L'Antro: Wicca, Magia Nera, Magia rossa, Magia Bianca, Esoterismo, Divinazione, Sogni...

Votes taken by hsieh

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    Continuo questa discussione passando al lato più pratico, dopo aver visto quello soprattutto teorico.
    Quindi, sia che vogliamo sviluppare il nostro potenziale energetico in verticale, sia che lo vogliamo sviluppare in senso orizzontale, parlando sempre di vibrazioni, come possiamo farlo a livello pratico? Naturalmente, con la premessa che lo sviluppo orizzontale o verticale prevederà modi diversi a seconda dei casi.
    Questa è una domanda aperta e chiunque vorrà portare il suo contributo sarà il benvenuto.
    Per quel che mi riguarda, voglio porre l'accento su una questione spesso trascurata: la preparazione. Per fare un esempio, è come quando si vuole iniziare una dieta: si parte dalla riduzione di calorie, grassi e via dicendo e all'uso di drenanti, dimenticandosi che, prima di tutto, il corpo va depurato e disinfiammato. Anche le nostre parti, mentale e spirituale, vanno preparate e purificate, prima di pensare ad aumentare le vibrazioni. Infatti, il carico di energia su una mente già sovraccarica e stressata avrà un effetto negativo, per esempio. Vi sono numerose tecniche per purificarsi e per purificare la mente dai mille pensieri che scorrono incessantemente, come alcuni tipi di meditazione. Se posso consigliare qualcosa di diverso e più legato al mondo elementale, vedo l'utilizzo di una candela bianca accesa, per fissare la fiamma, oppure il lasciarsi bagnare dalla pioggia, con il viso rivolto verso l'alto. Trovo che le tecniche che prevedono anche l'impiego del corpo per ripulire la mente siano un ottimo punto di partenza. Come sempre, ognuno avrà la tecnica più consona alla sua persona e al suo percorso intrapreso. Le mie sono solo indicazioni di carattere generale per ampliare la discussione e la conoscenza.
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    I concetti che hai espresso sono molto chiari, grazie. Ho usato il termine "spirito" perché intendevo proprio quello, parte di noi differenziata dall'anima.
    Il fatto del raccogliere le informazioni necessarie mi sembra davvero appropriato, ma comprendo che tu intendi la vita come un'esplorazione della propria frequenza, quindi se di impronta rossa, come dicevi, esplorare appunto tutta la gamma di colori con il rosso, quindi un'estensione quasi orizzontale della vibrazione, piuttosto che una vibrazione che dal rosso può scendere al giallo o salire e quindi più in senso verticale come estensione. Ciò è molto interessante perché non avevo mai riflettuto in questi termini, mentre permette di avere una visione a più dimensioni.
    Ci rifletto su nei prossimi giorni.
    Grazie^^
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    So che il titolo non è corretto, quindi scusatemi in partenza, ma "suonava" bene e visto che tutto il post fa riferimento alle vibrazioni, mi è piaciuto lasciare il primo titolo che ho percepito come "risuonante".

    Diamo dunque per scontato tutto quello che si sa sulla natura delle cose, sulla natura vibrazionale e che anche l'energia è, appunto, vibrazione. Noi pronunciamo anche parole che facciamo vibrare in un certo modo, nei mantra e in alcune pratiche, per avere un risultato. Quindi, produciamo una certa energia con un determinato fine.

    Non è questo però il fulcro del mio discorso. Sappiamo che i colori sono frequenze e che a maggiori frequenze corrisponde più energia, come nel caso del viola. Anche ai chakra corrispondono diversi colori e dei mantra che vanno vibrati a quella frequenza, per avere un effetto. In molti parlano dell'aura, dicendo di riuscire anche a distinguerne il colore. Pertanto, si potrebbe supporre di poter associare a un campo energetico un colore.

    Dunque, lo spirito dovrebbe avere una sua vibrazione specifica, una sua firma nell'universo, magari con un colore dominante che lo identifichi.

    Nasciamo pertanto con una nostra vibrazione energetica specifica che ci caratterizza? Questa può influenzare anche la nostra propensione verso un ambito esoterico? Soprattutto, può questa vibrazione modificarsi nel tempo sulla base anche delle esperienze vissute e dei percorsi intrapresi?

    Dalla mia esperienza, c'è qualcosa che mi dice che la base, il solco, la traccia energetica che ci caratterizza tende a restare quella, che può muoversi un po' su o un po' più giù, come una corda tesa che vibra, ma poi tenderà a tornare nella sua sede.

    A meno di un salto.
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    C'è che dovresti cercare te.
    Nulla di più, ma anche nulla di meno.
    Parti da quella piccola parte, vedine la bellezza, coltivala. Rendila felice e forte, ma pura, intatta, senza attaccamenti, illusioni, false speranze, attese.
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    Scusami, mi sono dilungata e il punto saliente è sfuggito.
    Non cercare negli altri, all'esterno.
    Cerca dentro di te, inizia dal tuo interno. Fai un lavoro in questo senso. Rielaborare le proprie vicende attraverso la scrittura può essere un buon inizio, a mio parere.
    Puoi cercare la purezza in te, la bellezza della tua anima.
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    And I don't want the world to see me
    'Cause I don't think that they'd understand
    When everything's made to be broken
    I just want you to know who I am
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    È un argomento interessante.

    Io ti consiglio di non trascurare le "coincidenze" che puoi incontrare nella vita di tutti i giorni, come nomi ripetuti, immagini che ti capita di vedere o parole dette da persone che non sanno nulla. A me capitò una cosa del genere, dopo aver avuto dei contatti con un'entità a me vicina.
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    Magari altri non saprebbero cosa dirti, perché non hanno la piena padronanza della materia e si limitano a leggere. Io sono fra questi, quindi c'è qualcun altro interessato. Forse più di uno.

    Comunque, per animare la discussione, aggiungo che io non uso il cerchio.
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    Intervento ricco di spunti e di verità.
    Aggiungo il mio personale tassello alla discussione, aggiungendo la considerazione, già citata, che spesso, ciò che manca anche a chi legge, è la pazienza.
    Ci sono scritti che non possono essere letti in fretta, ma vanno meditati. A volte, si può rimanere settimane a riflettere e magari praticate su una singola pagina. Le parole scritte hanno un peso e ciò che è scritto viene scritto in un certo modo perché ha un senso. Se non lo capiamo, è giusto fermarsi e rifletterci su con pazienza. A volte, poi, i significati sono molteplici, come negli scritti criptici, dove i livelli di significato vanno esplorati oltre la lettura superficiale, addentrandosi nel simbolismo.
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    Scusa la domanda, ma perché acquistare un tappeto?
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    La giustizia parte dal presupposto di poter afferrare con la mente la verità della realtà e di comprenderla, tanto da poterla giudicare e definire ciò che è giusto/non giusto, corretto/non corretto.

    La vendetta nasce da questa ignoranza e dal re-agire a un determinato evento credendo di poter rendere perfetto ciò che lo è già.

    Piuttosto, se non piace uno scenario, è meglio dirigere la propria intenzione altrove.

    Questo è il mio punto di vista.
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    Nello stato di presenza, è possibile scorgere il processo del pensare: infatti "pensare" è un verbo che esprime un'azione, azione che spesso viene svolta inconsciamente tanto che si crede che il pensiero accada. Quando si diviene consapevoli, il pensare diventa un'azione finalizzata e non più caotica e casuale. Quando si è presenti a se stessi, nel cuore della nostra essenza, è possibile osservare il processo del pensare: come un pensiero sorge e come passa. In questa osservazione noi riconosciamo di essere qualcosa di diverso dal pensare poiché lo possiamo osservare. Noi siamo l'osservatore e questo stato si realizza in assenza di pensare.
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    Non mi capacito.
    Il tempo passa, ma non riesco a non pensarci.
    Ho aspettato, rispettando il silenzio proprio per rispetto, ma non avermi detto nemmeno un 'ciao', un 'addio' pesa.
    Lo so, mi avevi detto che poteva accadere. Ero preparata, ma non credevo davvero che te ne saresti andato senza salutarmi.
    Il silenzio è una spessa coltre che avvolge quel che resta delle mie parole, che attendevano mute una risposta.
    Non mi importa tanto non averla ricevuta, ma proprio quel saluto che è mancato.
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    Ho fatto praticamente per anni dei sogni molto simili ai tuoi, con un ex che cercava di afferrarmi e io che volavo verso il soffitto per sfuggirgli. La coincidenza che mi ha indotto a risponderti è che anche lui era un Satanista. Io nel tempo sono arrivata ad "accettare" questa presenza nella mia vita senza combatterla e i sogni sono diminuiti, ma mai scomparsi.
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    Sto leggendo un libro molto interessante in cui il concetto riportato è questo: abbiamo dentro di noi una specie di calamita che attira un determinato gruppo di persone che vogliono provare quelle emozioni che tu trasmetti. E mi pare possa essere il tuo caso. Il metodo per interrompere questa spirale è domandarti, cercare di capire cosa tu emani e perché, da dove deriva una tua certa predisposizione a rilasciare intorno a tè un'energia che attira chi cerca conforto nei momenti difficili, insomma solo una spalla su cui piangere. Una volta che hai realizzato questo, puoi cambiare la tua emanazione, iniziando a pensare che sei degno/a di avere attorno persone che ti apprezzino nella tua totalità, e non solo per il tuo ruolo di consolatore/consolatrice. Queste sono due parole scritte in base a ciò che hai riportato, naturalmente non pretendo di capire la tua situazione in toto, ma potresti provare, può essere una strada e vedere come va ;)
62 replies since 26/5/2018
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