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Rosie^Lùthien+1
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non ho trovato questa discussione e così ho pensato di aprirla...se naturalmente c'è già chiudete pure...e inoltre non sono sicura che sia giusto il posto in cui l'ho inserita ma ancora devo ambientarmi...^^
"Provare quello che prova l’altro (senza immedesimarsi ne distaccarsi troppo), per comprendere e riconoscere le emozioni e gli stati d’animo degli altri, così da poterli aiutare e sostenere in un processo di comprensione di sè e delle proprie emozioni….. questa per me è “empatia”." così scrive una ragazza...
Nelle scienze umane, l'empatia designa un atteggiamento verso gli altri caratterizzato da uno sforzo di comprensione intellettuale dell'altro, escludendo ogni attitudine affettiva personale (simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale.
Nell'uso comune, empatia è l'attitudine a offrire la propria attenzione per un'altra persona, mettendo da parte le preoccupazioni e i pensieri personali. La qualità della relazione si basa sull'ascolto non valutativo e si concentra sulla comprensione dei sentimenti e bisogni fondamentali dell'altro.
In medicina l'empatia è considerata un elemento fondamentale della relazione di cura (ad esempio la relazione medico-paziente) e viene talvolta contrapposta alla simpatia: quest'ultima sarebbe un autentico sentimento doloroso, di sofferenza insieme (da syn- "insieme" e pathos "sofferenza o sentimento") al paziente e sarebbe quindi un ostacolo ad un giudizio clinico efficace; al contrario l'empatia permetterebbe al curante di comprendere i sentimenti e le sofferenze del paziente, incorporandoli nella costruzione del rapporto di cura ma senza esserne sopraffatto. Sono state anche messe a punto delle scale per la misurazione dell'empatia nella relazione di cura, come la Jefferson Scale of Physician Empathy. L'empatia nella relazione di cura è stata messa in relazione a migliori risultati terapeutici (outcome), migliore soddisfazione del paziente e a minori contenziosi medico-legali tra medici e pazienti.
nella magi l'empatia è il poter conoscere i sentimenti e le emozioni delle altre persone per capire i loro comportamenti, è considerato un dono speciale affidato ad alcune persone...inboltre non tutti sono in grado di controllarlo e si possono fare sopraffare da questa capacità e dalle emozioni che sente provenire dalle altre persone.
come esperienza personale posso dire di essere un po' empatica e questo dono un po' mi fa paura perchè appunto io non riesco sempre a controllarlo.
voi avete questa capacità? lo sapete controllare?
sapete modi per arrivare a controllarlo?
Edited by Black&White - 14/10/2016, 16:16
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+RD+ .
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Io non so se sono empatica o meno, certo è che mi basta di solito avvicinarmi alle persone per capire se stanno bene o stanno male, a prescindere da ciò che dicono e da come lo dicono. Fortunatamente non avviene sempre, sennò pee il mio equilibrio sarebbe la fine!
Confesso che a controllarlo non ci ho mai provato, ma credo che tutto si possa fare.... -
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Si, col tempo si impara a controllarla e anche a escluderla del tutto.
Parlo per esperienza personale.. -
+RD+ .
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Anche ad escluderla Nyx? Quello non pensavo si riuscisse a farlo...cavoli!!! L'ho già detto che sei la mia dea!!! ^^ . -
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Mi ci sono voluti 30 anni però.....
Se mi vuoi conoscere con l'empatia, dimmelo, per te mi mostrerò!
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+RD+ .
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Ma a me non capita da lontano, dovrei averti vicina...Si può fare anche da così lontano? . -
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Se cedo all'empatia, sono diversa. E' come se non avessi una mia personalità, ma tante altre, dovute alla vicinanza con gli altri, umani o animali che siano. . -
+RD+ .
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Si, quello succede anche a me, e molti credono sia un pregio: la capacità di sapersi adattare a chiunque e a qualunque situazione, ma a me non piace molto, perché è vero, non hai più una tua personalità ben definita, sei...tutti e nessuno... . -
Rosie^Lùthien .
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si infatti...ma nyx, come hai fatto ad imparare a controllarla e ad escluderla? perchè io nellamaggior parte delle volte la controllo e non mi faccio influenzare, ma altre volte non riesco e cambio completamente carattere da un momento all'altro a seconda di chi ho di fianco e di cosa pensa o sente... . -
willowitch .
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diciamo che per le persone dotate di una maggiore sensibilità (di qualsiasi tipo) è piu facile essere empatiche e riuscire a comprendere meglio l'altro, io prima ero una persona di facile lettura, carta bianca agli occhi di chiunque e cio mi ha creato non molto poblemi a livello personale, insicurezza, fragilità, poca autostima solo adesso riesco a nascondere in modo appena sufficiente. riguardo al fatto di entrare in empatia con altri non è dono di tutti e soprattutto con alcune persona risulta impossibile, dipemnde da quanto alta sia la corazza che si sono fatti, di base riesco a capire quando ualcosa non va nelle persona quando ci parlo ma non con tutte.
argomento interessante davvero!
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Rosie^Lùthien .
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in che senso eri carta bianca? . -
willowitch .
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ero molto leggibile agli altri:) . -
Princess of Sodoma .
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Io riesco a controllare l'empatia tranne quando entro in un cimitero in chiesa o in un manicomio.
Sento respiri richiami e nella maggiore delle ipotesi (tipo i manicomi) vedo esattamente l'ammalato come stava in quella stanza riuscendo a capire, raramente, la sua malattia.
Nei cimiteri ho mal di testa di stomaco e tipo degli svenimenti ad un tratto però mi stranisco e devo uscire per forza da li mentre in chiesa sento caldo e mi viene da svenire.
Ma riesco a controllare l'empatia a contatto con la gente percepisco benissimo ciò che provano o come si sentono ma riesco a controllarla in quei casi.. -
+1 .
Princess quello che provi nei cimiteri nn è empatia perche con i morti nn si puo provare, empatia deriva dal greco "εμπαθεια" (empateia a sua volta composta en- "dentro" e pathos "sofferenza o sentimento"), un morto nn prova sofferenza ne sentimenti, quello che hai nei cimiteri e' un contatto diretto con i loro ricordi + forti quali odio , amore, terrore e talvota sofferenza come di chi e' morto di morte violenta o dolorosa, quindi possiamo affermare che hai delle doti di sensitiva.
Se credete di percepire cose che nn riguardano un altro individuo vivente allora si tratta di sensitismo.
Per quanto rigurada l'empatia e' il miglior alleato di persone che lavorano al pubblico o che hanno pazienti o bambini con cui lavorano, anche se con i bambini risulta di scarsa efficacia vista la loro volubilita'.
Miglior alleata perche ; con essa potrete capire le sensazioni di chi vi circonda , sapete ascoltare gli altri e spesso gli empatici sanno intavolare discorsi sempre giusti all'occasione perche captano (spesso inconsapevolmente) il livello di stress o di benessere presente nell'aria ed emanato dalle persone che ti circondano, a volte anche gli ambienti stessi possono mandarvi dei segnali, pur nn essendo viventi, ma questo perche i muri, le porte le e tutto il resto cattura e trattiene una parte "dell'essenza" delle persone che sono li presenti, un ottimo esempio è dato dal fatto diquando si entra nella sala d'aspetto di un dentista, si sente subito una cappa di tristezza, disturbo e fastidio che ci circonda, sono le stesse parete che nel corso degli anni hanno trattenuto quei sentimenti dei pazienti li in visita.... -
ThomasC88 .
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Concordo con tutto cio che è stato postato in precedenza, ma vorrei ricordare che fin troppe volte l'empatia viene confusa con cio che il nostro cervello capta grazie alla comunicazione non verbale ( gestualità, timbro e tono di voce, espressioni del viso, colorito del viso), oppure trmite segnali che per noi, inconsciamete, sono piu che chiari ( come la dilatazione delle pupille o vari ormoni che l fisico di chi abbiamo davanti rilascia tramite la sudorazione).
Proprio per questo motivo circa il 99% delle persone ritiene di essere olto empatica, anche se in realtà l'empatia è un po piu rara di quanto si creda...(sono sensitivo empatico e ho fatto parecchie ricerche su questo argomento...).
L'Antro: Wicca, Magia Nera, Magia rossa, Magia Bianca, Esoterismo, Divinazione, Sogni... 
MAGIA TEORICA E SCUOLE DI PENSIERO
Empatianon sapevo dove metterla... |
