L'Antro: Wicca, Magia Nera, Magia rossa, Magia Bianca, Esoterismo, Divinazione, Sogni...

Votes taken by Louvel

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    M'inserisco solo per commentare una cosa specifica: tutte le religioni hanno pratiche esoteriche annesse e connesse, è fuorviante fare una distinzione tra religione e mondo occulto nel "definire" l'anima. Ogni religione ha un concetto diverso della o delle anime di ciascun individuo, il che non è altro che un credo ed è umanamente tracotante definirne uno più valido di un altro, che prenda il nome di religione o esoterismo sempre un credo rimane.
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    CITAZIONE (Borgia @ 30/6/2020, 22:19) 
    La mia esperienza, oltre a livello divinatorio, non mi permette di essere d'accordo.
    Quella che tu mi scrivi come verità, è una possibile teoria di come la divinazione per tarocchi o pendolo, funzioni.
    L'uomo non fa parte del tutto, come la sedia su cui sono seduto non ne fa parte.. l'uomo è alla ricerca dell'unione con il Tutto, o la completa emulazione.
    Perché dividere in sentiero sinistro e destro quando siamo già parte del tutto?

    Non a caso il mazzo ha bisogno di consacrazione, in genere ad un entità o anche ai quattro elementi va bene.
    Il mazzo di tarocchi, leggenda vuole che nasce come un gioco in Italia dai Medici piuttosto che dall'età della biblioteca di Alessandira per trasmettere le conoscenze con immagini più antiche ecc.. è, ad oggi, usato come strumento e non come tramite.
    E' uno strumento per leggere le energia in gioco, come il multimetro che legge, quantifica e mostra la corrente in un determinato ramo elettrico di una maglia.
    Può anche essere un pathworking completo, dal matto al mondo, o universo.
    Ma rimane sempre uno strumento, come la bacchetta rabdomantica, il leggendario pendolo (ancora sono in dubbio dei precednti usi), lo specchio magico, la sfera di cristallo ecc... funzionano tutti se sappiamo usarli con determinate tecniche, e determinate risposte da loro

    Allora dovresti leggere meglio quello che ha scritto BluElettra prima di darle ragione, perché io ho fatto un ragionamento partendo dalla sua teoria (quella del tutto ecc ecc). A proposito visto che ci siamo, ti domando anche se secondo te il futuro è uno ed unico e la cartomanzia non serva a fare scelte migliori, ma solo a capire "di che morte si muore"?

    Per il resto mi tocca invece insistere, gli strumenti sono evidentemente inventati dall'uomo, tarati perché i suoi sensi possano leggere i risultati, perché misurino ciò che gli interessa sapere. Strumento, tramite... sono la stessa cosa, un intermediario tra le energie e l'uomo. Io misuro tramite un metro, perché i passi o le braccia non sono altrettanto precise, e per rispettare una convenzione inventata. Ma il metro l'ho inventato io, per misurare qualcosa che m'interessa, che capisco, concetti concepiti dal mio pensiero e dai miei sensi, siamo in un'ordine di grandezza umano, per forza di cose perché altrimenti a che servirebbe e cosa ne capiremmo? E perché se le carte contengono in sé dei concetti astratti, questi non si possano applicare ai campi interessati?
    Perché l'iconografia è così vasta e varia, come possono due carte che hanno in comune a malapena il nome avere lo stesso identico significato?

    Poi boh, ve la suonate e ve la cantate da soli, perché è chiaro che se si tramanda un buon metodo quello funziona, ma sta scritto da nessuna parte che questo è l'unico metodo che funziona. Certo che la cucina della mamma è sempre la più buona, ma perché siamo abituati ad essa fin da piccoli, non significa che nessun altro sappia cucinare bene.

    È questo il punto, stiamo qui a negare che la cartomanzia sia una scienza esatta, imputando la colpa all'errore interpretativo dell'uomo, e non allo strumento. Ma c'è nessuno qua che ha idea di quanti errori interpretativi (e strumentali!) avvengano nelle scienze "esatte"? Sapete che il metodo scientifico prevede in alcuni casi decine, in altri centinaia di misurazioni per poter ridurre al minimo gli errori? È una baggianata, se mi si passa il termine, voler attribuire alle carte un funzionamento universale ed unico e non volerne riconoscere un rigore scientifico. Sono la stessa cosa, un'affermazione implica l'altra.
    Se invece assumiamo che non abbiano un rigore scientifico, allora cambiano presupposti e quindi conclusioni, si ritorna a dire che sono uno strumento inesatto, nelle mani dell'uomo che le usa per conoscere un tutto dal quale è separato, uno strumento che va sintonizzato col tutto da conoscere, ma anche con l'uomo che deve esplorare, e questo non lo dico io ma una logica di ragionamento che vi ho posto prima: è uno strumento tarato sull'uso umano, per misurare qualcosa di altrimenti ineffabile, perciò dev'essere stato inventato in modo che fosse in grado di essere decifrato e compreso dall'uomo.
    E siccome la percezione personale non è univoca, siccome l'iconografia non è unica, non può esistere un unico metodo di uso di questo strumento. Anche perché, se ammettiamo che sia nato come gioco in Italia, dobbiamo anche necessariamente riconoscere la vastità di giochi diversi che si possono fare con le carte, ed i valori diversi che vengono attribuite ad esse in tali giochi.

    Decidete voi quale opzione preferite ^U^
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    Semplicemente ti poni come guru della sapienza cartomantica, imponendo le tue opinioni con frasi manipolatorie quali ‘errori da novelli cartomanti’, e ‘unico e solo metodo’ senza così prendere in considerazione l’opinione che viene esposta dagli altri.
    Onestamente per me puoi affermare di aver ricevuto le tue carte anche da una personificazione del Buddha, se dici di voler solo un confronto civile e poi questo è il modo con cui ti poni col prossimo, svalutandolo a priori, distribuendo giudizi e imponendo metodi, per me tali affermazioni valgono meno di zero.
    È inutile che sostieni che la tua sia un’opinione personale, se due righe dopo contraddici tutto. Il rispetto si dimostra e si guadagna, a casa mia.

    Che poi sei l’unica qua che insiste sul discorso psicologico, quando ti stanno ripetendo che è una discrepanza di sistema di lettura, da lettura con schema, a lettura libera con abbinamenti, che niente hanno a che fare col tipo di interpretazione se pragmatica o ‘psicologica’.
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    Ciao Mar, mi spiace per la situazione, spero che questo percorso ti aiuti anche a risolvere coi tuoi cari.
    Qualche consiglio per cominciare, se non l'hai fatto leggi regolamento e permessi di scrittura.
    Se hai in mente qualche argomento specifico o prima di aprire un post, cercalo pure usando la funzione di ricerca in alto a destra; inoltre ti può essere utile dare un'occhiata a questo topic
    Se hai dubbi sul funzionamento del forum puoi scrivere al Circolo Arcano o nella sezione privata Antro oscuro (dentro Dubbi e domande).
    Benvenuta sull’Antro, e buona permanenza :)
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    Riguardo ai legamenti e quant’altro, molte persone sono state dissuase, anche se purtroppo molte meno di quante si è tentato. D’altronde su certi ambiti si può avere un dialogo civile più facilmente che in altri.
    Inoltre, quanto a legamenti non ho esperienza diretta per parlare, ma sulla depressione sì, qualche consiglio lo posso ben dare.
    Le persone che sono già consapevoli che non basta un hocus pocus per far sparire tutto evidentemente non hanno bisogno di tale consiglio, per cui non hanno motivo di sentirsi chiamate in causa. E vi dirò di più: ho parlato di esperti perché spesso le persone più vicine come amici e familiari non ascoltano e peggiorano la situazione. Un esperto può essere uno sciamano. Può essere un prete. Può essere chiunque ci sia già passato. Basta che sia una persona che sa guardare il prossimo negli occhi ed ascoltarlo. Perché restare soli e appunto pensare di ‘stare bene’ è una grande trappola.

    E poi se permettete preferisco prestare tempo a chi lotta, piuttosto che a chi egoisticamente è in cerca dell’ennesimo legamento d’amore. Mi sembra ci si sprechino già troppe parole su quella roba lá.
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    Mi sento di dover fare un’osservazione.
    La depressione è una malattia importante ed è sempre importante rivolgersi a un esperto se ci si sente in difficoltà nel vivere la propria vita liberamente. Indica che ci sono problemi e traumi nella nostra psiche, che vanno affrontati e risolti per poter guarire. Non si può pensare che un incantesimo possa risolvere un passaggio tanto greve della vita di una persona.
    Si può guarire attraverso percorsi spirituali sì, ma non far sparire tutto con la magia.
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    Usa la funzione cerca per vedere se qualcuno ha già spiegato come si fanno queste cose.
    è inutile continuare a ripetere a tutti "aiuto, aiuto, aiuto", col rischio di attirare malintenzionati. Vai all'obbiettivo.
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    CITAZIONE (Cristina.real @ 25/3/2019, 22:02) 
    Io cerco di eseguirli alla lettera. Sono rituali che non procurano dolore a nessuno.

    A parte alla persona soggiogata e privata di libero arbitrio e dignità, ma ehy, abbiamo salvato la vita a un topo, happy ending!
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    A volte si ha paura di quello che ci serve per crescere. A volte di è attratti da ciò che ci fa paura perché in fondo la si vuole superare.
    A volte. Ma a volte le persone vengono a sapere cose che non avrebbero voluto: la verità ha un peso. A volte è sopravvalutata.
    Segui l’istinto, se riesci ad entrare in sintonia con un mazzo ti si può aprire un mondo.
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    Io ho trovato questo: https://www.aton-ra.com/egitto/approfondim...i-antico-egitto
    Effettivamente la confermerebbe come un’usanza più tarda rispetto alla prima civiltà egizia, insorta assieme all’avvento del denaro (sempre colpa sua).
    Cercando sul sito si trova qualcos’altro ancora sia sui gatti che sulle usanze.
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    Penso sia solo questione di essere stati esposti a punti di vista diversi e vari per più tempo ^^
    Io sono d’accordo in generale con te, però poi mi domando, chi lo decide qual è il mio momento giusto? Per questo do più importanza a come si vive che a come si muore, altrimenti diventerebbe il tormento di un’utopia irrealizzabile per troppe creature. Sono troppo pochi a morire per cause naturali.
    Penso che se la tua testa (o la tua pancia) ti dice che è il sacrificio di una vita è inaccettabile per la venerazione di una divinità, è giusto che la ascolti.
    Però ahimè temo che all’epoca non stonassero quei modi e quelle quantità (se pensiamo alle piramidi o ai sarcofagi si vede che era un popolo che pensava ‘in grande’).

    Quanto ai gusti della Dea, non ti saprei dire. Ci si inoltra in un campo troppo opinabile, personalmente ti potrei dire che se le divinità sono forze prive di coscienza come la nostra, ma da essa alimentate, ci sono poche speranze che avesse voce in capitolo sul gradire o meno la morte di un gatto. Forse contava l’intenzione umana, forse è quello a fare la differenza tra uccidere un animale per disprezzo, e ucciderlo per venerazione.
    Per noi è una follia, non abbiamo cultura e mentalità plasmate per concepire un tale ‘amore’... direi, per fortuna.
    Ma questa è soltanto una possibile interpretazione delle divinità, ce ne sono tante altre e ognuno deve sentire qual è giusta per sé. Se quella Dea la senti più benevola di come viene ’dipinta’, magari è perché lo è.
    Magari anche quelle persone hanno accumulato e scontato un karma, per le loro credenze estreme, magari la nostra mentalità è frutto del peso di quei gesti?
    Non te lo so dire, posso solo ipotizzare.
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    Esistevano anche i sacrifici umani, in svariati culti antichi, non dovrebbero sorprendere i sacrifici animali. La morte era considerata in un'ottica diversa dalla nostra, non come un male assoluto, ma come un passaggio. Lo spirito, l'essenza, venivano liberate dalla materia (lo stesso valeva per gli oggetti. Non specifico per gli egizi perché non ne so, ma in molte culture nordiche gli oggetti offerti agli dei venivano spezzati perché ne uscisse l'essenza contenuta).
    Il sacrificio rituale non era visto come una mancanza di rispetto, pertanto non possiamo proiettare la nostra mentalità su popoli di millenni fa. Tra l'altro più il sacrificio era prezioso più era gradito, quindi probabilmente gli animali se la passavano piuttosto bene - almeno fino al momento del sacrificio.
    Diciamo che avrei preferito essere un animale grasso e pettinato destinato a una dipartita rapida e improvvisa, che uno schiavo costretto al lavoro sotto al sole a campare con una cipolla al giorno.

    Penso anche che spesso molti disprezzano le religioni neo - pagane e bramano un ritorno alle origini, senza rendersi conto di cosa realmente comporterebbe questo e di quanto sia irrealizzabile. La nostra mentalità ed etica sono cambiate, e non sempre questo è un male - o meglio, ogni pensiero ha il suo risvolto positivo e negativo. Ovvero adesso per molte persone il sacrificio di un essere vivente a un dio è impensabile e disumano, ma per contro, quanta paura ha la nostra società della morte? Tanto da non poterla più accettare in certi casi?
    Eppure in tempi antichi era una compagna molto più accettata - anche qui, i pro ed i contro. Spesso tendiamo ad idealizzare quello che non conosciamo, pensando che sia esistita un'epoca d'oro, di rose e di fiori - ma l'uomo è pur sempre stato uomo.
    Lucrezio è un autore latino del 1° secolo a.C., forse non è abbastanza famoso il suo verso "Tantum religio potuit suadere malorum", "a mali tanto grandi la religione riuscì a condurre". In questo passo Lucrezio parlava appunto di sacrifici umani...
    Per questo penso che l'umanità non sia cambiata moltissimo nei millenni.
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    "People who are brutally honest generally enjoy the brutality more than the honesty."
    - Richard Needham


    "Le persone brutalmente oneste di solito godono della brutalità più che dell'onestà."
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    Il fatto che le stesse domande portino diverse persone a risposte diverse, non significa che le domande siano travisate, non stiamo parlando di analisi matematica (e anche in matematica certi problemi possono essere risolti con procedimenti diversi).

    Il link del forum l'ho messo per farti capire che mi era impossibile seguire quello che mi stavi dicendo, perché con tutta la buona volontà, non trovo riscontro; e che comunque non sono così tanto fuori dal mondo, se le stesse differenziazioni tra i termini sono condivise da altre persone. Giuste o sbagliate che siano, io conosco queste, e tu non mi spieghi quali invece siano (a parte rito e rituale, sì, ma mi si sovrappongono con incantesimo, quindi non saprei dove battere la testa a sto punto).
    La risposta è stata invece se ho mai letto un libro di magia. Eh, probabilmente non abbiamo letto gli stessi.
    Essendo in un forum dove si contemplano molteplici branche di magia, e molteplici culti con diverse credenze, mi sembra inevitabile che ci possa essere fraintendimento su una parola o su un concetto. Io il mio punto di vista e le mie nozioni te le ho mostrate semplicemente per cercare di capire differenze e punti d'incontro, e onestamente mi son sentito mortificato dal risultato.
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    No, volevo scrivere intonso. Vuol dire intatto.
    Poi ammetto di non sapere se nell'ambiente la convenzione sia diversa, ma nel linguaggio corrente il rito è la cerimonia complessa, il rituale può essere anche un singolo gesto, o l'insieme dei gesti che lo compongono, la distinzione non è netta tra rito e rituale.
    La differenza che intendi tu la vedo tra incantesimo e rito. Poi non so.

    Tornando in topic, quello che volevo dire è che per buttare giù un muro uso un martello (va be', uno parecchio grosso diciamo ^^'), per pulire i calcinacci che mi restano uso una scopa.
    Per analogia, che può essere anche sbagliata, penso quindi che se uso la mela come un martello, è normale che poi come scopa funzioni di meno. Leggendo la formula, io ne deduco (io, poi altri possono ben vederci altro) che la mela è un martello, che spacca malocchi, forme pensiero negative, allontana le persone negative, e rimanda al mittente le fatture. Ma parla di staccare, spezzare, non specificamente di pulire.
    Se una bestia mi vuole mangiare e io l'ammazzo, il corpo di solito rimane lì e mi devo sbarazzare dei resti. Sarà una visione semplicistica dell'universo la mia, ma come si dice, as above, so below... immagino funzioni anche viceversa, in una certa misura, o quantomeno fa parte del mio credo personale.
    Perciò non mi meraviglia che alla mela debba seguire una protezione e una purificazione, giacché mi fa vedere da che direzione mi devo guardare per proteggermi e cosa mi nuoce, ecc.

    Per questo dico che nel momento in cui si modifica il procedimento al fine di ottenere anche una purificazione totale, vada modificata anche la formula per farne un incantesimo nuovo. Basato sì sugli stessi elementi, ma comunque diverso. (Anche solo per rispetto di chi l'ha tramandato fedelmente).
    Quindi probabilmente non si potrà più contare con sicurezza sui feedback raccolti nella centinaia e passa di pagine del topic... magari rimarranno validi, ma forse no, è difficile saperlo prima di avere accumulato esperienze a riguardo.
84 replies since 5/4/2012
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