inconsciamente il nostro destino, ma sono sempre dovute anche alle influenze esterne, quali ad esempio l'educazione o l'interazione con gli altri. Tutto è un flusso in continuo cambiamento ed evoluzione che si perpetua nella vita di ogni singolo elemento nell'universo, sia esso oggetto, animale, uomo o alieno non ha importanza.

    Ogni scelta è libero arbitrio.
    Ogni scelta è destino.
    Ogni scelta dipende dall'ambiente esterno a noi.

    E in quanto tale, la situazione non esclude mai che noi stessi possiamo sempre essere gli artefici del nostro destino, cosa più importante di tutte.

    Edited by Inner Paradox - 25/10/2019, 15:09
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    Prima di cominciare, premetto come al solito di non fermarsi a una definizione e a non prendere mai per certe le cose dette o scritte da altri. Questa che sto per postare è solo il parere di una studiosa, senz'altro autorevole, che come ogni altro uomo o donna al mondo potrebbe aver sbagliato in ciò che ha scritto.
    Tuttavia, ritengo che questo punto di vista possa essere utile a chi voglia meditare sull'argomento o a chi voglia verificarlo in qualche maniera.
    Alice Ann Bailey è stata uno degli esponenti più autorevoli e conosciuti della scuola teosofica fondata da Helena Petrovna Blavatsky. Tuttavia, proprio in quanto tale, non è esente da tutte le critiche mosse al movimento, soprattutto riguardo il razzismo e antisemitismo, cosa che ritengo fondata solo in parte (e che probabilmente tratterò prima o poi in qualche thread...).
    Ovviamente i suoi scritti partono da un insegnamento di base cristiana, dal quale anche io stesso ultimamente mi sono allontanato, ma a mio parere, malgrado tutti i pregi e difetti di sorta, può senz'altro essere ben applicato in tutti i campi in cui si parli di “magia bianca”, motivo per cui invito a non commentare questo mio post sotto un punto di vista religioso, in quanto sarebbe molto riduttivo rispetto l'importanza dei concetti.

    Molti dei concetti divulgati dalla Bailey partono dal concetto di trinità. Tutto l'universo è visibile sotto tre punti di vista:
    - Il punto di vista fisico.
    E' il terreno, il tangibile nella vita di tutti i giorni, identificato col “Figlio” del segno della croce. E' tutto ciò che esiste e interagisce nel mondo fisico, compresi noi stessi. E' la natura stessa.
    - Il punto di vista spirituale.
    E' tutto ciò che non vediamo, identificato con lo “Spirito Santo”. E' l'energia che circonda ogni cosa e che usiamo in magia. Sono gli angeli e i demoni, i fantasmi, ma anche gli spiriti guida.
    - Il punto di vista globale.
    E' ciò che unisce le due cose, identificato col “Padre”. E' l'equivalente ermetico del Tutto. Ma non solo: è anche la parte delle cose che rende possibile ogni interazione nella vita fisica e non fisica di ogni cosa.

    Tuttavia, sappiamo che la trinità cristiana è costituita da tre cose separate che in realtà sono tre aspetti distinti della stessa cosa. Ed esattamente secondo questo concetto, la Bailey afferma che ogni cosa contenga all'interno di essa questi tre aspetti. Pertanto, anche la natura umana, così come quella di qualunque oggetto nell'universo, li contiene.

    Eccoci quindi alla definizione dei tre aspetti. Da considerare che stavolta mi allontano leggermente dalla definizione originale della Bailey, cercando forse pretenziosamente di dare delle definizioni più evolute e moderne.

    - Corpo. La parte di noi che interagisce sul piano più basso in cui esistiamo, ovvero appunto quello fisico.
    - Spirito. E' tutto ciò che esula dal piano fisico, che potremmo identificare con la nostra parte energetica. Lo spirito è la parte più grande di noi, in quanto è quella con cui ci muoviamo in astrale. E' l'insieme del nostro corpo energetico.
    - Anima. E' ciò che unisce le due cose, sia il corpo fisico che ogni parte energetica presente in ogni piano. Tuttavia, come per la trinità, è la parte di noi che agisce in tutte le nostre azioni, siano esse azioni fisiche o atti magici. A larghe linee e ragionando secondo la cognizione dei viaggi astrali, l'Anima può essere assimilata alla nostra coscienza, ma anche al “filo argentato” che ci tiene uniti al nostro piano più basso, e che quindi lega ogni parte di noi.


    Ora, ognuno di voi tragga le proprie conclusioni.

    Edited by Inner Paradox - 10/10/2019, 00:24
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    Credimi, il fatto di non credere in nulla può essere un gran vantaggio rispetto gli altri, perché ti fa avvicinare ai concetti molto più rapidamente e con grande neutralità. Anche il fatto di "percepire le entità" senza credere in loro ha molto senso.
    Comincia a informarti su cosa sono le eggregore. In più ci sono un sacco di post sull'energia qui sull'Antro. Potrai rispondere a molte tue domande anche solo così, ma ti consiglio di non fermarti a ciò che leggi, ma di imparare soprattutto da tutto ciò che NON leggi.

    Non dico altro.
    Buona ricerca! :D
39 replies since 14/8/2019
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