Inipi "capanna sudatoria"

Un'esperienza incredibile

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    Antriani Fidelis
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    Grande red! interessante la parte sul tornare bambini, io ultimamente sto cercando di tornare nel nirvana, lo immagino come i momenti prima di nascere, quando ancora non abbiamo un corpo fisico!
    Poi se posso permettermi, mi pare di evincere che alle volte ti sottovaluti! non dovresti ;D.
     
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    Heyoka

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    La via rossa è per tutti, la via rossa non è per tutti, sembra che io mi contraddica in questa prima frase, in realtà è proprio così, la via rossa è per tutti perché chiunque è il benvenuto a partecipare e a provare a seguirla, senza limitazioni di sesso, cultura e credo religioso, la via rossa non è per tutti perché è lacrime, sudore e sangue (lacrime per la ricerca di visione, sudore per l'inipi e sangue per la danza del sole) e richiede dedizione e sacrificio, non tutti sono disposti a farlo.
    per quanto riguarda la condivisione di Red, nulla da eccepire stavolta, solo aggiungerei una frase : le lacrime hanno un sapore acre, per questo è meglio lasciarle uscire che tenersele dentro.

    Mitakuye Oyasin
     
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    CITAZIONE (Mato Waci U @ 1/11/2013, 13:09) 
    La via rossa è per tutti, la via rossa non è per tutti, sembra che io mi contraddica in questa prima frase, in realtà è proprio così, la via rossa è per tutti perché chiunque è il benvenuto a partecipare e a provare a seguirla, senza limitazioni di sesso, cultura e credo religioso, la via rossa non è per tutti perché è lacrime, sudore e sangue (lacrime per la ricerca di visione, sudore per l'inipi e sangue per la danza del sole) e richiede dedizione e sacrificio, non tutti sono disposti a farlo.
    per quanto riguarda la condivisione di Red, nulla da eccepire stavolta, solo aggiungerei una frase : le lacrime hanno un sapore acre, per questo è meglio lasciarle uscire che tenersele dentro.

    Mitakuye Oyasin

    Questo è anche uno dei principi alchemici :D

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    Un'esperienza molto interessante e una condivisione altrettanto apprezzata (anche se ho riletto tutto 2 o 3 volte e ancora qualcosa mi sfugge).

    M'è sovvenuta la purificazione di Vajrasattva, che nel buddismo tibetano, attraverso le recitazioni del mantra e le prostrazioni, entrambe ripetute per molte e molte volte, e in uno con la disposizione mentale che desidera abbandonare oscurazioni ed errori, aiuta a risolvere fasi di stallo e a progredire nel cammino spirituale.
    Quindi una pratica che lavorando sul corpo e sulla parola, porta ad una sorta di sfiancamento che libera ed eleva la mente.
     
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  5. RedJackson
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    Se vuoi chiarire il tuo dubbio o i tuoi dubbi, se non sono in grado io, credo che mato saprà riaponderti più che egregiamente! :-)
    Purtroppo ho scritto tutti e due i post di getto, e l'italiano non è dei migliori, oltre a non essere bravo a scrivere XD però ho penato che certe esperienze dovessero essere scritte e riproposte così. Per cui è facile che non sia chiaro, il tutto ^^ .


    Per balaramax: oltre a rinnovare i complimenti per il nuovo status di fidelis, cosa ti fa dire che mi sottovaluto? Devo ammettere che ultimamente la mia autostima è sotto i piedi, ma è anche vero che forse il motivo è il sopravvalutarsi :-).

    Edited by RedJackson - 3/11/2013, 03:05
     
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    Il fatto di non sentirsi adatti... a fare a dire a scrivere :D
    il successo è uno stato mentale cit.

    CITAZIONE (balaramax @ 1/11/2013, 09:37) 
    ahhahaahahah

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    Edited by balaramax - 2/11/2013, 08:21
     
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  7. Semiramis
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    Moooooolto interessante! :D Sarebbe un'esperienza da provare ^^
     
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  8. RedJackson
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    Aspettando nuovi resoconti, dico solo: GRANDE MATO!
     
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    Il 21 giugno, solstizio d’estate, alle ore 9, insieme a Redjackson, Black&white e un amico di Redjackson, sono partita per il posto che avrebbe ospitato l’inipi. Arrivati lì abbiamo trovato Mato che si stava già dando da fare, ed altri due partecipanti. Abbiamo iniziato subito col raccogliere la legna per fare il fuoco, depositare vicino alla postazione della capanna le pietre precedentemente raccolte (che non devono essere di fiume nè calcaree, altrimenti c’è il rischio che si spacchino), e iniziato a scavare la “culla di roccia”, ossia la buca al centro della –futura- capanna che avrebbe ospitato i NONNI, cioè le pietre. Con la terra tolta è stato costruito l’altare, circolare,rivolto verso ovest su cui Mato, ossia il portatore d’acqua di questa e dei futuri Inipi, ha piantato il “simbolo” della sua presenza, rappresentato da una serie di elementi che lo caratterizzano. Infine oltre l’altare, sempre verso ovest, è stato scavato anche un cerchio abbastanza ampio, di due metri circa di diametro, non molto profondo, che successivamente avrebbe ospitato il fuoco.
    Ammetto che a scavare sono stati i Macho Men presenti, perchè nel mentre io e Black ci eravamo beatamente distesi sull’erba XD
    Zanzare e sole permettendo, mentre gli uomini costruivano lo scheletro della capanna, io ed una ragazza che era arrivata da poco abbiamo cominciato a decorare l’altare, dato che sono le donne a prendersene cura.
    Dopo di che...paura rinfresco. Credo che ci volesse proprio, faceva davvero caldo! E Red stava diventando davvero.... RED XD
    Si torna a lavoro ^^
    La struttura della capanna era circolare, costruita con canne di bambù appena raccolte, piantate in terra e chiuse in alto al centro. L'altezza era di circa un metro e 75/80 al centro, nella parte più alta. Quindi rispetto alla prima di Red era parecchio più alta! Perpendicolarmente erano state legate altre canne. Questo lavoro era stato svolto da Mato, Red, il “padrone di casa” e l’amico di Red. Qui io e Black abbiamo contribuito :P perchè le canne, per far sì che la struttura fosse stabile e stessero insieme, dovevano essere legate. Quindi Black legava gli incroci, e io tagliavo magliette per farne corde per legare le canne insieme XD
    Infine, dopo il completamento della struttura, abbiamo messo le coperte su di essa, stando ben attenti che non ci fossero aperture da nessuna parte.
    Più o meno questa è stata la fase pre-inipi. Nel frattempo erano passate tipo...9 ore. Dovevamo accendere il fuoco dopo il tramonto, quindi più o meno dovevamo aspettare le 21. Alle 19.30 circa i custodi del fuoco, che per questa volta erano stati Red ed il suo amico D., avevano cominciato a depositare otto tronchi di legno sul cerchio dove sarebbe stato fatto il fuoco. Con gli otto tronchi venivano richiamati i quattro punti cardinali, insieme alla porta degli spiriti, a Madre Terra, Padre Cielo, e Wakan Tanka (ho imparato come si scrive finalmente! :D ). E per ogni tronco depositato, veniva fatta un’offerta con del tabacco, posto su ognuno. Successivamente erano state fatte le preghiere con le pietre. Le pietre dovevano stare sopra i tronchi, quasi a formare una piramide. Le prime erano state poste dai custodi del fuoco, mentre le ultime venivano messe, sempre a piramide,da chi pregava. Ci si rivolgeva ad ovest, si faceva la propria preghiera, si depositava la pietra, ed infine si faceva un’offerta col tabacco. Dopo di che era stata adagiata anche il resto della legna,dando al futuro fuoco una forma conica.
    Ci siamo messi tutti in cerchio, e qui è iniziato il bello :D Ognuno, andando in senso orario, doveva andare a “trovare a casa” ogni presente, abbracciandolo, e dicendo “Mitakuya Oyasse”, che vuol dire “per tutte le mie relazioni”. Questo è stato un modo per conoscersi meglio, e devo dire che ha funzionato parecchio...il potere di un abbraccio :)
    Abbiamo chiacchierato per un po’, e infine era giunto il momento tanto atteso: l’accensione del fuoco.
    C’era bisogno di quattro persone che accendessero il fuoco per ogni punto cardinale.
    Devo dire che vedere la pira è stata una cosa davvero bella, suggestiva. C’era della polvere di erba incandescente che saliva verso il cielo, in netto contrasto col blu scuro di quest’ultimo.
    Purtroppo le pietre stavano emettendo strani rumori, e quindi abbiamo pensato tutti che si fossero rotte!
    Nel frattempo era sceso il buio, e l’unica fonte di luce, oltre a quella fioca di due lampioni in lontananza, era il fuoco. Dato che mancava poco all’ingresso nella tenda, Mato ha fatto fare a tutti la fumigazione con un bastoncino di erbe di cui non ho nemmeno sentito l’odore perchè avevo il naso tappato. YAY! -.-
    Dopo questo, ognuno ha avuto tempo per “s”vestirsi adeguatamente, andare in bagno (per evitare il rischio di strani odori nella capanna XD), o prepararsi mentalmente alla capanna. Nel mentre Mato ha preparato le offerte agli spiriti, ossia quattro coppette con dentro vari “assaggi”; questa volta c’è stata “carne”, frutta, mais, e acqua (con foglie di salvia dentro).Non so se questi cibi hanno un determinato valore quindi devono essere per forza quelli >.<
    Finita questa fase, abbiamo deciso l’ordine in cui entrare nella tenda. Ovviamente, come ha ben scritto Red, entrano prima le donne, e poi gli uomini; tutti devono entrare a carponi, in segno di rispetto, in senso orario. Prima di entrare si pronuncia “Mitakuya Oyasse”, e ci si presenta dicendo “Io sono.... e chiedo il permesso di entrare.”
    Una volta entrati, pregate, pregate tanto! :P Scherzo XD
    Appena siamo entrati tutti dentro la capanna, Mato ci ha spiegato più o meno come funzionava la cerimonia, e ci ha più e più volte detto, nel caso in cui ci sentissimo male, di non farci problemi ad uscire, o a sdraiarci per terra con il viso verso il basso. Una frase che mi ha colpita è stata “Dalla capanna dovete uscire migliori rispetto a quando siete entrati, nel peggiore dei casi uguali, ma non peggiori.”, perchè in un certo senso ha avuto il potere di rassicurarmi. In ogni caso
    Ma...bando alle ciance :)
    Ho avuto il ruolo di spolverare sulle prime sette pietre un miscuglio di erbe contenute in un simpatico sacchetto con dei campanellini attaccati, il cui suono, nella capanna, mi hanno ricordato tanto le messe in chiesa (almeno in quella ortodossa), in cui il prete, al suo passaggio, con una mano spandeva il fumo dell’incenso tra i fedeli, e con l’altra suonava una specie di campanellino.
    I “nonni” sono stati portati dentro dai custodi del fuoco secondo l’ordine dei tronchi di prima, solamente che questa volta mancava Wakan Tanka, e la porta degli spiriti viene sostituita dall’aquila macchiata, messaggero di Wakan Tanka.
    Deposte le pietre,che in realtà non si erano spaccate, entrati i custodi del fuoco, e chiusa la porta, abbiamo cominciato con il “fulcro” della cerimonia.
    La prima “porta” era la porta dell’invocazione degli spiriti dell’aria, di Wakan Tanka. Quì Mato, aiutato da Red, ha intonato dei canti Lakota, accompagnato dal suo tamburo e mentre cantavano, il portatore d’acqua versava anche delle mestolate d’acqua sulle pietre. Come ha scritto Red nel post principale, i canti servono principalmente a farci concentrare sul respiro; respirando correttamente si corre meno il rischio di soffrire il caldo.
    L’acqua, questa volta, era stata precedentemente energizzata da Red.
    In questa prima porta dovevamo visualizzare la parte del nostro corpo che vogliamo guarire, e una volta salito il vapore prodotto dal contatto tra l’acqua e le pietre con sopra le erbe, portarlo con le mani verso la parte visualizzata.
    Alla chiusura di questa porta, Mato ha spiegato che se abbiamo qualcosa da condividere con gli altri, delle impressioni, sensazioni, qualsiasi cosa, potevamo “aprire” la parola pronunciando “mitakuya Oyasse”, e dire ciò che avevamo da dire.
    Nel mentre la porta era stata aperta, e dopo alcuni minuti per riprenderci, i custodi del fuoco avevano portato dentro altre sette pietre.
    SECONDO ROUND!
    Questa era la porta della preghiera per gli altri. Avevamo cominciato con altri canti, alla fine di questi abbiamo “ritagliato” uno spazio in cui facevamo delle preghiere per altre persone. Per quanto riguarda le preghiere per persone con una malattia, Mato ha consigliato di pregare per tutte le persone che ce l’hanno, non solo per il nostro conoscente. Potevamo scegliere se fare la nostra preghiera a voce alta, o in silenzio. In ogni caso, all’inizio si deve dire “mitakuya oyasse”. Alla fine di ogni preghiera tutti esclamavamo “A-HO!”, che vuol dire: “Così è stato detto!”. Tra l’altro il portatore d’acqua aveva continuato a gettare mestolate d’acqua sulle pietre durante tutto il tempo, quindi anche durante le preghiere. Ho imparato anche che anche se si vuole fare la propria preghiera in silenzio, è bene pronunciare comunque Mitakuya Oyasse all’inizio del proprio turno, altrimenti si può incappare in situazioni...strane XD Infine sono state gettate alcune mestolate d’acqua in più in modo da rendere più intenso il caldo e il vapore, e dopo aver contato fino a cinque, è stata aperta la porta.
    Finito questa porta, dopo alcuni minuti di porta aperta, abbiamo cominciato la terza, ovviamente dopo che erano state portate dentro altre sette pietre. La terza porta era dedicata alla preghiera per noi stessi.
    Un altro canto, e poi....un bel mantra di Red, fatto davvero bene. Lui era un po’ scettico sul se farlo o no, perchè il mantra non appartiene di certo alla cultura e alla religione dei Lakota. Non tanto per il fatto in sè e per l’opinione dei partecipanti, quanto più perchè con l’inipi si richiamavano gli spiriti “lakota”, mentre con i mantra invece, quelli “buddisti”. In realtà alla fine ci siamo resi conto che sempre spiriti erano (per farla breve. Se Red vorrà spiegare qualcosa in più ben venga ^^).
    Personalmente credo che i mantra abbiano aiutato soprattutto gli altri partecipanti. La maggior parte delle persone(tranne Mato e Red) non conosceva i canti, e quindi faceva fatica a concentrarsi su di essi.
    Invece i mantra, specialmente quelli che sono stati recitati, ossia la parte iniziale del Sutra del Loto, erano conosciuti alla maggior parte dei presenti, quindi hanno potuto recitarli.
    Alla fine del mantra c’è stato il tempo dedicato alle preghiere per sè stessi. Anche qui è valsa la stessa procedura di prima. Mi è piaciuto davvero il fatto che tutte le preghiere, sia per sè stessi che per gli altri, siano state molto sentite e sincere. Alla fine delle preghiere sono state gettate altre mestolate d’acqua e, come prima, dopo aver contato fino a cinque, la porta è stata nuovamente aperta.
    Fine della terza porta ed inizio della quarta, dedicata al ringraziamento degli spiriti, sia per la loro presenza, che per la purificazione e la protezione nella capanna :)
    Ovviamente anche qui abbiamo avuto alcuni minuti per riprenderci, dopodichè sono stata portate dentro le ultime sette pietre. Purtroppo una di queste si era veramente spaccata in più pezzi, ma ciò che ne era rimasto, il “cuore”, ci ha offerto un bellissimo spettacolo: infatti sia per il modo in cui era distribuito il calore, che per la forma, quella pietra ricordava un mini meteorite!
    In questa porta Mato ha spolverato un altro po’ della miscela di erbe.
    Ha intonato un altro canto, questa volta di ringraziamento, appunto. Questa canzone mi ha colpita molto, anche perchè Mato ha una voce davvero bella *_*
    Ultime mestolate d’acqua, e infine è stato vuotato anche il secchio XD Ultimi cinque minuti di capanna intensa e poi.... porta aperta :)
    Prima di uscire, sempre in senso orario e a carponi, siamo rimasti un po’ di tempo dentro per riprenderci...e devo dire che ci sarei stata un bel po’! Solo che a un certo punto il freddo, misto al sudore, al vapore che grondava sul corpo, e soprattutto all’erba appiccicata dappertutto, mi hanno fatto venir voglia di uscire all’aperto... dove ho trovato Mato e Red :D Ho abbracciato entrambi, perchè...boh, mi era venuta voglia di farlo, e poi mi sono coperta perchè faceva fredddo >.<
    Dopo esserci ripresi, quando erano usciti tutti quanti, ci siamo messi in cerchio e abbiamo consumato il cibo degli spiriti, precedentemente mangiato anche da loro :)
    Dopo di che abbiamo fumato la canupa, precedentemente caricata. La canupa va passata in senso orario, quindi alla persona alla nostra destra, e passandola la si deve anche girare fisicamente.
    Questo è tutto...o per lo meno, questa è la parte tecnica. Spero di riuscire, nei prossimi giorni, a postare quella più personale ^^


    Concludo, per ora, dicendo solamente che, pur essendo solamente il primo Inipi, non mi sono mai sentita così tranquilla e serena, e la presenza di Mato, il fatto che fosse lui a guidarci, ha reso questa esperienza "mistica"!
    Grazie, grazie, grazie ancora a Mato, a Red e al suo amico D., che si sono presi cura dei nonni faticando molto, stando davanti al fuoco, e anche a tutti gli altri partecipanti! Tutti insieme abbiamo creato un'atmosfera intima, e soprattutto nella capanna, eravamo davvero fratelli.

    Mitakuye Oyasin ^^