Inipi "capanna sudatoria"

Salve a tutti,
finalmente riesco a trovare 10 minuti tranquilli per poter condividere anche la mia esperienza in merito all'inipi.
Dopo un primo tentativo andato a vuoto a causa della pioggia insistente, il secondo tentativo di partecipare a questo rituale è stato premiante.
Purtroppo, raccolte al volo le mie cose e partita di gran corsa, essendo a diversi Km di distanza, non ero presente all'accensione del fuoco.
In ogni caso, rispettato il digiuno al quale ho aggiunto un pò di stanchezza personale, entusiasmo, emozione e apertura mentale, mi sono ritrovata a vivere un momento veramente intenso e nuovo.
Dunque, arrivata sui colli Bolognesi con un sole che seppur calante, faceva ancora capolino da nuvolotti tondi e veloci, localizzo il punto di raccolta proprio grazie al fumo di un bel falò scoppiettante. Accolta dai presenti, mi son sentita subito a mio agio, cercando di collaborare con gli altri al posizionamento delle coperte e dei teli che servono per l'allestimento della capanna. (Era quasi tutto già fatto e per fortuna non ho fatto grandi danni! )
L'altare era già pronto, allestito con il materiale necessario e anche da due splendidi fiorellini di campanule azzurrine, salvate dall'interno della capanna perchè non fossero "svaporati".
In modo molto piacevole, ognuno faceva qualcosa e tutti insieme ci si preparava alla condivisione della purificazione che stavamo per affrontare.
Anche un bel cagnolotto nero ci teneva compagnia: X, per gli amici!
Prima di entrare, al tramonto, ci è stato spiegato come farlo: in piedi, davanti l'ingresso della capanna: un giro completo in senso orario, pronunciare Mitakuye Oyasse: Per tutte le mie relazioni e infine l’ingresso a 4 zampe presentandosi a madre terra, chiedendo il permesso di entrare nella capanna ed abbassando la testa (la porta è veramente molto bassa), in segno di rispetto e umiltà.
Ci si accomoda coprendo gli spazi più vicini all'uscita , iniziando dalle donne e in senso antiorario, "gattonando" intorno alla buca che ospiterà le pietre roventi. I posti vicino alla porta si lasciano liberi per chi "guida" l'inipi e mette l'acqua e decide il numero delle pietre e colui che porterà pietr ed acqua all'interno della capanna sudatoria.
Dentro la capanna, il buio totale non è "limitante", anzi: le percezioni sembrano acutizzare gli altri sensi. All'inizio la sensazione di calore (soprattutto al viso) è abbastanza forte, e si inizia a sudare, soffrendo un bel pò. Cominciano così le spiegazioni, i canti, le preghiere e le presentazioni, con la partecipazione di tutti e la condivisione piena di un'esperienza particolare. Non starò a tediarvi con la telecronaca esplicaticativa dei vari passaggi, già egregiamente curata all'inizio del post, vorrei solo parlarvi della mia piccola esperienza personale. La stanchezza, la fame, il caldo, il suono dei tamburi ed un temporale che ha iniziato a scatenersi appena iniziata la seconda porta del rito Inipi di purificazione, han fatto si che io stessa potessi vivere un vero e proprio viaggio liberatorio incontrollato. Ero lucida e presente nella capanna, eppure non ero li, tanto che ora non ricordo i canti, nè le spiegazioni, nè chi stesse cantando. Ricordo un volo, come se io fossi un uccello. Realistica sensazione di aria che mi scorreva tra le piume, ricordo il calore del sole sulle mie ali aperte ed il paesaggio sottostante, ricordo un bosco dove correvo poi, ritrasformata in essere umano. Odori e suoni che ho ancora nelle orecchie... come essere in due realtà contemporaneamente, sentendo il temporale fuori e gioendo del sole nella mia realtà di "viaggio". Dolce è stato entrarvi e dolce anche il ritorno. Una sensazione di benessere che ancora mi pervade al ricordo. Tanta emozione da farmi piangere appena un pò, ma non di dolore... di emozione pura e anche un pò felicità, se vogliamo. Ho pensato a lungo a come poterla definire meglio... in realtà le parole adatte non le trovo! Sono una dei tanti che tende ad autocontrollarsi e son talmente piena di preconcetti che mi frenano "razionalmente" che di solito mi fossilizzo su ciò che mi circonda non prestando attenzione a ciò che invece potrebbe portarmi altrove.
Ragazzi.... esperienza stupenda, assolutamente da rivivere compatibilmente con impegni e disponibilità x il viaggio.... ma credetemi, vale qualunque fatica e se vissuta come l'ho vissuta io (quindi, non per "forzatura" ma per interesse e senza aspettative "strane") è davvero un'esperienza che lascia un senso di benessere per lungo tempo. Oltre ad avermi permesso di conoscere persone stupende e vedere luoghi meravigliosi.
Dai..........chi si offre per raccogliere un pò di legna per il prossimo falò??? Non ne abbiamo mai abbastanza!!!