Bacchetta magica Wicca

bISOGNA PER FORZA TROVARLA IN UNA NOTTE DI LUNA PIENA?

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  1. animopagano
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    Cassandra amica mia...sta tranquilla, Maestro Ciliegio lo avrà fatto con grande amore e onore. Non preoccuparti, non devi sentirti in colpa. L'importante è che tu riconosca sempre questo Maestro Ciliegio come molto importante per te perché ti ha donato parte di se, del suo potere...sta tranquilla amica mia, tu ringrazialo sempre, mostra lui sempre amore e profondo rispetto...sii fiera di ciò che hai fatto e sii fiera di essere la proprietaria della bacchetta di quell'albero. Te l'ha donata.
    Procedi senza alcun risentimento, te lo dice un amico.
    D'altronde Maestro Ciliegio ci insegna proprio una saggezza molto antica, una saggezza "orientale". Ci insegna a equilibrare il nostro yin e il nostro yang ci insegna a vedere la poesia e la bellezza, ci insegna ad amare e a vivere amando. Se del suo corpo ora è fatta la tua bacchetta è perché Maestro Ciliegio vuole insegnarti ciò che il suo potente spirito di equilibrio e pace racchiude.
    Sarà una splendida bacchetta
     
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    Grazie mille Anonimoagano, come sempre le tue parole mi confortano. dopo il taglio gli ho messo del miele sulla ferita e alla base la polvere di caffe usato stamane. Gli ho promesso che fino alla prossima luna piena gli avrei continuato a portare il caffe per il concime.
     
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  3. animopagano
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    Ahahhahahahahahahahahaha. Se è così che senti amica mia così dovrai fare. Hai fatto la cosa giusta tranquilla
     
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  4. Zeus95
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    CITAZIONE (animopagano @ 12/1/2017, 20:50) 
    Cassandra amica mia...sta tranquilla, Maestro Ciliegio lo avrà fatto con grande amore e onore. Non preoccuparti, non devi sentirti in colpa. L'importante è che tu riconosca sempre questo Maestro Ciliegio come molto importante per te perché ti ha donato parte di se, del suo potere...sta tranquilla amica mia, tu ringrazialo sempre, mostra lui sempre amore e profondo rispetto...sii fiera di ciò che hai fatto e sii fiera di essere la proprietaria della bacchetta di quell'albero. Te l'ha donata.
    Procedi senza alcun risentimento, te lo dice un amico.
    D'altronde Maestro Ciliegio ci insegna proprio una saggezza molto antica, una saggezza "orientale". Ci insegna a equilibrare il nostro yin e il nostro yang ci insegna a vedere la poesia e la bellezza, ci insegna ad amare e a vivere amando. Se del suo corpo ora è fatta la tua bacchetta è perché Maestro Ciliegio vuole insegnarti ciò che il suo potente spirito di equilibrio e pace racchiude.
    Sarà una splendida bacchetta

    Animopagano le tue parole colpiscono sempre affondo, portando non solo saggezza ma anche amore :)
     
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    Primetto che sarai il primo a cui aggiornerò ricuardo la bacchetta
     
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  6. animopagano
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    Grazie ancora infinite zeus...È bello sentirsi dire queste belle cose. Parlo solo per esperienza e per l'immensa voglia di aiutare i miei amici, cioè tutti ahahahah
     
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    Buongiorno, come faccio ad eliminare la corteccia che ancora avvolge la mia futura bacchetta?
     
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    Con un coltellino ...io userei L'athame
    Comunque sia fa attenzione, dall'interno del corpo verso l'esterno (dalle dita che tengono il ramo verso l'esterno così da non farti male)
    Se fresca vien via almeno in parte anche con le dita
     
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    Grazie mille!! Provo cosi
     
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    Nuuuu non si usa l'athame per questo lavoro! Il taglio deve essere netto, preciso, senza che il sistema vascolare della pianta rimanga esposto e la ferita deve essere ben ripulita, altrimenti i parassiti o i batteri possono intaccare l'albero e farlo ammalare. Usa l'acqua ossigenata per pulire la ferita e non lasciare corteccia a penzoloni. Il miele non è adatto, perché contiene zuccheri, che possono attirare insetti e altri parassiti. Consiglio piuttosto la resina che è di origine vegetale. Ce ne sono alcune che sono artificiali e che servono proprio per guarire le ferite degli alberi e che si presentano come una pasta da spalmare.
    Il miele usalo come offerta all'albero, da lasciar cadere sulle radici, assieme a miele, acqua o fertilizzante.
     
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  11. Admerals
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    CITAZIONE (Darklava @ 14/1/2017, 14:20) 
    Con un coltellino ...io userei L'athame
    Comunque sia fa attenzione, dall'interno del corpo verso l'esterno (dalle dita che tengono il ramo verso l'esterno così da non farti male)
    Se fresca vien via almeno in parte anche con le dita

    Darklava mai usare l''athame per tagliare, si annullerebbe il suo potere, esso non può tagliare nulla.
     
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    Avrei usato l'athame invece convinta del contrario!!!!!!! :what-onion-head-emoticon:
    Grazie!!!
     
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    L'athame non si utilizza per tagliare, ma perchè le energie siano dirette (convogliate o spedite, indirizzate).
    Non deve essere affilato, ma a doppia lama e con manico nero. A volte vengono incisi simboli o rune sulla lama per potenziarne le energie che ne restano incanalate, le quali possono essere rilasciate al momento giusto (all'atto di un rituale o in seguito).
    La bacchetta invece è utilizzata per chiamare a sè le divine entità spirituali di cui abbiamo bisogno (per invocare), ma anche per dirigere l'energia per scopi precisi (es. disegnare simboli o disegnare il cerchio o anche proteggerci puntantola contro un pericolo imminente).
    La bacchetta è associata in genere all'elemento aria ed è considerata sacra agli Dei.
    La bacchetta troverà il suo proprietario: occorre sentire intuitivamente cosa fare; può essere di legno di pesco, melo, nocciolo, quercia, ciliegio ecc..
    Occorre avere sintonia con l'albero e spezzarne un suo ramo senza farlo "soffrire" lasciando un'offerta (il tabacco è ok :) )
    magari è bene che si chieda all'albero se vuole offrire un suo rametto perchè se ne possa utilizzare il suo potere e così si potrà sperimentare che a volte gli alberi ci parlano davvero, non con parole, ma lasciandoci in regalo un suo rametto senza che lo si tagli o bruscamente lo si spezzi!
    Gli alberi che amo ed ho amato mi hanno permesso di far così :bye2-onion-head-emoticon:
     
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    Il ramo dell'albero non va mai spezzato: va tagliato. Se lo spezzerai ferirai l'albero e lo farai ammalare. Il taglio della bacchetta è una cosa sacra ed è parte stessa del rituale per la sua creazione, che si divide in varie fasi:

    1) cercare l'albero giusto (albero da frutto, che abbia già fruttificato e se possibile uno dei nove legni sacri druidici), non troppo giovane e nemmeno malato o debole.
    2) entrare in connessione con l'albero. Questo significa fare delle offerte all'albero e capire se è disposto a donarci un ramo.
    3) individuare il ramo giusto: base larga come il pollice e punta come il mignolo, lungo e dritto approssimativamente dal gomito all'estremità del medio della mano proiettiva e legargli un nastro rosso per riconoscerlo.
    4) attendere il momento giusto: mercoledì, in luna piena in un mese invernale quando l'albero ha le energie rivolte alle radici, così da non ferirlo troppo nell'operazione. I mesi adatti variano dalla zona dove abitate, ma indicativamente si restringono a novembre, dicembre, gennaio. Non attendete la fine di gennaio perché molti alberi cominciano già a mettere i butti per Imbolc.
    5) a mezzanotte di mercoledì, in luna piena, in un mese invernale, recarsi all'albero (muniti di torcia - non fate come il sottoscritto che poi non vedeva il nastro), e con un taglio unico, netto, prendete il vostro ramo, senza farlo cadere a terra. Come dicevo non lasciate corteccia penzolante e cospargete la ferita con resina, cera d'api o resine artificiali apposta per guarire il legno (le trovate ovunque nei garden center). Lasciate un'offerta alle radici sotto forma di latte, succo d'uva, cereali, acqua o fertilizzante. NULLA che sia stato manipolato dall'uomo o che possa danneggiare l'albero. Pertanto per cereali si intende riso integrale, avena, farro integrale, grano ecc e il latte deve essere intero.
    E qui si chiude la prima fase, alias la raccolta.
    Seconda fase, alias la preparazione
    6) il ramo va scortecciato e tenuto per una notte in un bagno di acqua e camomilla e/o, se possibile, una notte in un bagno di latte di mandorle. Questo nutrirà il legno mantenendolo flessibile. Altrimenti, quando scortecciato, la vostra bacchetta si imbarcherà una volta che l'acqua all'interno del legno sarà evaporata.
    7) Cospargete per una settimana la bacchetta con olio d'oliva consacrato opportunamente. Questo permetterà che il legno venga nutrito. Non più protetto dalla corteccia tenderà a rovinarsi. In questo modo accelererete il processo di stagionatura senza che si imbarchi.
    8) Se necessario la bacchetta va tagliata a misura a questo punto, affinché sia delle dimensioni adatte.
    9) sulla punta è possibile, ma non essenziale (anche se io lo consiglio), posizionare un quarzo ialino non burattato: concentra le energie e le direziona meglio. Sulla base è utile metterne uno di forma sferica. Questo perché la bacchetta deve poter proiettare ed attrarre, per tradizione. Non tutti però lo fanno. Sta a voi.
    10) Intorno alla bacchetta, sia per comodo (per fissare i cristalli - consiglio l'uso di resine naturali se possibile), si usa arrotolare del filo di rame. Il rame per sua natura è sacro a venere, ma è un metallo ad alta conduzione. Vi faciliterà a portare la vostra energia dalla mano alla punta della bacchetta.
    Fine seconda fase
    Inizio terza fase - alias la consacrazione.
    11) La consacrazione della bacchetta avviene in luna piena, in un cerchio dove saranno convocati i guardiani e le divinità tutelari e dove la bacchetta, con le dovute precauzioni, verrà battezzata con i quattro elementi affinché ne imbeva il potere e poi presentata agli dei. Da quel momento non sarà più un pezzo di legno affazzonato con rame e cristalli ma sarà uno strumento magico a tutti gli effetti.
    Fine terza fase
    Inizio quarta fase - alias come cazzo la uso?
    12) La bacchetta non si usa per tracciare il cerchio. E' legata all'elemento fuoco, l'elemento della trasformazione. E' il simbolo della volontà e rappresenta la verga, il fallo, il serpente (e qui sorvoliamo sul significato simbolico: kundalini, caduceo, bastone di Asclepio, la trasformazione, principio alchemico del solve et coagula ecc. ecc. per il quale rimando ad altre discussioni se le volete fare o al mio sito per chi ha voglia di visitarlo)
    Con la bacchetta noi carichiamo gli oggetti, direzioniamo le energie e le trasformiamo. Rappresenta il sommo potere fecondativo. Affiancata alla spada è diventata il simbolo dello scettro del re. La spada è il potere esecutivo: taglia e ferisce. La bacchetta guarisce, rende fertile e feconda. Sono entrambi simboli maschili di potere, soprattutto in un mondo, quello regale, dove si è teso a dimenticare il ruolo del graal, alias il calice e la coppa (anche lì due cose ben distinte).
    Usare una bacchetta per tracciare il cerchio è come usare una forchetta per mangiare una fiorentina: in bocca al lupo.
    Tradizionalmente la bacchetta rappresenta anche il primo passo iniziatico: di solito viene ceduta dal maestro all'allievo e determina quindi il potere del comando sugli elementi e sugli spiriti inferiori. Avete mai sentito parlare delle Erme? Il nome del dio deriva proprio da questo. Sono delle pietre erette, come i Menhir, che venivano posizionate sui confini dei regni e rappresentavano il potere virile dei padroni di quelle terre. E' un concetto tribale e animale antichissimo. Ne parla assiduamente Robert Graves l'illuminato nel suo capolavoro sommo: La Dea Bianca, in cui fa l'esempio delle scimmie maschio di una particolare specie (perdonatemi non sono un cazzo di zoologo) che per delimitare il proprio ruolo di padroni del territorio si posiziona in fila a distanza di un metro l'una dall'altra, con il fallo eretto e ben in vista, per scoraggiare gli invasori ad entrare nel territorio e rubare le femmine. In sostanza: dimostrano che hanno le palle.
    La bacchetta rappresenta la stessa identica cosa: il potere del mago e della strega, ed è l'estensione stessa della sua volontà, della sua capacità di imporsi sugli spiriti inferiori e poterli, così, comandare.
     
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43 replies since 5/11/2010, 21:05   5072 views
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