Rituali Planetari Salomonici

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    Gnocca

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    Rituali Planetari Salomonici


    RITUALE DI SATURNO

    Materiale occorrente:
    7 candele nere (marroni se si prepara un talismano),
    carboncini,
    incenso di Saturno,
    pergamena rituale.

    Il presente rituale dovrà essere officiato all'alba di un Sabato in luna crescente
    o alla seconda ora magica per preparare un talismano, al tramonto e in luna calante per effettuare il rito contro i nemici. Si posizioneranno sei candele
    nere (o marroni) sulle punte del sigillo di Salomone, si posizionerà anche
    la rimanente candela al centro del sigillo, sotto la quale metteremo il
    testimone (fotografìa, capelli, unghie, sangue). Si accenderà il carboncino
    nel bracere e si brucerà l'incenso, si accenderanno le sei candele con l'accortezza di seguire il senso orario partendo dalla prima punta a destra, in ultimo si accenderà la candela al centro. Con il bracere in mano ci si rivolgerà ai
    quattro lati del rituale pertendo da est dicendo:

    Est: O Dio Grande e Altissimo onorato da tutti nei secoli infiniti.
    Sud: O Dio Misericordioso e Potente.
    Ovest: O Dio Saggio infinitamente Giusto e di Divina Clemenza, io ti
    prego di realizzare la mia richiesta, e che il mio operato abbia riuscita
    perfetta, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
    Nord: O Dio Potente Forte che non ha inizio né fine.

    Rivolti ad Est: (incensare)


    Conjuro et confirmo super vos, Caphriel vel Cassiel, Marchiatori et Saraquiel,
    Angeli Fortes et Potentes, et per nomen Adonay, Adonay, Eye, Eye, Eye,
    Acim, Acini, Acim, Cados, Cados, Cados, la, vel Ima, Ima, Ima, Saday, la,
    Sar Domini, fortunatoris saeculorum, qui in septimo die quievit, et per illuni
    qui in benedicto suo filius Israel in haereditatem observandum dedit, ut eum
    firmiter custodirent et santificarent ad habendam inde bonam in alio saeculo
    remunerationem; et per nomina Angelorum servientium in exercitu septimo
    Boel Angelo magno et potenti principi; et per nomina praedicta super, conjuro
    te, Caphriel, qui es praepositus diedi septimae, quae est dies Sabbati, quod
    prò me labores et adimpleas omnem meam petitionem, juxta meum velie et
    votum meum, in negotio et causa mea.



    Io (pronunciare il nome dell'operatore) chiedo a voi potenti angeli che (formulare
    la richiesta. Qualora si utilizzasse il rituale per potenziare un Talismano
    Salomonico di Saturno esperio ai fumi dell'incenso e dire: "Per il
    potere dei Nomi Divini impressi su questo talismano io chiedo che...")
    Recitare: (se presente imponete la mano destra sul talismano)
    Salvami, Signore, dal malvagio, proteggimi dall'uomo violento, da quelli
    che tramano sventure nel cuore, e ogni giorno scatenano guerre. Aguzzano la
    lingua come serpenti; veleno d'aspide è sotto le loro labbra. Proteggimi, Signore,
    dalle mani degli empi, salvami dall'uomo violento: essi tramano per
    farmi cadere. I superbi mi tendono lacci e stendono funi come una rete, pongono
    agguati sul mio cammino. Io dico al Signore: "Tu sei il mio Dio; ascolta
    Signore la voce della mia preghiera". Signore, mio Dio, forza della mia salvezza,
    proteggi il mio capo nel giorno della lotta. Signore non soddisfare i
    desideri degli empi, non favorire le loro trame. Alzano la testa quelli che mi
    circondano, ma la malizia delle loro labbra li sommerge. Fa piovere su loro
    carboni ardenti, gettali nel baratro e non più si rialzino. Il maldicente non duri
    sulla terra, il male spinga il violento alla rovina. So che il Signore difende la
    causa dei miseri, il diritto dei poveri. Sì, i giusti loderanno il tuo nome, i retti
    abiteranno alla tua presenza. Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; ascolta
    la mia voce quando t'invoco. Come incenso salga a te la mia preghiera, le
    mie mani alzate come sacrificio della sera. Poni, Signore, una custodia alla
    mia bocca, sorveglia la porta delle mie labbra, non lasciare che il mio cuore si
    pieghi al male e compia azioni inique con i peccatori: che io non gusti i loro
    cibi deliziosi. Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, ma l'olio dell'empio
    non profumi il mio capo; tra le loro malvagità continui la mia preghiera.
    Dalla rupe furono gettati i loro capi, che da me avevano udito dolci
    parole. Come si fende e si apre la terra, le loro ossa furono disperse alla bocca
    degli inferi. ATe, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; in Te mi rifugio,
    proteggi la mia vita. Preservami dal laccio che mi tendono, dagli agguati dei
    malfattori. Gli empi cadono insieme alle loro reti, ma io passerò oltre incolume.
    Pietà di me, o Dio, secondo la Tua Misericordia; nella Tua grande Bontà
    cancella il mio peccato. Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato,
    riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinnanzi. Contro
    di Te, contro di Te solo ho peccato, quello che è male ai Tuoi occhi io l'ho
    fatto; perciò sei giusto quando parli, retto nel Tuo Giudizio. Ecco, nella colpa
    sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre. Ma Tu vuoi la
    sincerità del cuore e nell'intimo mi insegni la sapienza. Purificami con issopo,
    e sarò mondato; lavami, e sarò più bianco della neve. Fammi sentire Gioia e
    Letizia; esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei
    peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova
    in me uno spirito saldo. Non respingermi dalla Tua presenza e non privarmi
    del Tuo Santo Spirito. Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un
    animo generoso. Insegnerò agli erranti le Tue Vie e i peccatori a te ritorneranno.
    Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, la mia lingua esalterà la
    tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la Tua Lode;
    poiché non gradisci il sacrifìcio e, se offro olocausti, non li accetti. Uno spirito
    contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, tu, o Dio, non lo
    disprezzi. Nel Tuo Amore fa grazia a Sion, rialza le mura di Gerusalemme.
    Allora gradirai i sacrifici prescritti, l'olocausto e l'intera oblazione, allora
    immoleremo vittime sopra il Tuo Altare.

    Successivamente, dopo un lungo periodo di meditazione si chiuderà il rituale recitando tre Padre Nostro e spegnendo le candele ( nere) o lasciandole ardere (marroni). Il giorno dopo i resti di cera e incenso andranno buttati in un corso d'acqua.




    RITO DI GIOVE

    Materiale occorrente:
    6 candele blu,
    1 candela oro,
    carboncini,
    incenso di giove

    II presente rituale dovrà essere officiato di Giovedì all'alba o alla seconda
    ora magica del giorno (verso le 14 a seconda del periodo dell'anno) in Luna
    crescente. Si posizioneranno le 6 candele blu sulle punte del sigillo di Saiomone,
    si posizionerà anche la candela oro al centro del sigillo, sotto il quale
    metteremo il testimone ( fotografia, capelli, unghie, sangue ). Si accenderà il
    carboncino nel bracere e si brucerà l'incenso aggiungendolo durante il rituale,
    si accenderanno le 6 candele con l'accortezza di seguire il senso orario
    partendo dalla prima punta a destra, in ultimo si accenderà la candela oro al
    centro. Successivamente, con il bracere in mani ci si rivolgerà ai quattro lati
    dell'altare partendo da est dicendo:

    Est: O Dio grande e altissimo onorato da tutti nei secoli infiniti.
    Sud: O Dio misericordioso e potente.
    Ovest: O Dio saggio infinitamente giusto e di divina clemenza, io vi prego
    affinchè possa realizzare la mia richiesta, voi che regnate per tutti i secoli.
    Nord: O Dio potente e forte che non ha inizio ne fine.

    Rivolti ad Est: (incensare)

    Conjuro et confirmo super vos, Angeli sancti, pernomen Cados, Cados, Cados,
    Eschereie, Eschereie, Eschereie, Hatim, Hatim, Ya, Fortis firmatus saeculorum,
    Cantine, Jaym, Janie, Anie, Gabbar, Sabbac, Betifay, Aluaym, et per nomen
    Adonay, qui creavit pisces, reptilia in aquis, et aves super faciem terrae,
    volantes versus caelum die qujnto, et per nomina Angelorum servientum in
    sexto exercitu corani pastore angelo sancto et magno et potenti principe; et
    per nomen stellae quae est Jupiter; et per nomen sigilli sui; et per nomen
    Adonay, summi Dei omnium creatis; et per nomen omnium stellarum et per
    vim et virtutem earum; et per nomina praedicta, conjuro te Sachiel, Angele
    magne, qui es praepositus dici Jovis, quod prò me labores et adimpleas omnem
    meam petitionem, juxta meum velie et votum meum, in negotio et causa mea.



    Io (pronunciare il nome dell'operatore) chiedo a voi potenti
    angeli (formulare la richiesta. Qualora si utilizzasse questo rituale per
    potenziare un Talismano Salomonico di Giove esporlo ai fumi dell'incenso e
    dire: " Per il potere dei nomi divini impressi su questo talismano io chiedo...)
    Rivolti a Est dire: (preparando un talismano imporre la mano destra su di
    esso)
    Ho sperato: ho sperato nel Signore ed Egli su di me si è chinato, ha dato
    ascolto al mio grido. Mi ha tratto dalla fossa della morte, dal fango della
    palude; i miei piedi ha stabilito sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Mi ha
    messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio. Molti vedranno e avranno
    timore e confideranno nel Signore. Beato l'uomo che spera nel Signore e
    non si mette dalla parte dei superbi, né si volge a chi segue la menzogna.
    Quanti prodigi hai fatto, Signore Dio mio, quali disegni in nostro favore:
    nessuno a Te si può paragonare. Se li voglio annunziare e proclamare sono
    troppi per essere contati. Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai
    aperto. Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: "Ecco
    io vengo. Sul rotolo del libro di me è scritto, di compiere il Tuo Volere. Mio
    Dio, questo io desidero, la Tua Legge è nel profondo del mio cuore". Ho
    annunciato la Tua Giustizia nella grande assemblea; vedi, non tengo chiuse le
    labbra, Signore, tu lo sai. Non ho nascosto la Tua Giustizia in fondo al cuore,
    la Tua Fedeltà e Salvezza ho proclamato. Non ho nascosto la Tua Grazia e la
    Tua Fedeltà alla grande assemblea. Non rifiutarmi, Signore, la Tua Miseri
    cordia, la Tua Fedeltà e la Tua Grazia mi proteggano sempre, poiché mi circondano
    mali senza numero, le mie colpe mi opprimono e non posso più
    vedere. Sono più dei capelli del mio capo, il mio cuore viene meno. Degnati,
    Signore, di liberarmi; accorri, Signore, in mio aiuto. Vergogna e confusione
    per quanti cercano di togliermi la vita. Retrocedano coperti di infamia quelli
    che godono della mia sventura. Siano presi da tremore e da vergogna quelli
    che mi scherniscono. Esultino e gioiscano in Te quanti ti cercano, dicano
    sempre : "il Signore è grande" quelli che bramano la Tua Salvezza. Io sono
    povero e infelice; di me ha cura il Signore. Tu, mio aiuto e mia liberazione,
    mio Dio, non tardare. Beato l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della
    sventura il Signore lo libera. Veglierà su lui il Signore, lo farà vivere beato
    sulla terra, non lo abbandonerà alle brame dei nemici. Il Signore lo sosterrà
    sul letto del dolore; gli darà sollievo nella sua malattia. Io ho detto: "Pietà di
    me, Signore; risanami, contro di Te ho peccato". I nemici mi augurano il
    male: "quando morirà e perirà il suo nome?" Chi viene a visitarmi dice il
    falso, il suo cuore accumula malizia e uscito fuori sparla. Contro di me sussurrano
    insieme i miei nemici, contro di me pensano il male: "un morbo maligno
    su lui si è abbattuto, da dove si è steso non potrà più rialzarsi". Anche
    l'amico in cui confidavo, anche lui, che mangiava il mio pane, alza contro di
    me il suo calcagno. Ma Tu, Signore, abbi pietà e sollevami, che io li possa
    ripagare. Da questo saprò che Tu mi ami se non trionfa su di me il mio nemico;
    per la mia integrità Tu mi sostieni, mi fai stare alla Tua Presenza per
    sempre. Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele, da sempre e per sempre. Amen,
    amen. Solo in Dio riposa l'anima mia; da Lui la mia salvezza. Lui solo è mia
    rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare. Fino a quando
    vi scaglierete contro un uomo, per abbatterlo tutti insieme, come muro cadente,
    come recinto che crolla? Tramano solo di precipitarlo dall'alto, si compiacciono
    della menzogna. Con la bocca benedico, e nel cuore maledico. Solo
    in Dio riposa l'anima mia, da Lui la mia speranza. Lui solo è mia rupe e mia
    salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare. In Dio è la mia salvezza e
    la mia gloria; il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio. Confida sempre in
    Lui, o popolo, davanti a Lui effondi il tuo cuore, nostro rifugio è Dio. Sì, sono
    un soffio i figli di Adamo, una menzogna tutti gli uomini, insieme, sulla bilancia,
    sono meno di un soffio. Non confidate nella violenza, non illudetevi
    della rapina; alla richezza, anche se abbonda, non attaccate il cuore. Una
    parola ha detto Dio, due ne ha udite, il potere appartiene a Dio, Tua, Signore,
    è la Grazia; secondo le sue opere Tu ripaghi ogni uomo.

    Successivamente, dopo un lungo periodo di meditazione si chiuderà il rituale
    recitando quattro Padre Nostro e spegnendo le candele nel senso contrario in
    cui sono state accese, queste andranno avvolte nella pergamena e conservate
    per una lunazione (un mese). Le ceneri dell'incenso andranno buttate in un
    corso d'acqua il giorno dopo e allo scadere della lunazione anche il rito sarà
    gettato in un corso d'acqua.




    RITUALE DI GIOVE (Per la salute)

    Materiali occorrenti:
    6 candele blu,
    1 candela bianca,
    carboncini,
    incenso di giove

    II presente rituale dovrà essere officiato di Giovedì all'alba o alla seconda ora
    magica del giorno (alle 14 circa a seconda del periodo dell'anno) in Luna
    crescente. Si posizioneranno le sei candele blu sulle punte del sigillo di Saiomone,
    si posizionerà anche la candela bianca al centro del sigillo, sotto la
    quale metteremo il testimone (fotografia, capelli, unghie, sangue). Si accenderà
    il carboncino nel bracere e si brucerà l'incenso che sarà aggiunto a volontà
    durante il rituale, si accenderanno le sei candele con l'accortezza di
    seguire il senso orario partendo dalla prima punta a destra, in ultimo si accenderà
    la candela bianca
    Con il bracere in mano ci si rivolgerà ai quattro lati dell'altare partendo da est
    dicendo:

    Est: O Dio grande e altissimo onorato da tutti nei secoli infiniti.
    Sud: O Dio misericordioso e potente.
    Ovest: O Dio saggio infinitamente giusto e di divina clemenza io, vi prego
    di realizzare la mia richiesta; per te che vivi e regni nei secoli dei secoli.
    Amen
    Nord: O Dio potente forte che non ha inizio né fine.

    Rivolto ad Est:


    Conjuro et confirmo super vos, Angeli sancii, per nomen Cados, Cados, Cados,
    Eschereie, Eschereie, Eschereie, Hatim, Hatim, Ya, Fortis flrmatus saecolorum,
    Cantine, Jaym, Janie, Anie, Gabbar, Sabbac, Betifai, Aluaym, et per nomen
    Adonay, qui creavit pisces, reptilia in aquis, et aves super faciem terrae,
    volantes versus caelum die quinto, et per nomina Angelorum servientum in
    sexto exercitu coram pastore angelo sancto e magno et potenti principe; et
    per nomen stellae quae est Jupiter; et per nomen sigilli sui; et per nomen
    Adonay, summi Dei omnium creatis; et per nomen omnium stellarum et per
    vim et virtutem earum; et per nomina predicta, conjuro te Sachiel, Angele
    magne, qui es praepositus diei Jovis, quod prò me labores et adimpleas omnem
    petitionem, juxta meum velie et votum meum, in negotio et causa mea.




    Io....chiedo a voi potenti angeli
    Signore, chi abiterà nella Tua Tenda? Chi dimorerà sul Tuo santo Monte?
    Colui che cammina senza colpa, agisce con giustizia e parla lentamente, chi
    non dice calunnia con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo e non
    lancia insulto al suo vicino; ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora
    chi teme il Signore; anche se giura a suo danno, non cambia; chi presta denaro
    senza farne usura, e non accetta doni contro l'innocente, colui che agisce
    in questo modo resterà saldo per sempre. Ecco, bnedite il signore, voi tutti
    servi del Signore voi che siete nella casa del Signore durante le notti. Alzate
    le mani verso il tempio e benedite il Signore. Da Sion ti benedica il Signore
    che ha fatto il ciclo e la terra. Chi confida nel Signore è come il monte di
    Sion: non vacilla, è stabile per sempre. I monti cingono Gerusalemme: il
    Signore è intorno al Suo Popolo ora e sempre. Egli non lascerà pesare lo
    scettro degli empi sul possesso dei giusti, perché i giusti non stringano le
    mani a compiere il male. Ma la Tua Bontà Signore, sia con i buoni e con i retti
    di cuore. Quelli che vanno per sentieri tortuosi il Signore li accumuli alla
    sorte dei malvagi.

    Successivamente, dopo un lungo periodo di meditazione si reciteranno quattro
    Padre Nostro e si lascerà ardere le candele. Il giorno dopo i resti del rito
    (ceneri cera) anderanno avvolti nella pergamena e buttati in un corso d'acqua.



    RITUALE DI MARTE

    Materiale occorrente:
    sei candele rosse, una bianca,
    carboncini, incenso di Marte,
    pergamena con sigillo di Salomone.

    Il presente rituale dovrà essere officiato di Martedì all'alba o alla seconda ora
    magica del giorno (verso le 14 a seconda del periodo dell'anno). Si posizioneranno
    le sei candele rosse sulle punte del sigillo di Salomone, si posizione-
    rà anche la candela bianca al centro del sigillo, sotto la quale metteremo il
    testimone (fotografia, capelli, unghie, sangue). Dopo queste operazioni, si
    accenderà il carboncino nell'incensiere e si brucerà l'incenso che sarà aggiunto
    a volontà durante il rituale, si accenderanno le sei candele con l'accortezza
    di seguire il senso orario partendo dalla prima punta a destra, in ultimo
    si accenderà la candela bianca al centro.
    Con il bracere in mano ci si rivolge ai quattro punti cardinali partendo da est
    dicendo:

    Est: Samael, Galzas, Guael, Arragon, Damaci.
    Sud: Sacrici, Osael, laniel, Vianuel, Caldei, Zaliel.
    Ovest: Lala, Soncas, Irei, Astagna, laxel, Lobquin.
    Nord: Rahumel, Seraphiel, Hyniel, Mathiel, Rayel, Fracel.

    Ad alta voce si reciterà lo scongiuro seguente:


    Conjuro et confirmo super vos Angeli fortes et sancii, per nomen Ya, Ya, Ya,
    He, He, He, Va, Hy, Ha, Ha, Va, Va,An, An, Aie,Aie, Aie, El, Ay, Elibra,
    Elohim, Elohim; et per nomina ipsius alti Dei, qui fecit aquam aridam aparere
    el vocavil lerra, el produxil arbores et herbas de ea et sigillavi! super eam
    cum prelioso, honoralo, meluendo el sanclo nomine suo; el per nomen
    angelorum, dominalium in quinto exercilu, qui serviunl Acimoy angelo magno,
    forte, polenti et honorato el per nomen slellae quae esl Mars; el per nomina
    praedicla conjuro super le, Samael, angele magne qui praeposilus ei diei Martis,
    el per nomina Adonay Dei vivi el veri, quod prò me labores el adimpleas
    omnem meam pelilionem, juxla meum velie el volum meum, in negolio et
    causa mea.



    Io (pronunciare il nome dell'operatore) chiedo a voi potenti angeli:...(formulare
    la richiesta. Qualora sì utilizzasse il rituale per potenziare un talismano
    Salomonico di Marte passare sui fumi il talismano e dire:" Per il potere dei
    Nomi Divini impressi su questo talismano io chiedo che... segnando con un
    segno di croce il talis.)
    Successivamente si dovrà dire sempre ad alla voce: ( lavorando un talism.
    imporre le mani su di esso)
    Alleluia lodale Yahvel perché è buono: perché eterna è la Sua Misericordia.
    Lodate il Dio degli dei: perché eterna è la Sua Misericordia. Lodale il Signore
    dei signori: perché eterna è la Sua Misericordia. Egli solo ha compiuto meraviglie:
    perché eterna è la'Sua Misericordia. Ha crealo i cicli con sapienza:
    perché eterna è la Sua Misericordia. Ha stabilito la terra sulle acque: perché
    eterna è la Sua Misericordia. Ha fatto grandi luminari: perché eterna è la Sua
    Misericordia. Il Sole per regolare il giorno: perché eterna è la Sua Misericordia.
    La Luna e le stelle per regolare la notte: perché eterna è la Sua Misericordia.
    Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: perché eterna è la Sua Misericordia.
    Da loro liberò Israele: perché eterna è la Sua Misericordia; con mano
    potente e braccio teso. Divise il Mar Rosso in due parti: perché eterna è la
    Sua Misericordia. In mezzo fece passare Israele: perché eterna è la Sua Misericordia.
    Travolse il faraone e il suo esercito: perché eterna è la Sua Misericordia.
    Guidò il suo popolo nel deserto: perché eterna è la Sua Misericordia.
    Percosse grandi sovrani: perché eterna è la Sua Misericordia; uccise re potenti:
    perché eterna è la Sua Misericordia. Seon, re degli Amorrei: perché eterna
    è la Sua Misericordia. Ogi re di Basan perché eterna è la Sua Misericordia.
    Diede in eredità il loro paese: perché eterna è la Sua Misericordia; in eredità
    a Israele suo servo: perché eterna è la Sua Misericordia. Nella nostra umiliazione
    si è ricordato di noi: perché eterna è la Sua Misericordia; ci ha liberato
    dai nostri nemici: perché eterna è la Sua Misericordia. Egli da il cibo a ogni
    vivente: perché eterna è la Sua Misericordia. Lodate il Dio del ciclo: perché
    eterna è la Sua Misericordia.

    Successivamente,dopo un lungo periodo di meditazione si chiuderà il rituale
    recitando cinque Padre Nostro. Il giorno dopo con grande cura raccogliere i
    resti di cera incenso e testimoni, avvolti nella pergamena e di gettarli, volgendo
    le spalle, in acqua corrente.




    RITUALE DEL SOLE
    Materiale occorrente: 7 candele gialle (o oro), carboncini, incenso planetario
    del Sole, pergamena rituale.
    Il presente rituale dovrà essere officiato all'alba di una Domenica o alla
    seconda ora magica del giorno (verso Iel4 a seconda del periodo dell'anno)
    in luna crescente. Si posizioneranno sei candele sulle punte del sigillo di Salomone,
    la settima al centro, sotto la quale metteremo il testimone. Si accenderà
    il carboncino nel bracere ivi si brucerà l'incenso, aggiungendolo poi a
    volontà durante la cerimonia. Si accenderanno le sei candele con l'accortezza
    di seguire il senso orario partendo dalla prima punta a destra, in ultimo quella
    centrale.
    Con il bracere in mano, ci si rivolge ai quattro punti cardinali dicendo:
    Est: Samael, Gabriel, Bacici, Vionatrabar, Atei.
    Sud: Habudiel, Vriel, Machasile, Maromiel, Charsiel.
    Ovest: Anaci, Bruchat, Pabel, Suceratos, Vestaci, Capabili.
    Nord: Aiel, Saphiel, Aquiel, Matoyel, Masgabriel.
    Rivolti ad Est:
    Conjuro et confìrmo super vos, Angeli fortes Dei et sancii, in nomine Adonay,
    Eye, Eye, Eye, qui est ille, qui fuit, est et erit, Eye, Abraye, et in nomine
    Saday, Cados, Cados, Cados, alte sedentis super Cherubini et per nomen
    magnus ipsius, Dei fortis et potentis exaltaturque, super omnes caelos, Eye,
    Seraye, plasmatoris saeculorum, qui creavit mundum, caelum, terram, mare
    et omnia, quae in iis sunt in primo die, et sigillavi! eo sancto nomine suo
    Phaa, et per nomen sanctorum angelorum, qui dominatur in quarto exercitu,
    et serviunt coram, potentissimo Salamia, Angelo magno et honorato, et per
    nomen stellae, quae est sol, et per nomen Dei vivi, et per signum, et per
    nomina omnia praedicta, conjuro te Michael, Angele magne qui es praepositus
    dici domeicae, et quid in eo est, quod prò me labores, et adempleas omnem
    meam pelitionem, juxta meum velie et votum meum, in negitio et causa mea.
    Io .... chiedo a voi, potenti angeli che ...(Formulare la richiesta. Utilizzando
    questo rituale per potenziare un Talismano Salomonico del Sole esporre il
    talismano sui fumi dell'incenso e dire: "Per il potere dei Nomi divini impressi
    su questo talismano io chiedo che...."Segnare il tal.)
    Recitare: (Lavorando un talismano imporre la mano destra su di esso)
    Ho sperato: ho sperato nel Signore ed Egli su me si è chinato, ha dato ascolto
    al mio grido. Mi ha tratto dalla fossa della morte, dal fango della palude; i
    miei piedi ha stabilito sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Mi ha messo
    sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro dio. Molti vedranno e avranno
    timore e confideranno nel Signore. Beato l'uomo che spera nel signore e non
    si mette dalla parte dei superbi, né si volge a chi segue la menzogna. Quanti
    prodigi hai fatto, Signore Dio mio, quali disegni in nostro favore: nessuno a
    Te si può paragonare. Se li voglio annunziare e proclamare sono troppi per
    essere contati. Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto. Non
    hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: "Ecco io vengo.
    Sul rotolo del libro di me è scritto, di compiere il Tuo Volere. Mio dio, questo
    io desidero, la Tua Legge è nel profondo del mio cuore". Ho annunciato la
    Tua Giustizia nella grande assemblea; vedi, non tengo chiuse le labbra, Signore,
    tu lo sai. Non ho nascosto la Tua Giustizia in fondo al cuore, la Tua
    Fedeltà e Salvezza ho proclamato. Non ho nascosto la Tua Grazia e la Tua
    Fedeltà alla grande assemblea. Non rifiutarmi, Signore, la Tua Misericordia,
    la Tua Fedeltà e la Tua Grazia mi proteggano sempre, poiché mi circondano
    mali senza numero, le mie colpe mi opprimono e non posso più vedere. Sono
    più dei capelli del mio capo, il mio cuore viene meno. Degnati, Signore, di
    liberarmi; accorri, Signore, in mio aiuto. Vergogna e confusione per quanti
    cercano di togliermi la vita. Retrocedano coperti di infamia quelli che godono
    della mia sventura. Siano presi da tremore e da vergogna quelli che mi
    scherniscono. Esultino e gioiscano in Te quanti ti cercano, dicano sempre: "II
    Signore è grande" quelli che bramano la Tua Salvezza. Io sono povero e
    infelice; di me ha cura il Signore. Tu, mio aiuto e mia liberazione, mio Dio,
    non tardare. Alleluia! Lodate yahvè perché è buono: perché eterna è la Sua
    Misericordia. Lodate il Dio degli dei poiché eterna e la Sua Misericordia;
    Lodate il Signore dei signori: poiché eterna è la Sua Misericordia Egli solo ha
    compiuto meraviglie: poiché eterna è la Sua Misericordia. Ha creato i cicli
    con sapienza: poiché eterna è la Sua Misericordia. Ha stabilito la terra sulle
    acque: poiché eterna è la Sua Misericordia. Ha fatto grandi luminali: poiché
    eterna è la Sua Misericordia. Il sole per regolare il giorno: poiché eterna è la
    Sua Misericordia. La luna e le stelle per regolare la notte: poiché eterna è la
    Sua Misericordia, percosse l'egitto dai suoi primogeniti: poiché eterna è la
    Sua Misericordia. Da loro liberò Israele: poiché eterna è la Sua Misericordia;
    con mano potente e braccio teso. Divise il Mar Rosso in due parti: poiché
    eterna è la Sua Misericordia. In mezzo fece passare Israele: poiché eterna è la
    Sua Misericordia. Travolse il faraone e il suo esercito: poiché eterna è la Sua
    misericordia. Guidò il suo popolo nel deserto: poiché eterna è la sua misericordia.
    Percosse grandi sovrani: poiché eterna è la Sua Misericordia. Uccise
    re potenti: poiché eterna è la Sua Misericordia. Seon, re degli Amorrei: poiché
    eterna è la Sua Misericordia. Ogi, re di Basan: poiché eterna è la Sua Misericordia.
    Diede in eredità il loro paese: poiché eterna è la Sua Misericordia; in
    eredità ad Israele suo servo: poiché eterna è la Sua Misericordia. Nella nostra
    umiliazione si è ricordato di noi: poiché eterna è la Sua Misericordia; ci ha
    liberati dai nostri nemici: poiché eterna è la Sua Misericordia. Egli da il cibo
    ad ogni vivente: poiché eterna è la Sua Misericordia. Lodate il Dio del cielo:
    poiché eterna è la Sua Misericordia.

    Successivamente, dopo un lungo periodo di meditazione, si chiuderà il rituale
    recitando sei Padre Nostro e lasciando ardere le candele. Il giorno dopo
    si butteranno le ceneri dell'incenso in un corso d'acqua e si avvolgeranno i
    resti di cera nella pergamena che sarà conservata per una lunazione (un mese)
    e poi andrà gettata anch'essa in un corso d'acqua.




    RITO DI VENERE
    Materiali occorrenti: 6 candele verdi, 1 candela rossa, carboncino, incenso di
    Venere.
    Il presente rituale dovrà essere officiato di Venerdì all'alba o alla seconda ora
    magica (verso le 14 a seconda del periodo dell'anno) in luna crescente.
    Rivolti a est si posizioneranno le sei candele verdi sulle punte del sigillo di
    Salomone, si posizionerà anche la candela rossa al centro, sotto la quale metteremo
    i testimoni.Si accenderà il carboncino nel bracere e si brucerà l'incenso
    che verrà aggiunto a volontà durante la cerimonia, si accenderanno le sei
    candele con l'accortezza di seguire il senso orario partendo dalla prima punta
    a destra, in ultimo si accenderà la candela rossa al centro. Successivamente,
    con il bracere in mano ci si rivolgerà ai quattro lati dell'altare partendo da est
    dicendo:
    Est: Setchiel, Tamael, Chedusitaniel, Tenaciel, Corat.
    Sud: Prona, Samael, Sachiel, Santanael, Chermiel, Faniel.
    Ovest: Turici, Cadi, Conici, Mattici, Babiel.
    Nord: Peniel, Raphel, Penaci, Penat, Doremiel.
    Ad alta voce si reciterà lo scongiuro seguente:
    Conjuro et confirmo super vos, Angeli fortes sancti atque potentes, in nomine
    On, Hey, Heia, la, le, Adonay, Saday, et in nomine Saday qui creavit
    quadrupedia et ammalia reptilia et hominis in sexto die et Adamae dedit
    potestamen super omnia ammalia; inde benedictum sit nomen creatoris in
    loco suo; et per nomina Angelorum servientum in tertio exercitu, coram Agiel,
    Angelo magno, principe forti atque potenti; et per nomen stellae, quae est
    Venus, et per sigillum eius quod quidem est sanctum; et per nomina praedicta
    conjuro super te, Anael, qui es praepositus dici sextae, ut prò me labores et
    adimpleas omnem meam petitionem, juxta meum velie et votum meum, in
    negotio et causa mea.
    Io .... chiedo a voi potenti angeli che....( Formulare la richiesta per la quale
    si esegue il rituale. Utilizzando il rito per potenziare un Talismano Salomonico
    di Venere passarlo sui fumi dell'incenso e dire: " Per il potere dei Nomi Divini
    impressi su questo talismano io chiedo che... segnando con un segno di
    croce il talismano).
    A voce alta recitare:
    Mi baci con i baci della tua bocca! Sì le tue tenerezze sono più dolci del vino.
    Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi, profumo olezzante è il tuo
    nome, per questo le giovinette ti amano. Attirami dietro di te corriamo! Mi
    introduca il Re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo per te, raccoglieremo
    le tue tenerezze più del vino. A ragione ti amano! Sul mio giaciglio,
    lungo la notte, ho cercato l'amato del mio cuore; l'ho cercato ma non l'ho
    trovato. "Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze;
    voglio cercare l'amato del mio cuore." L'ho cercato ma non l'ho trovato. Mi
    hanno incontrato le guardie che fanno la ronda: "Avete visto l'amato del mio
    cuore?" Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l'amore del mio cuore,
    10 strinsi fortemente e non lo lasciai finché non l'ebbi condotto in casa di mia
    madre, nella stanza della mia genitrice. Io vi scongiuro, figlie di gerusalemme,
    per le gazzelle e per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno
    l'amata finché lei non lo voglia. (Alzando le braccia al ciclo) Signore non
    punirmi nel Tuo Sdegno, non castigarmi nel Tuo furore. Pietà di me, Signore:
    vengo meno, risanami, Signore: tremano le mie ossa. L'anima mia è tutta
    sconvolta, ma tu Signore fino a quando...? Volgiti, Signore, a liberarmi, salvami
    per la Tua Misericordia. Nessuno tra i morti Ti ricorda. Chi negli inferi
    canta le Tue Lodi? Sono stremato dai lunghi lamenti, ogni notte inondo di
    pianto il mio giaciglio, irroro di lacrime il mio letto. I miei occhi so consumano
    nel dolore. Invecchio fra tanti miei oppressori. Via da me, voi tutti che fate
    11 male. Il Signore ascolta la voce del mio pianto; il Signore ascolta la mia
    supplica, il Signore accoglie la mia preghiera. Arrossiscano e tremino i miei
    nemici, confusi, indietreggino all'istante.

    Successivamente, dopo un lungo periodo di meditazione si chiù derà il rituale
    recitando sette Padre Nostro, e si lasceranno ardere le candele. Il giorno
    dopo i resti del rituale vanno avvolti nella pergamena e gettati in un corso
    d'acqua.




    RITO DI MERCURIO
    Materiale occorrente: candele consacrate sei viola una oro, incenso di mercurio,
    carboncini, pergamena.
    Il presente rituale dovrà essere officiato di Mercoledì all'alba o alla seconda
    ora magica del giorno ( verso le 14 a seconda del periodo dell'anno). Si posizioneranno
    le sei candele vie^a sulle punte del sigillo di Salomone e quella
    oro al centro, sotto la quale lavorando per terzi metteremo i testimoni (foto,
    capelli). Accendere il carboncino nel bracere e bruciare l'incenso di Mercurio
    che si aggiungerà a volontà durante la cerimonia, si accenderanno le sei
    candele viola con l'accortezza di seguire il senso orario partendo dalla prima
    a destra, in ultimo si accenderà la candela oro al centro.
    Con il bracere in mano ci si rivolge ai quattro punti cardinali partendo da est
    dicendo:
    Est: Mathalai, Tarmici, Baranorat.
    Sud: Mittiel, Caluel, Netepa, Vel, Babel, Laquel.
    Ovest: Jerescue, Mitraton.
    Nord: Thiel, Vanahel, Veirnuel, Rael, Vetel, Jariachel.
    Rivolti ad est:
    Conjuro et confirmo vos, Angeli fortes sancii et potentes, in nomine fortis
    metuendissimi et benedicti Adonay, Elohim, Saday, Saday, Eye, Eye, Eye,
    Asamie, Asarie; et in nomine Adonay, Dei Israel, qui creavit luminaria magna
    et distinguendum diem a nocte; et per nomen omnium angelorum
    deservientium in exercitu secundo coram terra angelo majori, atque forti et
    potenti; et per nomen stellae, quae est Mercurius et per nomen sigilli, quo
    sigillatur a Deo foltissimo et honorato, praedicta super te, Raphael, angele
    magne, conjuro, qui es prepositus dici quartae; et per nomen sanctum quod
    est scriptum in fronte Aron, sacerdotis altissimi creatis; et per nomina
    angelorum, qui in gratiam Salvatoris confirmati sunt, et per nomen sedis
    animalium habentium senas alas; quod prò me labores et adimpleas omnem
    meam petitionem, juxta meum selle et votum meum in negotio et causa mea.
    Io.... chiedo a voi potenti angeli....( formulare la propria richiesta. Qualora
    si utilizzasse il rituale per potenziare un talismano salomonico di Mercurio
    passarlo sui fumi dell'incenso e dire: " Per i I potere dei Nomi Divini impressi
    su questo talismano io chiedo che...").
    Recitare ad alta voce: (lavorando un talismano imporre la mano destra su di
    esso)
    Dalla giovinezza molto mi hanno perseguitato, lo dice Israele, dalla giovinezza
    molto mi hanno perseguitato, ma non hanno prevalso. Sul mio dorso
    hanno arato gli aratori, hanno fatto lunghi solchi. Il Signore è giusto: ha spezzato
    il giogo degli empi. Siano confusi e volgano le spalle quanti odiano
    Sion. Siano come l'erba dei tetti: prima che sia strappata, disseccata; non se
    ne riempie la mano il mietitore, né il grembo che raccoglie covoni. I passanti
    non possono dire:" La benedizione del Signore sia su di voi, vi benediciamo
    nel nome del Signore".
    Date al Signore, figli di Dio, date al Signore Gloria e Potenza. Date al Signore
    la gloria del Suo Nome, prostratevi al Signore in santi ornamenti. Il Signore
    tuona sulle acque, il Dio della Gloria scatena il tuono, il Signore, sull'immensità
    delle acque. Il Signore tuona con forza, tuona il Signore con potenza.
    Il Tuono del Signore schianta i cedri del Libano. Fa balzare come un vitello il
    Libano e il Sirion come un giovane bufalo. Il tuono saetta fiamme di fuoco, il
    tuono scuote la steppa, il Signore scuote il deserto di Kades, il tuono fa
    partorire le cerve e spoglia le foreste. Nel suo tempio tutti dicono: "Gloria!"
    Il Signore è assise dalla tempesta, il Signore darà forza al Suo Popolo, benedirà
    il Suo Popolo con la Pace.

    Successivamente, dopo un lungo periodo di meditazione si chiuderà il rituale
    recitando otto Padre Nostro e si lascerà consumare le candele i cui resti verranno
    gettati in un corso d'acqua assieme alle ceneri avvolgendo il tutto nella
    pergamena.




    RITO DELLA LUNA
    Materiale occorrente: 6 candele bianche, 1 candela blu, carboncini, incenso
    della Luna, pergamena rituale.
    Il presente rituale dovrà essere officiato di Lunedì all'alba o alla seconda ora
    magica ( verso le 14 a seconda del periodo dell'anno) in Luna crescente. Si
    posizioneranno le 6 candele bianche sulle punte del sigillo di Salomone, si
    posizionerà anche la candela blu al centro del sigillo, sotto il quale metteremo
    il testimone (fotografia, capelli, unghie). Si accenderà il carboncino nel
    bracere e si brucerà l'incenso avendo cura di aggiungerlo durante il rituale, si
    accenderanno le 6 candele con l'accortezza di seguire il senso orario partendo
    dalla prima punta a destra, in ultimo si accenderà la candela blu al centro.
    Successivamente, con il bracere in mano ci si rivolgerà ai quattro lati dell'altare
    partendo da est, dicendo:
    Est: Gabriel, Deamael, Gabriel, Janael, Madiel.
    Sud: Curaneil, Hanun, Dabriel, Anayl, Darqueil, Vetuel.
    Ovest: Sachiel, Bachanael, Zaniel, Corabiel, Habaiel.
    Nord: Mael, Baleiel, Vael, Balay, Valnum, Humastrau.
    Ad alta voce si reciterà lo scongiuro seguente:
    Conjuro et confirmo super vos, Angeli fortes et boni, in nomine Adonay,
    Adonay, Adonay, Eye, Eye, Eye, Cados, Cados, Cados, Achim, Achim, Achim,
    La, La, fortis La, qui aparuit in monte Sinai eum glorifi catione Regis Adonay,
    Saday, Sabaoth, Amathay, Ya, Ya, Ya, Marinata, Abim, leia, qui maria creavit
    stagna et omnes aquas in secundo die. Quasdam super coelos, et quasdam in
    terra siggilavit mare, in alto nomine suo, et terminum quem sibi posuit, non
    praeteribit; et per nomina angelorum qui dominantur in primo exercitu, qui
    serviunt Praphaniel, Angelo magno pretioso et honorato; et per nomen stellae
    quae est in Luna, et per nomina predicta super te conjuro scilicet, Gabriel, qui
    es praepositus diei Lunae secundo, quod prò me labores et adimpleas omnem
    meam petitionem, Juxta meum velie et votum meum, in negotio et causa
    mea. Io (pronunciare il nome dell'operatore ) chiedo a voi, potenti angeli.../
    formulare la richiesta. Qualora si utilizzasse questo rituale per potenziare un
    talismano planetario della Luna passare sui fumi dell'incenso il talismano e
    dire:" Per il potere dei Nomi Divini impressi su questo talismano io chiedo
    che...." segnando con un segno di croce il talismano).
    Recitare a voce alta: (lavorando un talismano imporre la mano destra su di
    esso)
    Sui fiumi di Babilonia, là sedevano piangendo al ricordo di Sion. Ai salici di
    quella terra appendiamo le nostre cetre. Là ci chiedevano parole di canto
    coloro che ci avevano deportato, canzoni di gioia, i nostri oppressori: " cantateci
    i canti di Sion". Come cantare i canti Yahveh in terra straniera? Se ti
    dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra; mi si attacchi la lingua al
    palato, se lascio cadere il tuo ricordo, se non metto Gerusalemme al di sopra
    di ogni mia gioia. Ricordati Yahveh, dei figli di Edom, che nel giorno di
    Gerusalemme dicevano: " Distruggete, distruggete anche le sue fondamenta".
    Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.
    Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sbatterà contro la pietra.

    Successivamente, dopo un lungo periodo di meditazione si chiuderà il rituale
    recitando nove Padre Nostro. Il giorno dopo si avrà cura di gettare i resti di
    cera e incenso avvolti nella pergamena, in un corso d' acqua.

    Edited by Black&White - 6/4/2012, 16:29
     
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  2. +RD+
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    Che Donna!!!! :love:
     
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  3. lilith white
        +1   -1
     
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    bellissimi!grazie Nix!
     
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  4. Krye
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    Woooowwwwww
     
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  5. ruhani84
        +1   -1
     
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    grazie tante nyx !!!!

    domandina l occorrente e solo

    quello che hai scritto non cè altro giusto !!!! ?


    candele ed incenso giusto !!!
     
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  6. gattusoman
        +1   -1
     
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    mi date una spiegazione x ogni rito a cosa serve grazie,cioe x fortuna salute amore ecc
     
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  7.     +1   -1
     
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    Gnocca

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  8. Suraina
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    Cia Nyx....ma si deve sapere tutto a memoria?....
    perchè io nn riesco a ricordarmi quasi nulla....nn ho memoria purtroppo.
     
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  9. Dodò.77
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    Favoloso questo post, solo che le candele vanno consacrate, sai come si fa? Se non sono consacrate non puoi usarle, senza non si possono usare, almeno così mi hanno spiegato chi fa magia Salomonica!
     
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    Gnocca

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    CITAZIONE (Dodò.77 @ 22/1/2010, 20:29)
    Favoloso questo post, solo che le candele vanno consacrate, sai come si fa? Se non sono consacrate non puoi usarle, senza non si possono usare, almeno così mi hanno spiegato chi fa magia Salomonica!

    Le candele vanno prima esorcizzate, poi consacrate e infine unte. ^^

     
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  11. Dodò.77
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    Grazie delle informazioni, ma sai come si fanno questi passi?
     
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    Gnocca

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    Sacralizzazione della candela

    La candela, prima di essere posta sull'altare, va preparata nel modo giusto. Perchè questo oggetto-chiave non deve avere più nulla di "fisico", al momento del rito. Tre sono i passi principali:

    1 - pulire (da precedenti impurità) ed esorcizzare la candela;
    2 - benedirla (cioè consacrarla per il suo uso spirituale);
    3 - ungerla (o "caricarla") con intenzioni speciali.

    Una volta in possesso di una candela, sedersi per qualche minuto e svuotare la mente dai pensieri della giornata. Poi pulire il cero. A questo scopo, servirsi di un batufolo di cotone idrofilo imbevuto del proprio profumo preferito o di una normale acqua di Colonia. Con un altro cotone imbevuto di qualche goccia d'alcol, pulire lo stoppino. Infine, lucidare la candela con un panno.
    E' consigliabile, prima di pulirlo, incidere il simbolo del pianeta che è in armonia con il colore del cero, nonchè una svastica o un pentagramma, utilizzando un coltellino nuovo, acquistato con l'intenzione e senza tirare sul prezzo (quando ci si procura articoli magici, non bisogna mai fare), che poi si terrà da parte , riservandolo a questa occorrenza. Prima dell'uso, pulirlo bene e benedirlo. Con la mano destra, tracciare sopra un'ampia croce solare: cominciare da sinistra, spostare la mano a destra, poi in alto e infine in basso. Ricordare questo procedimento, che servirà anche nel corso di altre benedizioni.
    I simboli dei sette pianeti della Tradizione sono i seguenti:


    Esorcizzare la candela è un rito semplice, che però bisogna eseguire con serietà e concentrazione.
    Coprire il tavolo da lavoro con un grande quadrato di carta pergamena o da disegno (50 x 50 centimetri circa). Disporlo con i lati orientati verso i quattro punti cardinali. Lavorare rivolgendosi a Nord.
    Sul foglio, che assume così le funzioni della "mappa" dei Greci e dei Romani antichi, mettere: l'incensiere, l'apposito carboncino e un po' della resina che si preferisce (ad esempio incenso, benzoino, mirra, o una miscela di questi prodotti in parti uguali); una ciotolina contenente un po' di acqua da aspergere (che può essere minerale non gassata o di sorgente), previamente benedetta con la croce solare; un po' di olio di rose (anch'esso benedetto); un piccolo campanello; una candela bianca inserita in un portaceri (metterla all'angolo sinistro della mappa-altare, in alto) e una nera; sempre su un portaceri (posarla all'angolo destro):queste sono le due candele "di porta" o da altare; la o le candele, previamente pulite, che si intendono utilizzare per il lavoro magico.

    Esorcismo della candela

    E' doveroso avere mani, corpo e vestiti puliti. Accendere le due candele di porta (prima la destra) e, sul carboncino acceso, bruciare l'incenso per qualche minuto, passando le mani sulla fumigazione che produce.

    Suonare il campanello tre volte e dire:

    "Spiriti santi, protettori e consolatori, che date salute:
    scendete su questo altare e dategli la vostra luce divina.
    Riempite questo luogo di amore, la forza che sostiene
    l'universo. Siate benedetti".

    Con la mano destra, tracciare nello spazio, davanti a sè, un segno di potere (ad esempio, la croce solare o il pentagramma). Ripetere iil segno su tutto ciò che si avrà messo sull'altare, poi aspergerlo (con indice e medio della mano destra leggermente bagnati nell'acqua) e dire:

    "Che queste creature di cera siano pulite,santificate
    e benedette per lo scopo che intendo. Possano esse portare
    alla realizzazione del proposito per il quale bruceranno,
    per tutti i poteri che dò con la mia mano.
    Siano benedette".

    Aggiungere altra resina nell'incensiere e sul fumo passare tutte le candele che utilizzerete nel rito, dicendo:

    "Possano le preghiere e le richieste che accompagneranno
    queste candele nel loro bruciare, salire al cielo
    come fa il fumo di questo incenso, purificato e gradito
    agli Dei e, mescolarsi con la mente cosmica
    che sa come provvedere ai miei bisogni. Cos' sia".

    Con il pollice destro unto d'olio, ritracciare il simbolo dicendo:

    "Creatura di cera, io ti ungo e ti dedico allo scopo inteso.
    Con questo olio, io sigillo in te la dolce essenza della
    vita affinchè tu possa vibrare come una entità vivente che
    porta i miei desideri agli Dei. Così sia".

    Fare il segno della croce solare (o pentagramma) nello spazio sopra le candele.
    Dopo questa operazione, passare subito all'


    Unzione o "carica" della candela

    Il procedimento consiste nello sfregare il cero in un modo particolare, mentre ci si concentra sullo scopo o richiesta e, visualizzare il desiderio come realizzato.
    Per caricare la candela bisogna impiegare l'olio di rose. Questa operazione è la più importante, nel rituale del Fuoco e, come sempre va eseguita con molta attenzione.
    Il principio della "carica" consiste nel mettere poche gocce di olio di rose nella palma della mano sinistra, nell'imbibere il pollice della mano destra (non versare mai direttamente l'olio sul dito) e con esso ungere lentamente la candela in tutta la sua circonferenza, continuando finché si è in grado di concentrarsi sia sul procedimento vero e proprio (unzione-carica), sia su ciò che si desidera, cercando di "vedere ben chiaro" nella mente quello che si vuole che avvenga.
    Attenzione: i metodi di sfregamento della candela sono due, secondo gli scopi che si vogliono ottenere. Infatti: se la si carica con il fine di bandire malattie o influenze negative, iniziare a ungerla dal centro (dalla metà del cero) verso il basso (la base); poi dal centro verso l'alto (la sommità);

    se la si carica con scopi di natura attrattiva (attrarre un amante, denaro, lavoro o altro), cominciare l'unzione dal basso (dalla base) verso il centro (la metà) e poi dalla sommità al centro.

    Per ungere una candela racchiusa in un involucro (di vetro o materia plastica):
    bagnare pollice e indice in un po' d'olio, togliere il cero dall'involucro e, se lo scopo è quello di bandire, sfregarlo in senso circolare e orario (secondo il movimento delle lancette dell'orologio); se invece l'intento è quello di attrarre o condurre qualcosa vicino a sè, sfregare sempre in senso circolare ma in direzione antioraria.
    Attenersi a queste regole essenziali e nel corso della carica, tenere sempre presente nello spirito lo scopo per il quale si opera. Una volta finito questo procedimento, "sigillsre" il o i ceri con la croce solare o il pentagramma, dicendo:

    "Così possa essere".

    Alla fine delle tre operazioni descritte, spegnere le due candele di porta nell'ordine inverso a quello di accensione (prima la sinistra e poi la destra), ringraziare gli Spiriti dell'invisibile e suonare il campanello tre volte per congedarli.
    Mettere a posto le candele sacralizzate, o inserirle nel rispettivo portacandele e, comunque non "disturbarle", non toccarle più (né accenderle) fino al momento del rito vero e proprio. Nel occultum, le visite più "pericolose" sono quelle dei familiari ed amici: prima e dopo le operazioni, coprire sempre l'altare e tutto il materiale con un telo bianco, perchè nessun'altra persona deve scorgerlo.
    E' necessario mantenere un segreto pressoché "mortale" su ciò che si sta facendo: ricordare che il celebre insegnamento "Sapere, Volere, Osare, Tacere" è sempre d'attualità. La migliore misura di sicurezza consiste nel chiudere a chiave la stanza.


     
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  13. Dodò.77
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    Grrazie mille, sei stata gentilissima a postare parte della tua conoscenza! :)
     
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  14. Dodò.77
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    Scusa nyx, ma saturno non è anche per chiedere un desiderio? Uno che conosco lo ha fatto in questo contesto!
     
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  15. mezzelfetta:.:
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    ciao a tutti!
    allora, ragazzi... io ho letto tutto il rituale Salomonico di Saturno, poichè dovrei caricare un talismano. però mi sono sorti alcuni dubbi... ora ve li espongo e spero tanto che mi risponderete e mi aiuterete a capire :)
    vedete, io sto cominciando a seguire la religione Wicca e credo nella Dea e nel Dio di questa religione... ma non ho ben capito perchè devo pregare il Dio Saturno.
    poi, sempre in questo rituale, ho letto che alla fine bisogna recitare tre Padre Nostro... ma si riferisce al Dio del Cristianesimo?
    scusate tanto, magari mi sto facendo un'idea sbagliata ç__ç ma sono ancora alle primissime armi e tutto ciò che vorrei è entrare in contatto cn gli Dei e caricare il mio talismano di magia bianca ^^
    grazie in anticipo, aspetto una vostra risposta :)
    e scusatemi per la mia ignoranza ^^
    BACIOTTI :yay:
     
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17 replies since 16/4/2009, 21:40   6435 views
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