L'Antro: Wicca, Magia Nera, Magia rossa, Magia Bianca, Esoterismo, Divinazione, Sogni...

Votes taken by sunshine2608

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    Nonostante non sia piu un utente attivo da parecchio tempo,questa volta vorrei invece dire la mia.
    Sono presente nell'antro da qualche annetto,ho avuto modo di vedere moderatori andarsene e altri nuovi prendere il loro posto,quelli "secolari" cambiare nel tempo e crescere insieme al forum e ai suoi utenti.
    All'inizio ho avuto modo anche io di avere qualche "scontro" con alcuni mod,di ritenere ingiusti alcuni loro atteggiamenti e assistere a qualche "atto di ribellione" da parte di qualche utente un po fuori di testa.
    Solo due cose voglio dire:
    A volte ci si dimentica che siete persone che hanno una loro vita al di fuori del forum,ognuno di voi ha una famiglia,un lavoro/lo studio a cui stare dietro e in più vi date da fare anche qui..
    Quindi ragazzi,ricordiamoci che sono UMANI anche loro.

    Come ultima cosa vorrei dire a voi moderatori e sopratutto a te B&W:
    Avete fatto un lavoro fantastico e lo state facendo tuttora,non è facile fare quello che state facendo voi e ve lo dico io,che vi ho osservata negli anni,SIETE GRANDI.
  2. .

    LE PROVE DELL'ESISTENZA DI ALTRE DIMENSIONI





    Le collisioni di neutrini ad alta energia con altre particelle, confermano uno dei principi della teoria degli scienziati nordamericani delle superstringhe, hanno rilevato i primi segni dell’esistenza di altre dimensioni oltre le tre note.

    Utilizzando i dati dal telescopio Amanda, situato nel Polo Sud, hanno osservato una collisione di dozzina di neutrini ad alta energia con altre particelle elementari, ottenendo così la testimonianza di dimensioni extra suggerite dalla teoria delle superstringhe.

    Analizzando i dati del telescopio Amanda situato in Antartide, si sono osservate le collisioni di neutrini con un’energia 10.000 volte superiore a quella dei neutrini emessi dal nostro sole ad altre particelle elementari , ottenendo così le prove dell’esistenza di altre dimensioni. I neutrini sono particelle elementari di massa trascurabile che si formano da reazioni nucleari.
    Mentre il Sole e gli altri fenomeni cosmici producono neutrini a bassa energia, i neutrini ad alta energia vengono prodotti da cataclismi cosmici remoti ed estremamente violenti, come i buchi neri, le supernove e il Big Bang.

    Una volta formata da cataclismi cosmici i neutrini ad alta energia si muovono a una velocità vicina a quella della luce e non si fermano mai. Avendo una massa praticamente nulla, raramente si scontrano con altre particelle, consentendo loro di andare dritto fino ai limiti dell’universo attraverso le stelle, i pianeti, campi magnetici e galassie intere, come se davvero non esistessero. Migliaia di miliardi di neutrini passano attraverso la Terra ogni nanosecondo portando informazioni cruciali su una serie di fenomeni cosmici e le loro origini. Tuttavia, sono molto difficili da rilevare, tranne quando entrano in collisione con un atomo.

    La collisione disintegra il nucleo dell’atomo e il neutrino si trasforma in un’altra particella chiamata muone. Il muone così formato continua la sua traiettoria e può essere riconosciuto dal lampo di luce che genera. Questo bagliore è conosciuto come come radiazione di Cherenkov e ricorda le onde prodotte in aria, quando viene trafitta da un proiettile di una pistola.

    Le collisioni che hanno osservato e studiato gli scienziati statunitensi, utilizzando i dati provenienti dal telescopio Amanda, hanno permesso di osservare il modo in cui queste collisioni producono neutrini di altissima energia con altre particelle subatomiche, concludendo che nell’universo potrebbero esistere altre dimensioni oltre le tre che conosciamo e che formano la realtà fisica che ci circonda. Un eccesso di neutrini ad altissima energia, come quello osservato grazie ad Amanda, costituisce un chiaro segnale dell’esistenza di dimensioni extra, lo affermano i ricercatori.


    A queste nuove particelle è stato assegnato il nome di “particelle di Kaluza-Klein” (KK): si suppone che si formano quando i campi d’onda si associano a particelle già note, e viaggiano all’interno di queste dimensioni extra. Fu per dimostrare l’esistenza di queste particelle che sono stati progettati i rivelatori per consentire di studiare attraverso questi eventi cosmici.

    Fonti: http://www.coscienza-universale.com/mister...tre-dimensioni/
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    La mappa di Piri Reis




    La mappa di Piri Reis è un documento realizzato su pelle di gazzella, a Costantinopoli, nell'anno 1513 d.C. Questa enigmatica carta si deve alla mano di un ammiraglio della flotta ottomana, Piri Reis. Venne scoperta solamente nel 1929, nell'antico palazzo imperiale di Costantinopoli. Attualmente è ancora conservata al palazzo Topkapi di Istanbul.
    In essa è raffigurata la costa occidentale dell'Africa, la costa orientale del Sud America e la costa settentrionale dell'Antartico.
    Ciò sorprende, visto che l’Antartide fu scoperto solo nel 1818. Inoltre, nella carta, la Terra della Regina Maud è sgombra dai ghiacci, cosa che secondo gli studiosi ortodossi sarebbe stata possibile solo migliaia di anni fa. Chi realizzò l’originale della mappa deve aver vissuto sulla Terra almeno intorno al 6000 a.C. per vedere l’Antartide privo di ghiacci.

    Il vero enigma rappresentato da questa carta geografica non è tanto l’aver disegnato un continente scoperto circa tre secoli dopo, ma averlo rappresentato senza la coltre di ghiaccio che lo ricopre da così tanto tempo. Piri Reis per disegnare la sua mappa dovette utilizzarne altre, oramai andate perdute, eredità di una civiltà ormai dimenticata.
    Nella Carta di Piri Reis la Groenlandia è rappresentata come un arcipelago di almeno tre isole. Ma la Groenlandia è coperta di uno strato di ghiaccio spesso 1500 metri, ed è solo grazie alle moderne tecniche di rilevamento se oggi sappiamo che essa è composta di due isole principali.
    Tutte le catene montuose del Canada e dell’Alaska, sono riportate con precisione, e non si spiega come ciò possa essere stato possibile senza il supporto di rilevamenti aerei.

    Inoltre, la longitudine riportata nella mappa è esatta, il che è molto strano, visto che nel 1500 la scienza nautica non aveva appreso ancora a calcolarla, il calcolo della longitudine si è appreso solo duecento anni fa, secondo il dogma.
    Come facevano gli antichi a conoscere la linea costiera dell’Antartico? Dove sono finite le carte originali disegnate da questi? E soprattutto, chi erano questi antichi marinai che già mi-gliaia di anni fa riuscirono a disegnare una carta del genere? Infatti, è realizzata con grande perizia, con pochissimo scarto d’errore, così come sarebbe potuto essere possibile solo avendo una visione da alta quota, ad esempio da un satellite.


    La Carta di Piri Reis, con i suoi contorni dell’Antartico liberi dai ghiacci, costituisce ancora oggi un vero enigma, un mistero tale da farla iscrivere di diritto a quel ristretto gruppo di oggetti denominati OOPArt, gli Out of Place Artifacts ("reperti o manufatti fuori posto").

    [size=1]Fonti: www.mitiemisteri.it/manoscritti_lib..._piri_reis.html






    Edited by Black&White - 5/11/2013, 19:28
  4. .
    Le valchirie

    Nella mitologia norrena una Valchiria (dall’antico norreno Valkyrja, “Colei che sceglie gli uccisi”) è una figura femminile che decideva chi sarebbe morto in battaglia,bellissime vergini guerriere dal corpo statuario e i lunghi capelli dorati.
    Esse possiedono e trasmettono i segreti celesti, sono simbolo dell’epifania del divino; per questo sono dette bianche e luminose, fanciulle del Sud che appaiono talora in aspetto di cigno. Per la loro qualità di divinità guerriere appaiono anche armate di tutto punto; è detto inoltre che spesso compaiono in schiere misurate da numeri simbolici. La loro qualità divina risalta inoltre nel fatto che esse sanno cavalcare nell’aria e sull’acqua.

    Metà di quelli che morivano in battaglia, (l’altra metà andava nel mondo dell’aldilà Fólkvangr con Freyja), veniva portata dalle valchirie nel Valhalla, dove regnava Odino. Qui i guerrieri defunti diventavano einherjar, cioè spiriti dei guerrieri valorosi che si sarebbero battuti al fianco di Odino durante la battaglia finale del Ragnarök. Se non erano impegnati ad esercitarsi per la battaglia, gli einherjar venivano accuditi dalle valchirie, che portavano loro l’idromele. Esse cavalcavano dei lupi e infatti nell’antico inglese “valkyrie’s horse” era un sinonimo di lupo. Stando sui campi di battaglia, venivano spesso associate o identificate con corvi e lupi.




    Fonte: www.antika.it/005503_valchirie.html
    http://thule-italia.com/wordpress/valchirie/
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    Dei Berserker e Ulfedhnar si parla nella Saga di Egil, nella Saga di Hrolf e nella Saga di Yngling, nella saga di Grettir, nell’Edda… anche lo storico latino Tacito ne fa menzione.
    Fino alla conversione al cristianesimo i berserker furono truppe d’elitè dei re scandinavi.
    Vennero banditi nel 1015 e i gruppi organizzati scomparvero nel 1100.
    Furono proprio le storie sugli ulfedhnar a contribuire alle leggende sui lupi mannari, il vescovo Olaus Magnus, ci parla di “Licantropi del Baltico”
    Questi guerrieri erano votati al dio Wotan/Odino, il re degli dei di Asgard, il dio che al tempo stesso rappresentava il potere regale, la saggezza, la conoscenza e la forza e naturalmente era il dio sciamano.
    Proprio dal dio ricevevano protezione e forza, era Odino stesso ad inviare il furor e una volta morti sarebbero giunti nel paradiso degli eroi, il Walhalla , dove si addestravano accanto agli dei in attesa dell’ultima battaglia alla fine del mondo, il Ragnarok.

    Un addestramento nelle tecniche sciamaniche infatti permetteva di padroneggiare le tecniche per raggiungere stati di coscienza alterati.
    Nello stato di furor i guerrieri divenivano simili alle bestie che li rappresentavano.
    Ringhiavano, ululavano, andavano in battaglia incuranti del freddo, della fame, della fatica, delle ferite, sprezzanti della morte che anzi sfidavano e cercavano in battaglia come lasciapassare sicuro verso il Walahalla, il paradiso degli eroi.
    In preda alla furia uccidevano chiunque si trovassero davanti.
    Si dice che potessero combattere mentre il corpo era addormentato nella tenda (viaggi con il corpo astrale o energetico) e che potessero morire a causa della furia ribollente che innalzava oltre misura la loro temperatura corporea e li consumava dall’interno se non veniva placata.
    Lo stato di furia dei berserker era chiamato “berserkergang” e si manifestava prima con una sensazione di freddo e tremori in seguito la temperatura si innalzava tantissimo e il guerriero uccideva e distruggeva indiscriminatamente (si dice che mordessero gli scudi) in seguito alla furia per alcuni giorni il guerriero cadeva in uno stato di torpore e depressione, tanto da avvalorare l’ipotesi che per aiutare la furia si usassero alcolici e piante psicotrope per riuscire a padroneggiare l’Ond, ovvero una potente energia cosmica.
    Secondo il mito era proprio Odino a guidare il guerriero nello stato di furia.
    Il rituale che portava alla furia era chiamato hamrammar (mutamento di forma) le cui modalità sembrano essere bevute rituali (bragafull) di una birra molto forte, l’uso di un preparato a base di amanita muscaria (fungo che a forti dosi può essere letale ma che opportunamente preparato funziona come allucinogeno e antidolorifico) ed erbe come la Digitale (che aumenta il battito cardiaco e l’adrenalina) e dei rituali di gruppo in cui si ricorreva a danze e canti fino allo sfinimento per raggiungere l’estasi. Il resto era affidato al dio, che come ho già detto, proteggeva il guerriero sciamano.
    L' Amanita muscaria aveva potenti effetti sul sistema nervoso: quello d'inibire totalmente il dolore, e quello di cancellare la paura.

    Chi assumeva il fungo, combatteva sospeso in una sensazione di tipo fondamentalmente onirico: anche se ferito non provava dolore, e non accorgendosi d'essere ferito, si sentiva invincibile. Anche trafitto al cuore o ad un polmone, o passato da parte a parte da una lancia, egli non avrebbe smesso di combattere se non quando sarebbe crollato per dissanguamento o altra grave causa. Solo amputandogli tutti quattro gli arti, o tagliandogli di netto la testa, si sarebbe potuto fermarlo in modo definitivo. Il più delle volte, questi uomini morivano senza neppure accorgersene, dopo avere subito ferite cui dolore avrebbe stremato quasi istantaneamente anche il più forte tra gli uomini.



    Fonti: www.cancellidiasgard.net/forum/viewtopic.php?f=33&t=359
    www.bluedragon.it/medioevo/berserker.htm
  6. .
    Le Gigantesche Rovine di Nan Madol





    Nan Madol è uno straordinario sito archeologico che, insieme a diversi altri sparsi nell'area dell'Oceano Pacifico, costituisce uno dei grandi misteri della storia e un notevole elemento di disturbo per le stolide certezze della scienza "ufficiale", la quale, non riuscendo a spiegarlo, preferisce continuare a ignorarlo.

    Si trova sull'isola di Pohnpei, che in precedenza si chiamava Ponapé, nelle Isole Caroline, un vasto arcipelago della Micronesia nel quale, secondo gli storici e gli archeologi di formazione accademica, non avrebbe dovuto prosperare alcuna civiltà capace di erigere monumenti del genere. È un complesso monumentale di proporzioni straordinarie, al cui confronto anche l'enigma dei "moai" dell'isola di Pasqua, le grandiose statue disseminate lungo le pendici dell'isola più solitaria e orientale della Polinesia, appare relativamente semplice.
    Strano a dirsi, le problematiche relative a Nan Madol sono poco conosciute e forse, a ritardare l'esigenza di uno studio serio e approfondito posto dalle rovine di Nan Madol, ha contribuito il fatto che uno dei primi ad occuparsene è stato, tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, un personaggio che non godeva di alcun credito presso la scienza "ufficiale": il colonnello britannico James Churchward, convinto sostenitore del continente perduto di Mu e controverso studioso delle cosiddette tavolette Naacal,

    trovate - a suo dire - in alcune località dell'India e, poi, della Mesoamerica, scritte in un linguaggio sconosciuto e che lui stesso avrebbe decifrato, ricavandone informazioni sconcertanti sulla storia più antica dell'umanità.
    Per Churchward, il continente di Mu, situato nella parte centro-meridionale del Pacifico, sarebbe stato la sede di un Impero del Sole, che ha dato origine a tutte le antiche civiltà del pianeta, prima di essere distrutto da una serie di cataclismi naturali.
    Al momento del suo massimo splendore, esso avrebbe ospitato una popolazione di 64 milioni di abitanti, oltre a una ricca fauna di grandi animali, tra i quali il mastodonte, progenitore dei nostri elefanti.
    Caratterizzato da un clima sub-tropicale, da estesissime foreste e praterie, il continente di Mu avrebbe raggiunto un governo unitario, benché fosse abitato da dieci diverse razze umane. Da una di quelle stirpi sarebbero discesi gli ariani, simili a noi, ma di statura più alta.



    Ecco come il ricercatore tedesco Ulrich Dopatka descrive il sito di Nan Madol nel suo "Dizionario UFO" (2):
    «La zona delle rovine è sorprendentemente grande, si tratta di costruzioni a colonne di basalto esagonali e ottagonali (si dice che in tutto siano 400.000), disseminate su una lunghezza di oltre 24 km.; alcune superano in grandezza e in peso i blocchi della piramide di Cheope. In passato il luogo portava il nome di Soun Nal-Leng, ossia "scogliera del cielo" e le leggende della Micronesia affermano che i masi giunsero sul posto in volo. Vi sono mura alte fino a 10 metri Costituiscono un enigma le pietre da catapulta perfettamente levigate e grandi quanto un uovo di struzzo rinvenute fra le rovine, dacché in tempi storici la catapulta non fu una macchina di guerra nota ai micronesiani.
    Aperture praticate nel suolo immettono in camere sotterranee. La maggior parte delle costruzioni (mura, strade, canali) giace sommersa nel mare che le circonda; quindi è possibile che Nan Madol rappresenti le vestigia di una cultura del Mari del Sud, scomparsa per una catastrofica inondazione e della quale ignoriamo sia l'epoca che l'origine.
    Dalle prove col metodo C 14 le costruzioni e risalirebbero al 1180 d.C., ma è una data che sembra troppo recente per questa straordinaria, deserta città di pietra dove i micronesiani odierni non osano inoltrarsi per timore degli spiriti. Nelle loro leggende spesso figurano dei protagonisti giganti (kauna) e nani preistorici che vivevano sotto terra, nonché un drago esperto di magia che aveva collocato alloro posto i blocchi facendoli volare.
    Strana è la notizia diffusa dai giapponesi prima del 1939, i quali assicuravano di aver trovato tesori sommersi nelle acque dell'arcipelago Platin. (...) Nan Madol significa a un dipresso "luogo dello spazio", un termine ambiguo che potrebbe significare molte cose.
    Le rovine furono esplorate nel XIX secolo dal missionario J. Hale. I nativi si tramandano inoltre, nelle loro leggende, l'episodio di un'occupazione dell'isola di "uomini con la pelle così dura che li si sarebbe potuti ferire soltanto colpendoli agli occhi". Può darsi però che questo sia il ricordo di uno sbarco e di successivi scontro con i portoghesi, che nel 1595 incrociavano in queste acque, e che la "pelle dura" di cui parlano fossero semplicemente le armature che li proteggevano.»



    Non è possibile dire, allo stato presente delle nostre conoscenze, se vi sia qualche cosa di vero nelle teorie del colonnello Churchward; se, cioè, Nan Madol sia una delle vestigia del mitico continente scomparso di Mu, terra madre delle civiltà umane.
    Non resta che continuare a indagare, con mente sgombra da pregiudizi; senza scartare a priori alcuna possibilità, per una malintesa forma di ossequio verso le certezze "ufficiali" degli storici e degli archeologi.
    È già accaduto che popoli e imperi importantissimi della storia antica, come quello degli Ittiti, siano emersi praticamente dal nulla.
    È già accaduto; e, piaccia o no agli studiosi arroccati nelle proprie certezze accademiche come le ostriche al guscio, potrebbe ancora accadere.


    Fonti: www.edicolaweb.net/dimen36a.htm

    Edited by Black&White - 29/10/2013, 16:04
  7. .


    La cripta delle Barbados, il mistero delle bare rimosse.
    Il 9 agosto 1812 la bara dell'onorevole Thomas Chase, uno schiavista delle isole caraibiche Barbados, veniva fatta scendere nella cripta di famiglia.
    Appena scostata la grande lastra marmorea che chiudeva la tomba, la luce delle fiaccole illuminò qualcosa di strano. Una delle tre bare già contenute nella camera sepolcrale era rovesciata. Un'altra, quella di un bambino, giaceva sottosopra in un angolo. Appariva a tutti ovvio che la cripta era stata profanata. Eppure, a ben guardare, non c'era alcun segno di manomissione.

    Rimessi i sepolcri al loro posto, la tomba era stata accuratamente richiusa. Quando la notizia si diffuse, la gente del posto non ebbe dubbi: erano stati certamente gli schiavi negri a combinare quel pandemonio, dal momento che Chase e la sua famiglia non meritavano altro, crudeli e senza scrupolo com'erano. Non per nulla, la terza delle tombe già presenti nella cripta era quella della figlia di Chase, Dorcas Chase, suicidatasi solo un mese prima per sottrarsi, si mormorava, alla brutale violenza del padre. Passano quattro anni e questa volta - è il 25 settembre del 1816 - tocca alla minuscola bara di un bambino di appena undici mesi, Samuel Brewster Ames, ad essere condotta nella tomba di famiglia. Ancora una volta la stanza è tutta a soqquadro. Qualche ignota mano ha deposto a terra le quattro bare, compresa quella di Thomas Chase che solo a stento otto uomini robusti erano riusciti a sistemare il giorno del funerale. Di nuovo si rimette tutto a posto e la cripta viene risigillata con cura e attenzione.

    Dopo circa due mesi era ancora ora di riaprirla per accogliere la salma di Samuel Brewster, uno della famiglia ucciso in aprile nel corso di una rivolta di schiavi e temporaneamente sepolto altrove.
    Tutti i sepolcri erano in disordine. Ancora una volta si pensò alla vendetta degli schiavi negri; ma il mistero era egualmente insoluto: come riuscivano a penetrare? Le grandi lastre di marmo erano state ogni volta cementate e ogni volta non c'era traccia di effrazione. Una delle bare - quella della signora Thomazina Goddard, la prima a essere stata introdotta nella cripta - aveva tutte le tavole scompaginate, come se qualcuno si fosse accanito con una violenza estrema. Per far fronte temporaneamente alla situazione, le assi di legno erano state rimesse insieme con delle corde e la bara appoggiata contro una parete. Poi, visto che la cripta era di dimensioni ridotte (3,5 m per poco meno di 2), le bare più piccole erano state risistemate sopra quelle più grandi. Alla fine, per l'ennesima volta, il posto era stato rinchiuso e sigillato. A questo punto la macabra storia aveva fatto il giro delle isole, suscitando grandi emozioni. In breve la Chiesa di Cristo e il suo rettore, il reverendo Thomas Orderson, si trovarono al centro della preoccupazione popolare. Se con i curiosi e verso coloro che erano alla caccia di sensazionalismi, il reverendo si mostrava alquanto intransigente, a chi lo interrogava senza morbosità, raccontava che, essendo pure lui ansioso di risolvere il singolare mistero, non aveva esitato ad accogliere l'invito del magistrato locale e assieme a lui aveva compiuto alcune perlustrazioni che però non avevano dato alcun esito. Come i vandali potessero infilarsi nella cripta continuava dunque a restare un mistero. Non solo non esisteva alcun passaggio segreto, ma, sia le pareti che il pavimento e il soffitto a botte, risultavano ben scavati nella solida vena di roccia calcarea. E se il disordine fosse stato provocato da qualche infiltrazione di acqua si sarebbero senz'altro trovate indiscutibili tracce; senza dimenticare che era del tutto improbabile che pesantissimi sarcofaghi potessero galleggiare. In merito poi alla teoria che stava poco a poco facendosi strada presso i nativi indigeni, vale a dire che la cripta fosse maledetta e che in essa agissero forze di ordine soprannaturale, ovviamente Orderson non poteva che far orecchio da mercante. Quando un altro membro della famiglia morì, l'attesa per quella nuova inumazione era febbrile. Il 7 luglio 1819 (qualcuno riporta la data del 17) toccò alla signora Thomazina Clarke essere introdotta nel sepolcro, ben rinchiusa in una bella cassa di prezioso legno di cedro. Per rimuovere l'abbondante cemento che sigillava la porta d'ingresso ci volle un bel po' di tempo, ma anche una volta rimosso la porta non voleva saperne di schiudersi. Immediatamente dietro, infatti, stava appoggiata la bara di Thomas Chase, che l'ultima volta in cui si era scesi nella cripta era stata sistemata a buona distanza. Anche tutti gli altri sacelli erano stati violati, con la sola eccezione della bara della signora Goddard, quella tenuta insieme con delle funi. Prova ulteriore che non si poteva comunque parlare di inondazione, perché altrimenti non si sarebbe potuto spiegare come mai pesanti sarcofaghi di pietra avessero potuto galleggiare sull'acqua e una bara di legno no. Uno dei primi a penetrare nella tomba era stato il governatore, Lord Combermere, il quale davanti a tanto disastro aveva immediatamente disposto un'inchiesta. Ma solo per verificare ciò che il reverendo Orderson già sapeva: non esisteva alcun passaggio o transito rintracciabile che consentisse a chicchessia di penetrare nella cripta, né una botola dal pavimento e neppure qualche cavità dalla quale potesse infiltrarsi dell'acqua. Prima di richiudere la tomba, il governatore aveva dato ordine di lasciare uno spesso strato di sabbia sul pavimento, al fine di poter registrare le impronte di chi si fosse furtivamente introdotto. Poi, di nuovo, la porta di accesso era stata richiusa con abbondante cemento.
    Come ultimo tocco, Combermere aveva addirittura posto il proprio sigillo personale sullo stipite, così che nessuno avrebbe potuto passare da lì senza forzare la porta e lasciare un segno inequivocabile. Otto mesi dopo, il 18 aprile del 1820, nel corso di un party tenuto presso l'abitazione del governatore, la discussione, come sovente accadeva, si era nuovamente focalizzata sull'enigma della tomba costantemente violata. Eccitato dal ricordo, Combermere aveva deciso, seduta stante, di andare a dare un'occhiata sul posto, per verificare se le precauzioni adottate si fossero rivelate efficaci. Il gruppo era composto di nove persone, fra cui il governatore, il rettore e due esperti muratori. Il cemento che fermava la porta di accesso era intatto e così il sigillo, quindi nessuno aveva violato il passaggio. Aperta la porta erano scesi nella cripta. Ogni cosa era sottosopra. La piccola bara di un bambino era stata trasportata addirittura sulla scalinata discendente e ostruiva il transito, mentre quella di Thomas Chase era stata rovesciata. Di nuovo, la sola intoccata risultava quella della signora Goddard, trattenuta con le corde. La sabbia depositata sul pavimento non rivelava alcuna impronta. A lungo i due esperti muratori avevano perlustrato, battendo con i martelli, pareti, soffitto e pavimento alla ricerca di qualche passaggio segreto o botola nascosta. Il mistero non poteva trovare alcuna soluzione. Allora il governatore aveva ordinato di estrarre tutte le bare e di seppellirle in qualche altro luogo. Così era stato fatto e la cripta era rimasta completamente deserta. Nessuno fra i tanti autori e ricercatori che riportano questo strabiliante caso è mai riuscito a offrire una soluzione convincente. Le spiegazioni naturali più logiche sono quelle dell'inondazione o di scosse telluriche. Ma la prima causa non solo avrebbe anche smosso la cassa in legno della Goddard ma avrebbe portato via la sabbia sul pavimento, senza contare che piogge così consistenti da provocare una inondazione non sarebbero certo passate inosservate. Lo stesso dicasi per le scosse di terremoto, che per scoperchiare e ribaltare bare così pesanti, sballottandole come dadi in un bicchiere, sarebbero state avvertite ovunque nell'isola. Conan Doyle suggerì l'ipotesi di esplosioni all'interno della cripta, provocate dagli influssi negativi concentrati degli schiavi negri, capaci di far saltare le bare innescando i gas esplosivi originati dalla decomposizione. Ovviamente, non c'è niente di più assurdo.



    Tuttavia, una spiegazione, diciamo così, soprannaturale potrebbe essere l'unica in grado di dare ragione del mistero. Correva voce presso la gente, che lo strano fenomeno aveva incominciato a manifestarsi solo dopo che nella tomba di famiglia era stata deposta una donna che si era suicidata. Stando alla teoria supernaturale, le anime delle altre persone sepolte non l'avrebbero accettata: da qui i continui sconvolgimenti. Ma, come ben sappiamo, la movimentazione di lastre e bare comporta la fenomenologia del poltergeist e tutti i ricercatori sono d'accordo nel sostenere che per attivare un simile evento è necessaria una forte "sorgente energetica" come, per esempio, l'instabilità di una personalità in fase di formazione come quella di un adolescente. Ma, evidentemente, una cripta piena solo di morti non può in alcun modo fornire un simile motore primo energetico. Per i negri locali si trattava, ovviamente, di voodoo in piena regola, ossia la manifestazione di una potente forza magica messa deliberatamente in moto dall'azione di un mago o di uno sciamano, con lo scopo di assecondare la vendetta degli schiavi soggiogati da Chase e dalla sua famiglia. Certo, si tratta di un'ipotesi che suona per lo meno azzardata, ma resta ancora oggi l'unica disponibile, in qualche modo accreditata.

    Fonti: www.misterieleggende.com/misteri/cripta_delle_barbados.php

    Edited by sunshine2608 - 25/10/2013, 17:34
  8. .

    Sali..Sali..
    Non importa se non vedi la cima,se non sai quale è il punto di arrivo.
    Sei qui,ora,e riesci a vedere solo pochi metri sopra la tua testa.
    Non fermarti,tante volte sei caduta,sei precipitata fino al fondo e l'impatto è stato terribile,
    ti sei rotta in piccolissimi pezzi e hai fatto parte degli sconfitti,di quelli che si sono arresi.
    Succerà ancora e ancora e ancora
    Ti avevano avvertita che sarebbe stato davvero difficile vivere,lo hai visto nelle cicatrici di chi te lo ha detto,
    negli occhi che sono diventati solo una finestra di un guscio vuoto.
    Ma arrendersi è troppo facile!!
    La vera forza sta nel cadere,toccare il fondo e poi, nonostante tutto, puntare i piedi e darsi la spinta per rialzarsi.
    La salita sarà dura,non esisteranno momenti di tregua
    ma spetta solo a noi decidere quando sarà il momento della resa.

    Avere la forza di andare avanti a testa alta
    capire che,forse,quello che conta davvero
    non è l'arrivo ma ciò che viviamo nel percorso

  9. .
    Allora,questo è decisamente un argomento un Po' complesso e lungo..e sicuramente non riuscirò a spiegare in maniera completa(è praticamente impossibile per me riuscire a spiegare a parole il legame mio e di mia sorella),però sei la prima persona che mi fa una domanda simile e ho piacere a parlarne ^^
    Bene,iniziò subito col dire che ogni rapporto fra una coppia di gemelli è diverso dagli altri. Conoscerò più o meno una quindicina di coppie e ti assicuro che siamo tutti diversi..alcuni sono molto più affiatati di noi,altre si odiano così tanto che anche la sola vista dell'altra le fa arrabbiare terribilmente,altre ancora si ignorano e appena vanno a vivere separatamente,si "scordano" quasi dell'altra.
    E non può essere una cosa genetica(a mio parere)perché anche mia madre e mia zia sono gemelle e per quanto ne so neanche da giovani erano molto affiatate...(il fatto che i gemelli saltino una generazione è una bufala ^^).
    Per quanto riguarda me e mia sorella..posso dirti che abbiamo passato molti anni ad odiarci,era una disgrazia essere gemelle e ci avremmo rinunciato davvero volentieri..
    Non perché non ci volessimo bene,per carità..ma per il semplice fatto che se sei gemello/a non vieni riconosciuto come singolo individuo,non esiste il "TU" o il "LEI" esiste sempre e solo il "VOI",si è conosciuti sempre e solo come "i gemelli" o le "gemelline"(questo è un errore che facciamo tutti..io per prima ho nel mio gruppo di amici una coppia di gemelli e mi riferisco a loro proprio chiamandoli cosi^^)..poi non è piacevole essere sempre chiamati con un nome che non è il tuo,in particolar modo se succedeva ai tuoi genitori o al tuo ragazzo!!
    Per quanto riguarda i vestiti..si,mi da fastidio quando succede che siamo vestite uguali,perché la gente tratta i gemelli come se fossero dei fenomeni da baraccone...già così ogni volta che usciamo io e lei,ogni 10 metri la gente ci ferma per chiederci se siamo gemelle e bla bla bla(a volte ci capita si uscire con una altra coppia di gemelle....è tutto un"aaaaa ma hai visto??!!!","uuuu guarda guarda sono in due coppie",per quieto vivere cerchiamo di ignorare la cosa ma ti assicuro che fa saltare i nervi ^^).
    Per i limiti...credo che tu abbia ragione,in fondo una coppia si completa a vicenda,si è"le opposte metà di una stessa mela",se una eccelle in una cosa l'altra non si ritiene in dovere di imparare anche lei quell'argomento e di conseguenza va ad impararne un altro ancora.
    È così per tanti,te lo assicuro..ma per noi,abbiamo deciso che non andava bene,che sarebbe stato meglio invece superare i limiti che avevamo e che essere in due poteva agevolare a cosa.^^
    Faccio un esempio: a scuola mia sorella era molto portata per le lingue(io sono sempre stata negata)allora si è messa di impegno per farmi superare questo mio limite e io(essendo portata per i numeri,matematica,fisica,chimica ecc ecc)ho fatto lo stesso con lei..
    Il vantaggio di essere gemelle,di poter vedere una persona che è uguale a te..ti fa accorgere maggiormente dei limiti che si ha,è li,lo vedi e sai che è lo stesso per te..in quel momento si può decidere di ignorare perché tanto sai che ci sarà sempre una persona al mondo che ti accetterà sempre per come sei,oppure..decidi di superarlo,di migliorarti e appena ci riesci "tiri"anche lei e la aiuti a superarlo a sua volta


    Come ho detto all'inizio è un argomento davvero complicato e molto soggettivo ma spero di aver fatto comprendere almeno un minimo,di aver rispospo(più o meno) alle tue/vostre domande^^
    Se c'è altro chiedi pure ^^
  10. .
    Il Mistero dei Gemelli


    w61l



    Si crede che i gemelli abbiano qualche sorta di potere paranormale,in particolare capacità telepatiche.
    Molto spesso si sente parlare di gemelli che vengono separati alla nascita e dopo anni,quando si ritrovano,scoprono di avere fatto le stesse identiche scelte.
    Questo è solo uno dei tanti casi di cui si è a conoscenza:

    "I GEMELLI IDENTICI
    Una mente sola per due corpi
    All'età di sei anni Jim Lewis seppe che in giro per il mondo aveva un fratello gemello identico a lui. La mamma, una ragazza madre, li aveva dati in adozione subito dopo il parto, nell'agosto del 1939. Jim era stato adottato da una coppia di nome Lewis a Lima, nell'Ohio; il fratello, dalla famiglia Springer di Dayton, sempre nell'Ohio. Singolarmente, tutti e due erano stati chiamati Jim dai genitori adottivi. Nel 1979, all'età di trentanove anni, Jim aveva deciso di mettersi sulle tracce del fratello gemello. Il tribunale dei minori che si era occupato del caso aveva collaborato in modo decisivo e così dopo sole sei settimane Jim Lewis bussava alla porta di casa di Jim Springer a Dayton.
    Nel momento in cui si erano stretti la mano si erano sentiti così uniti e vicini che sembrava non fossero mai stati divisi. E quando presero a raccontarsi le loro vite venne fuori una serie di coincidenze a dir poco strabilianti. Tanto per incominciare, avevano gli stessi problemi di salute. Ambedue si mangiavano le unghie con accanimento e soffrivano di insonnia. Tutti e due per un certo periodo a diciotto anni avevano incominciato a soffrire di emicrania, fastidio che li aveva lasciati nello stesso periodo. Ambedue avevano problemi di cuore e di emorroidi. Avevano lo stesso peso, ma avevano messo su qualche chilo di troppo nello stesso anno, per poi riuscire a smaltirli nello stesso periodo. Tutto questo sembra indicare che la programmazione genetica è qualcosa di assai più preciso e complicato di quanto si immagini. Ma la sommatoria delle coincidenze andava ben oltre gli aspetti genetici. Tutti e due si erano sposati con donne di nome Linda, erano separati, e risposati in seconde nozze con compagne di nome Betty. Avevano chiamato i figli James Allan e avevano un cane di nome Toy. Ambedue avevano avuto esperienze lavorative come assistente dello sceriffo, benzinaio e addetto in un locale McDonald. Tutti e due trascorrevano le vacanze estive sulla stessa spiaggia della Florida; fumavano la stessa marca di sigarette e avevano attrezzato la cantina per eseguire lavori di riparazione e costruzione di piccoli mobili.."

    Scientificamente parlando non esistono prove dell'esistenza di tali "capacità",di questa "Telepatia".
    In tanti le hanno chiamate "coincidenze" e sono stati fatti innumerevoli test a riguardo,inutile ricordare gli esperimenti che fecero ai gemelli gli scienziati di Hitler..


    Considerazioni personali:
    Vivendo io in prima persona questa situazione posso dare il mio parere e riportare le mie..diciamo esperienze ^^
    Io e mia sorella siamo gemelle monozigote,ovvero i gemelli "identici"..bene,io sono la prima ad ammettere che esista un legame molto particolare,più che vera e propria telepatia però la definirei una "empatia molto sviluppata".
    A parte le frequentissime volte che iniziamo a parlare contenporaneamente,le volte in cui ci terminiamo a vicenda le frasi(cosa poi non così rara) ci ammaliamo quasi sempre insieme,oppure a distanza di pochi giorni l'una dall'atra(e non perché ci "contagiamo a vicenda ^^),poi posso dire che ci sono le irritabili volte in cui ci incontriamo e siamo vestite nello stesso identico modo,oppure la stessa notte ci sognamo(il sogno è uguale per tutte e due siamo insieme).
    -Molte volte non abbiamo bisogno di fare una intera frase per parlarci(Esempio: siamo a tavola e voglio la bottiglia d'acqua che ha vicino,basta che dico M.(inteso il suo nome^^) e lei me la passa.
    Le situazioni simili sono innumerevoli,non sto ad elencarle tutte^^
    Per concludere posso dire che gli scienziati che hanno detto:

    "La telepatia è la capacità di essere in completa sintonia di pensiero con qualcun altro, in qualsiasi posto.In pratica,si è mentalmente legati senza bisogno di comunicare usando uno dei cinque sensi"
    Hanno spiegato alla perfezione il legame fra me e mia sorella e magari di tantissimi altri gemelli ^^

    Fonti:
    www.misterieleggende.com
    www.nextme.it

    Edited by Black&White - 12/10/2013, 23:05
  11. .
    Una nuova svolta nella ricerca di Atlantide?

    Atlantis_map_Kampanakis




    Le leggende sull’esistenza di una civiltà preistorica avanzata, denominata comunemente Atlantide, sono circolate fin dall’inizio della storia umana.
    I ricercatori che si sono avventurati nella ricerca di indizi sulla sua esistenza hanno avuto sempre opinioni divergenti. Alcuni pensavano che si trovasse al centro dell’Oceano Atlantico, altri in Sud America, altri ancora nell’Oceano Pacifico.
    Come ormai è noto, sono stati gli scritti di Platone a suggerire che i costruttori originali delle piramidi sul nostro pianeta fossero gli abitanti di un continente perduto situato ad ovest dello Stretto di Gibilterra, ma i ritrovamenti megalitici in zone come Machu Pichu, Cuzco e Tiahuanaco hanno portato a pensare che gli Atlantidei provenissero dal Sud America.

    Ma una scoperta davvero importante potrebbe portare ad una svolta decisiva nella ricerca della civiltà perduta. Un servizio trasmesso dalla televisione pubblica portoghese ha rilevato l’esistenza di una struttura piramidale sul fondo delle acque che circondano le Azzorre, nei pressi del vulcano Dom João de Castro Bank, tra le isole di São Miguel e Terceira.
    La struttura è stata identificata dal navigatore Diocleciano Silva, sulla base delle letture batimetriche comparse sugli strumenti durante una navigazione ricreativa. L’autore della scoperta è convinto che la struttura piramidale non sia di origine naturale.

    Secondo le misurazioni, la piramide è alta circa 60 metri, con una base di 8 mila metri quadrati (più piccola della Piramide di Cheope, pari a 53 mila metri quadrati). La struttura si trova a circa 40 metri sotto la superficie dell’oceano e risulta essere perfettamente allineata con i quattro punti cardinali, come le Piramidi di Giza.

    Tanto è bastato da suscitare l’interesse da parte del governo portoghese il quale ha dichiarato che la questione è già in fase di studio con il supporto della Marina Portoghese.

    Luiz Fagundes Duarte, segretario Regionale della Pubblica Istruzione, è prudente: tenuto conto della posizione della struttura, potrebbe trattarsi di una formazione di origine naturale.

    Fonti:. www.ilnavigatorecurioso.it/2013/09/...a-di-atlantide/

    Edited by Black&White - 8/10/2013, 12:36
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    Amore...l'annientamento di se stessi!

    Edited by sunshine2608 - 7/10/2013, 08:35
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    Giovanni Aldini
    (Bologna, 10 aprile 1762 – Milano, 17 gennaio 1834)
    è stato un fisico italiano.
    Nipote di Luigi Galvani, docente presso l'Università di Bologna dal 1798, dove prese il posto del suo maestro Sebastiano Canterzani; incentrò i suoi studi sulle applicazioni dell'elettricità in campo medico e sull'illuminazione, sviluppando la costruzione di fari e dispositivi antincendio. Nel 1807 pubblicò a Londra uno studio sul galvanismo intitolato An account of the late improvements in Galvanism nel quale asserisce che in determinate condizioni sarebbe possibile riportare in vita un cadavere mediante stimoli elettrici, una teoria che troverà poi spazio nel romanzo Frankenstein, di Mary Shelley.[1] Sempre mediante stimoli elettrici, durante i suoi spettacoli, induceva movimenti spasmodici ai muscoli facciali, alle braccia e alle gambe di esseri umani e di animali.
    Scrisse numerosi trattati in varie lingue, tra le quali l'inglese ed il francese.


    Molti suoi esperimenti furono giudicati spettacolari ed anche raccapriccianti (eseguiti su cadaveri).
    Voleva riuscire a far resuscitare i morti, ma in quasi tutta l'Europa i condannati a morte venivano decapitati. Allora si spostò a Londra nel1803, poiché era il posto più vicino dove venivano impiccati. Nelle carceri trovò un uomo che definiva ideale per i suoi esperimenti: George Forrest, accusato di aver ucciso moglie e figlia che però probabilmente la moglie aveva ucciso la piccola e poi si era suicidata[senza fonte]. Ma non era stato ancora condannato. Aldini comprò i giudici, e l'uomo fu impiccato. Aldini allora eseguì un esperimento pubblico sul cadavere utilizzando una grande pila, shockando i presenti a tal punto da provocare (indirettamente) la morte del suo assistente la notte stessa per infarto, dovuto con ogni probabilità al terrore scaturito in lui dopo l'esperimento (sebbene alcuni pensano che, dopo che Aldini era uscito, il morto avesse ripreso veramente vita, e si era mostrato a lui). Nel detto esperimento il cadavere ricominciò a respirare ed il suo cuore a battere.
    Per gli scienziati, Aldini riuscì per pochissimo tempo a riportare in vita il cadavere corporalmente, ma il cervello era comunque morto, e gli stimoli di movimento era necessario immetterli dall'esterno.

    Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Aldini
  14. .
    Benvenuto ^^
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    Gli ldp, Indagatori del paranormale, sono arrivati a Nerviano.
    Fantasma in biblioteca?





    Strane apparizioni sono state registrate in un palazzo : volumi custoditi sugli scaffali che si muovono da soli e una figura luminosa che compare nella notte. A immortalare gli eventi paranormali una telecamera a infrarossi che avrebbe ripreso lo spirito responsabile di tali fenomeni.

    Quella che sembra una storia uscita dalla penna di Edgar Allan Poe è pura realtà a Nerviano, in provincia di Milano: nella biblioteca comunale, ricavata nel 1468 dal monastero degli Olivetani, si verificano da tempo strani e misteriosi “fenomeni”, come l’improvvisa caduta di libri dagli scaffali, “inspiegabili” rumori di passi, e la classica presenza di una figura luminosa immortalata dalle telecamere a raggi infrarossi.

    Un fantasma, insomma, su cui hanno investigato gli Indagatori del Paranormale di Melegnano, moderni “ghostbusters” che, dopo un sopralluogo nella biblioteca (proprio come nel primo film della celebre saga cinematografica), avrebbero rilevato «strani fenomeni», probabilmente riconducibili alla presenza di un fantasma.

    Il mistero divide gli abitanti di Nerviano: c’è chi mostra un comprensibile scetticismo e chi invece ha scelto di credere, avanzando anche l’ipotesi che ad aggirarsi tra gli scaffali della biblioteca sia nientemeno che il fantasma del conte Ugolino Crivelli, lontano parente della dinastia dei Visconti. Da non confondere con Ugolino della Gherardesca, descritto da Dante nella Divina Commedia mentre si ciba dei propri figli. Davvero troppo, anche per i comprensivi nervianesi...






    Fonti: www.ilsecoloxix.it/p/italia/2013/09...iblioteca.shtml

    Edited by Black&White - 24/9/2013, 18:25
25 replies since 15/7/2013
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