Guida per creare incantesimi

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  1. 1elisewin
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    CITAZIONE (V1M2I3E @ 31/10/2005, 19:52)
    uhmm... mi potete dire tutti (o quasi) riferimenti "generici", io gli unici ke konosco x ora sn:
    -forze della natura
    -spiriti oscuri
    (quelli ke ha detto internetdj).

    io invoco Aradia
     
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  2. internetdj
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    I riferimenti generici non sono una categoria prestabilita... te la devi "creare tu" con un po di fantasia... se non conosci per esempio una divinità adatta per l'amore... allora puoi iniziare dicendo: "divinità dell'amore e delle passioni..." e così via per tutti gli altri casi
     
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  3. Mago Idem
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    CITAZIONE (V1M2I3E @ 30/10/2005, 23:46)
    io oltre i cerchi e le parole, nn pss fare altro >_>...
    bhe... almeno sò "caricarmi di energia" xP
    cmq, molte volte, quando cerco di creare incantesimi, nn sò cosa devo evocare... x esempio, se voglio creare un incantesimo di magia rossa, nn sò quale dea devo invocare... mi sembra venere o qualcosa del genere... stessa cosa x il resto dei incantesimi... credo ke servirebbe una bella pagina il cui spiega come "iniziare" un incantesimo, xkè il + delle volte la cosa difficile in un incantesimo e iniziarlo, nn finirlo... quindi consiglio di creare un topic il cui spiega come iniziare un incantesimo, e i nomi di tutte le dee, ke si pss evocare^^

    io ho delle liste di divinità divise per corrispondenze a seconda dello scopo del rito.
    sono divinità romane, egizie, scandinave...



    DEI E DEE DIVISI PER QUALITA’


    Anche gli dei, come le dee, incarnano più di una qualità. Potrete lavorare con gli dei che trovate in questa lista per compiere le vostre magie. E' consigliato imparare più su ciascuna divinità.

    Amore: Eros, Diosiso (greci), Amore (romano), Osiride (egiziano)

    Cultura/saggezza: Baldur (scandinavo), Chokmah (ebraico), Ganesh (indiano), Ermes (greco), Thoth (egiziano), Elegguà, Ogum (yoruba, voudou)

    Magia e trasformazione: Amathaon (gallese), Osiride (egiziano), Xangò (yoruba, voudou)

    Guarigione: Apollo, Esculapio, Chirone (greci), Xangò (yoruba, voudou)

    Guerra: Ares (greco), Marte (romano), Xangò (youruba, voudou)

    Prosperità: Dioniso (greco), Adone/Tammuz/D'Umuzi (mediorientale), Enki (mediorientale), Frey (scandinavo), Ganesh (indiano), Herne (britannico), Ogum (yoruba, voudou)

    L'Uomo Verde/Fertilità/Natura: Jack-nel-Verde, Jack-nel-Pulpito (britannici, celtici), Dioniso (greco), Tammuz, Adone (mediorientali), Mescalito (nativo americano), Oxossi (yoruba, voudou)

    Musica e danza: Apollo, Dioniso (greci), Shiva (indiano)

    Giustizia: Odino (scandinavo), Zeus (greco), Giove (romano), Xangò (yoruba, voudou)

    Trickster: Loki (scandinavo), Coyote (nativo americano)

    Fertilità/Istinto/Sessualità/Dei cornuti: Dioniso, Pan (greci), Cernunno (celtico), Herne (britannico), Api, Osiride (egiziani)

    Potere/Saggezza/Dei del sole: Elio (greco), Sole (romano), Ra, Horus (egiziani), Xangò (yoruba, voudou), Baldur (scandinavo)



    mi sembra abbastanza esatta, (però per esempio in "magia e trasformazione" invece di osiride io consiglierei iside).

    ci sono poi queste due liste, la prima delle quali presa da un sito wiccan:


    DIVINITA' GRECHE E ROMANE
    Ore: Sono le divinità delle stagioni, più tardi indicarono anche le ore del giorno. Sono figlie di Zeus e Temi e sorelle di Moire. I Greci ne riconobbero 2: Tallo, I fiori che crescono in primavera, e Capo il tempo dei frutti. In futuro aggiunsero anche Axo, le prosperità dell'estate.

    Erano anche considerate le divinità dell'ordine che controlla il bilancio della società e vennero chiamate: Diche e Irene che significa Disciplina, Giustizia e Pace. Sono rappresentare come 3 giovani ragazze danzanti con fiori e piante nelle mani.

    Rhea (divinità greca: Titanide): figlia di Gea e Urano. Sposò Cronos ed ebbero 6 figli: Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone e Zeus. Ma tutti i figli vennero mangiati da Cronos quando nacquero: conosceva un oracolo di Urano e Gea che supponeva che la fine del regno di Cronos era causata da uno dei suoi figli. Rhea salvò l'ultimo: Zeus, infatti quest'ultimo fece una profezia e scacciò dal mondo tutti i dei titani.

    La sua celebrazione: 9 luglio, 25 agosto.

    Mermaid: mezze donne e mezzi pesci, erano considerate demoni marini che attraevano( con musica e canti) le barche e facendole distruggere sugli scogli. La loro isola è stata identificata nella penisola di Sorrento (vicino Napoli).

    Persefone (divinità greca) Era: la regina degli inferi. Era la figlia di Zeus e Demetra, fu rapita da Ade, re degli inferi. Demetra ottenne da Zeus che Era potesse tornare da lei per un periodo dell'anno. Come figlia di Demetra era anche chiamata" ragazzina" (Kore).

    La sua celebrazione: 1 Febbraio, 3 Aprile(quando tornava dall'inferno e l'inizio del periodo che trascorreva con la madre), 22 settembre ( la sua discesa nel mondo dei morti).

    Astraea: Dea della giustizia e purezza.

    La sua celebrazione: 8 dicembre.

    Carmen/Carmina : Divinità che aiuta nella composizione di preghiere e incantesimi.

    Copia : Dea dell'abbondanza.

    Demetra (divinità greca): Figlia di Cronos e Rhea, è la divinità della terra coltivata, diversa da Gea o Gaia che è la terra concepita come elemento cosmogonico. Demetra personificava la forza generatrice della terra, ed è la dea del grano, identificata in Italia con Cerere. Generò con Zeus la figlia Persefone alla quale è strettamente legata in quasi tutti i miti che la riguardano, e che costituiscono il nucleo centrale dei Misteri Eleusini. Gli attributi di Demetra sono la spiga e il papavero, il suo uccello è la gru, la vittima da lei prediletta è la scrofa, simbolo della fertilità. Spesso è rappresentata con le fiaccole in mano, quelle con cui andò alla ricerca della figlia Persefone rapita da Ade.

    E' celebrata: 1 febbraio (piccoli misteri), 28 febbraio e 4 ottobre

    Ecate: E' una divinità femminile dalle origini piuttosto misteriose, anche se Esiodo la considera figlia di Asteria e Persete. Il suo culto faceva parte dei misteri orfici. Concede ogni genere di favori, tra cui la benevolenza e l'eloquenza, la vittoria e ogni gnere di abbondanza a tutti gli uomini che la invocano, secondo le loro attività. Più tardi divenne una specie di maga legata al mondo delle ombre, che regna sui demoni, evoca gli spiriti, spaventa gli uomini, vaga nella notte per le strade, annunciata dal latrato dei cani. Era rappresentata con tre teste o anche con tre corpi.

    Enio (divinità greca): Dea della guerra, compagna di Ares, di cui alcuni la dicevano madre, altri nutrice, altri ancora figlia. E' la personificazione della violenza, ed è raffigurata sanguinante. A Roma era identificata con la dea Bellona. Da lei Ares prende l'appellativo di Enialio.

    Eos: Figlia di Iperione e di Teia, sorella di Elio e di Selene, è la personificazione dell'Aurora: con le sue "dita color di rosa", come dice Omero, apre ogni mattina le porte del cielo al carro del fratello Elio. Ebbe molti amori fra gli dei e generò molti figli; tra essi va ricordato Fetonte. Ma il marito ufficiale di Eos fu Astreo, col quale generò i venti, Argeste, Zefiro, Borea e Noto, e le stelle.

    Era (divinità greca): Figlia di Cronos e di Rhea, sorella e poi moglie di Zeus, era considerata, come tale, la sovrana dell'Olimpo. Identificata dai romani con Giunone, ebbe quattro figli dal marito legittimo: Efesto, Ares, Ilizia e Ebe. Era la protettrice delle spose e dei parti, in quanto moglie del sovrano dell'Olimpo ma aveva un carattere litigioso, ostinato, geloso e vendicativo, che dimostrava soprattutto in occasione delle frequenti scappatelle di Zeus, che si innamorava facilmente di dee, ninfe e donne. Le erano consacrati il pavone, il cuculo e la conacchia, e tra le piante prediligeva il melograno.

    Era celebrata il 30 di aprile.

    Erinni: Quando Urano fu mutilato dal figlio Cronos, le gocce di sangue cadute sulla terra generarono questi mostri violenti e primitivi, ai quali lo stesso Zeus è soggetto. Sono analoghe alle Parche e confuse a volte con le Chere. Tra di loro ne sono nominate tre: Aletto, Tisifone e Megera. Abitano nell'Erebo e sono raffigurate come geni alati con i capelli di serpenti e con torce o fruste nelle mani, per torturare le loro vittime. Si sacrificavano loro pecore nere e si offrivano offerte senza vino. Gli antichi le chiamavano anche Eumenidi per propiziarsele. I Romani invece le chiamarono Dirae o Furie. Vendicano soprattutto i delitti commessi contro la famiglia e contro la società ma casticano anche l'hybris ovvero la perdita da parte dell'uomo della coscienza del proprio limite. Castigano in modo particolare il crimine dell'assassino e l'uccisore anche se involontario è da loro torturato in 1000 modi fino ad impazzire.

    Estia (divinità greco/romana): Personifica il focolare, di cui è la dea e la custode. Figlia di Cronos e Rhea, sorella di Zeus e di Era, fu eternamente vergine e ricevette un culto particolare sulla terra in tutte le case degli uomini, e sull'Olimpo dagli dei, di cui rappresenta l'immobile centro. I Romani la chiamarono Vesta e le dedicarono un culto particolare, in cui le sacerdotesse dovevano tenere sempre acceso il fuoco sacro e dovevano anche mantenere intatta la loro verginità, pena la morte. Una delle Vestali, Rhea Silvia, generò Romolo e Remo per intervento di Marte.

    Le feste di Vesta erano dette Vestalia e avevano luogo il 9 giugno.

    Flora: divinità sabina introdotta a Roma da Tito Tazio, presiede alla fioritura e alla vita di tutta la vegetazione. Secondo Ovidio era una ninfa greca, chiamata CLoride. Un giorno fu vista dal dio del vento, Zefiro, che la rapì e la sposò, affidandole il governo dei fiori, i cui semi ella regalò agli uomini insieme al miele. Ovidio racconta anche che Giunone, invidiosa perchè dalla testa di Giove era nata MInerva, volle concepire un figlio senza il concorso del maschio e per farlo si rivolse a Flora, che con il suo tocco fecondava ogni cosa. Così Giunone concepì Marzo, che è il primo mese di primavera.

    Fortuna: E' la dea romana corrispondente alla Tyche greca, introdotta nel culto romano da Servio Tullio, che si diceva l'avesse amata nascostamente. E' rappresentata con la cornucopia e con il timone, col quale guida la vita degli uomini. E' per lo più cieca. Veniva invocata con una serie di appellativi riferiti alle varie circostanze della vita.

    Gea (divinità greca): detta anche Gaia, o Ghè, che in greco significa "terra" è appunto, come tale, l'elemento primordiale che generò dal suo grembo tutte le stirpi divine. Nacque da lei Urano (il cielo) col quale ella si unì, essendo l'unico elemento che può "coprirla" interamente, ed ebbe con lui i figliche rappresentano la prima generazione di dei pre olimpici: i Titani, Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto e Cronos e poi le divinità femminili che sono le Titanidi, cioè Theia, Rhea, Temi, Mnemosine, Febe,Teti. Nacquero poi i Ciclopi e gli Ecatonchiri. Gea generò poi le divinità marine e con Tartaro generò Tifone, un dio prodigioso e spaventoso ed Echidna. In genere tutti i mostri che rappresentano le forze prodigiose e violente della natura sono considerati suoi figli: così lo erano Anteo, Cariddi, le Arpie, Pitone e anche Fama. Fu poi confusa con Demetra, mentre i romani la chiamavano Tellus e la identificarono con Cibele.

    Giunone (divinità romana): E' la dea assimilata alla greca Era, e faceva parte della triade capitolina con Giove e MInerva. Aveva anche dei templi in cui era venerata come Moneta (colei che ammonisce) e come tale avrebbe salvato Roma durante l'invasione dei Galli per mezzo delle oche a lei consacrate. Era inoltre venerata come Lucina, e con tale nome era la protettrice dei parti e dei bambini. Era inoltre la patrona delle donne maritate e si celebravano in sue onore le feste Matronali il primo marzo e le feste Caprotine il 7 luglio. Ogni donna inoltre, aveva la sua Iuno, che corrisponde al Genius degli uomini.

    Gorgone: Le Gorgoni erano mostri alati, figlie di Forco e di Ceto, di nome Euriale, Steno e Medusa. Erano orribili all'aspetto, spaventose per gli uomini e per gli dei, e il loro sguardo pietrificava. Avevano denti come le zanne dei cinghiali, capelli di serpenti, mani di bronzo e ali d'oro. Solo Poseidone aveva osato unirsi a Medusa i cui occhi trasformavano in pietra tutti coloro che la guardavano. Questa venna affrontata da Perseo il quale riuscì a combatterla perchè si serviva dello scudo come di uno specchio per non doverla guardare. La testa di Medusa fu poi posta sullo scudo di Atena e dal collo di lei uscirono due esseri figli di Poseidone: Pegaso e Crisaore.

    Ninfe: Figlie di Zeus, sono divinità subalterne che rappresentano le forze elementari della natura e popolano le campagne, i boschi, le acque. Trascorrono la vita a cantare o a filare, vivono in grotte o nei boschi, nei fiumi, nel mare o in quei luoghi di cui sono l'espressione. Vi sono le Naiadi, ninfe dei fiumi e delle sorgenti, a volte considerate discendenti di Oceano oppure generate dal dio del fiume a cui sono legate: hanno il potere di invasare i mortali che le scorgono, e sono le custodi delle fonti dalle quali derivano. Le Oceanine e le Nereidi sono le ninfe del mare, le Oreadi invece dei monti, le Driadi dei boschi. Fra esse le Meliadi, ninfe dei frassini. Nei boschetti vivevano le Elseidi, e altre ninfe erano poi riferite a luoghi o alberi particolari. Sono divinità secondarie ma molto legate alla vita degli uomini, e perciò possono essere temibili, anche se di solito personificano la fecondità e la grazia della natura.

    Nyx : In greco significa Notte, di cui questa dea è la personificazione. Figlia del Caos primigenio, sorella dell'Erebo, generò l'Etere e Emera (il Giorno), nonchè Moros (La sorte), le Chere, Ipnos (il Sonno), i Sogni, Momo (il Sarcasmo), la Miseria, Le Moire, Nemesi, Apate (l'inganno), Filote (la tenerezza), Ghera (la vecchiaia), Eris (la discordia), le Esperidi (figlie della sera). Si diceva che abitasse all'estremità della terra, verso occidente.

    Graie: Sono la personificazione della vecchiaia, sorelle delle Gorgoni, hanno un solo occhio e un dente in comune, che si prestano a turno. Vivono nel paese della notte.

    Iride (divinità greca): Figlia di Taumante e di Elettra è un Oceanina, sorella delle Arpie. E' in lei rappresentato l'arcobaleno, che rappresenta il tramite tra cielo e terra, e come tale è incaricata di portare i comandi di Zeus e di Era.

    Maia (divinità greca): Figlia di Atlante fu amata da Zeus sul monte Cillene, in arcadia, dove fu generato Ermes. In epoca tarda fu identificata a Roma con una dea Maia che rappresentava il risveglio della primavera, alla quale era dedicato il mese di maggio e divenne quindi la madre di Mercurio.

    E' onorata il primo di Maggio.

    Moire: Sono le personificazioni del destino di ciascun uomo, la parte che ognuno ha in questo mondo, fortunata o sfortunata che sia. Ben presto furono assimilate alle Chere, che però avevano un carattere violento e sanguinario. Anche gli dei devono sottostare alle Moire, che rappresentano e custodiscono l'ordine del mondo. Erano in numero di tre: Cloto, Atropo e Lachesi. Esse regolavano la vita di ogni uomo svolgendo e avvolgendo il filo del destino che alla fine della vita veniva tagliato. Sono perciò raffigurate come filatrici e sono dette figlie di Zeus e di Temi e sorelle delle Ore, oppure, secondo un'altra genealogia, sono figlie della Notte e sono tra le forze elementari del mondo. Vengono di solito ricordate inzieme a Ilizia, divinità della nascita e a Thyche che incarna, la sorte. A Roma furono identificate con la Parche.

    Muse: Figlie di Zeus e di Mnemosine, presiedono al canto, alla musica, alla danza e più in generale ad ogni forma di pensiero artistico. Anticamente erano tre: Melete, Mneme, Aoide, ma successivamente sono ricordate in numero di nove: Clio, musa della storia, Euterpe, del suono del flauto, Thalia, della commedia, Melpomene, della tragedia, Tersicore, della danza, Erato, della lirica corale, Polimnia, della pantomima, Urania, dell'astronomia, Calliope dell'Epica. Esse proteggono gli uomini accordando parole persuasive ai re, perchè possano placare le dispute e ristabilire la pace, conferendo ad essi il dono della dolcezza e donando a tutti l'oblio dalle pene e dagli affanni. Il loro canto è divino ed esse intervengono cantando a tutti gli avvenimenti festosi della vita dell'Olimpo.

    Nemesi (divinità greca): Figlia di Nyx, fu amata da Zeus, che ella tentò di sfuggire trasformandosi in animali diversi e alla fine in oca. Essa rappresenta la vendetta e tende a castigare la ybris, cioè ogni tentativo di uscire dal limite imposto dalla propria natura, e ha il compito di riportare l'ordine e l'equilibrio ogni volta che una qualsiasi dismisura lo mettano in pericolo.

    E' onorata durante la festa del 23 agosto.

    Nereidi: Figlie di Nereo e di Doride e nipoti dell'Oceano, sono divinità marine e personificano le onde del mare. Sono in numero di Cinquanta e la maggior parte di loro ha un nome personalae anche se solo alcune hanno una personalità ben definita. Tra queste Teti, la madre di Achille, Anfitrite, la moglie di Poseidone, Galatea e Orizia. Le nereidi erano delle fanciulle bellissime che vivevano in fondo al mare in un palazzo splendente d''oro, occupate a filare o tessere o cantare. Cavalcavano i delfini e andavano su carri trascinati da Tritoni. Spesso sono rappresentata intorno ad Afrodite che esce dal mare.

    Atena (divinità greca): Figlia di Zeus e di Meti, è identificata a Roma con la dea Minerva. Secondo la leggenda nacque dalla testa di Zeus. Essa è sempre stata rappresentata come la dea guerriera, armata della lancia e dello scudo. Sullo scudo portava la testa della Medusa, che rendeva di pietra chiunque la guardasse, e sul petto l'egida con i serpenti. E' considerata la dea della sapienza e dell'intelligenza, e come tale inventrice delle arti e delle scienze. Inventò l'aratro, e l'arte del filare e del tessere. A lei si doveva l'introduzione in Grecia dell'olio di oliva, regalato dalla dea all'Attica per avere la supremazia sulla regione. Il suo animale prediletto era la civetta.

    In suo onore venivano celebrate moltissime feste, come le Panatenaiche e le Erroforie (14 giugno). A Roma era celebrata nelle quinquatria tra il 19 e il 23 marzo.

    Diana - Corrisponde alla Artemide greca. E' considerata la sorella di Apollo e figlia di Latona e Zeus, ma alcune tradizioni la credono figlia di Demetra. E' Dea della caccia, eternamente giovane e vergine, insegue con le sue ninfe le fiere nei boschi. Fu anche identificata con Ecate, dea lunare. Si attribuiscono alle sue frecce morti improvvise. Secondo gli antichi Diana errava sempre tra le montagne come la Luna, di cui era la personificazione, così come Apollo era quella del Sole. Era anche la protettrice delle amazzoni. Diana e' associata al culto di Silvanus , detto anche Pan. Dea delle foreste, signora delle fiere.Dea della Luna, a volte definita "dal seno infinito". Dea delle montagne, foreste, donne, , protettrice del parto. Patrona dei fuoricasta, fuorilegge, schiavi, servi, e in genere degli oppressi.Il suo titolo di Regina del Paradisole conferiva presso i romani il titolo di triplice Dea.I tre aspetti erano quelli di Luna Vergine, MAdre della Natura e Cacciatrice/Guerriera.Diana incarna diverse altre divinita', e il suo nome viene associato alla Dea della Luna, Dea della Terra, o dea delle Stelle.Tradizionalmente, la Dea delel streghe in Italia.

    Nell'Italia antica, il suo principale luogo di adorazione ra il lago di NEmi, un lago vulcanico, noto che come lo specchio di Diana. Per arrivare al lago l'unica via possibile era il suo santuario. Questa divinita' era nota per la sua predilezione verso le societa' matriarcali. Diversi documenti di processi alle streghe parlano di incontri con Diana. I suo animali preferito sono il cane e il furetto.

    Le sue feste tradizionali: Maggio 26-31 e Augusto 13 and 15.

    Venere (divinità romana): Dea della bellezza e dell'amore identificata dai greci come Afrodite. Secondo la mitologia greca nacque, se ci affidiamo ad Omero, da Zeus e Dione, secondo altri invece da Gea e Urano. Dopo la sua nascita, in una conchiglia fu spinta da Zefiro sulla spiaggia dell'isola di Cipro: qui le Ore la vestirono e l'agghindarono e la condussero poi presso gli Immortali che furono meravigliati e ammirati dalla sua bellezza. Zeus (o Giove per i Latini) la diede in moglie a Efesto (Vulcano), il dio zoppo che faceva il fabbro. Ovviamente Venere ebbe diverse avventure extraconiugali, tra cui famosa è quella con Marte (Ares) da cui ebbe due figli Deimos e Fobos (Paura e Terrore). Amò tra gli altri, Adone e Anchise, da cui ebbe Enea. Venere si accompagnava sempre da un corteo di creature semi divine, tra cui le Grazie (o Cariti), il Riso, gli Amorini, le Ninfe e le colombe a lei sacre. Le erano anche sacri i cigni, le lepri, i delfini, le tartarughe. Tra le piante amava soprattutto la rosa, il mirto, il melo e il papavero.

    Le feste in suo onore erano celebrate: il 6 febbraio, il 6 luglio, 23 maggio (rosalia) e l'8 agosto.

    Fana/Fauna - Consorte di Faunus. Chiamata anche Bona Dea, e spesso correlata con Maia. Dea della terra, dei campi e della fertilita'.Era la dea della frtilita' e e veniva onorata con una misteriosa festa all'inizio di dicembre.Questa festa era proibita agli uomini e terminava in un'orgia. Il giorno esatto era il 19 dicembre. Fu stroncata con particolare veemenza da cristianesimo.

    Jana - Nome diffuso in Sardegna per indicare una strega-fata-dea che vivena sulle montagne.

    Pertunda - Dea dell'amore sessuale e del piacere sessuale.Invocata dalle donne frigide per avere il piacere.

    Tana - Dialettale per Diana, usato anche in diversi giochi dei bambini nel Nord Italia, ad esempio nel nascondino , dove viene invocata come "Tana libera tutti". Associata alla liberta' e delle stelle.

    Grazie (divinità romane): Dee della Bellezza, della gioia e forse anticamente della vegetazione, dimorano sull'Olimpo e spesso si intrattengono con le Muse cantando in coro. Sono conosciute come le tre sorelle Eufrosine, Talia e Aglae, figlie di Giove e Eurinome: solitamente vengono rappresentate come tre fanciulle nude che si danno le spalle. Spesso accompagnano Venere, Eros e Bacco. Per i greci erano note come Le Cariti.

    Chere: Rappresentano il Destino che segue ogni uomo fin dal momento della sua nascita, ma particolarmente il genere di morte che deve toccargli in sorte, e si trovano perciò al fianco di ogni eroe al momento della morte durante le battaglie e le guerre. Si nutrono del sangue dei morti e dei feriti, ed hanno un ampio mantello nero chiazzato di sangue. Sono figlie di Nyx (la Notte), e sono spesso confuse con altre divinità analoghe come le Moire e le Erinni.

    Uni - La piu' antica divinita' delle streghe.



    Dei

    Dioniso (divinità greca): Figilio di Zeus e di Semele, dio del vino, della gioia e del delirio mistico, chiamato anche Bacco e a Roma identificato con il dio italico Liber Pater. Era accompagnato da un corteo di Sileni, Baccanti e Satiri. Dioniso era adorato con culti tumultuosi ed orgiastici, nei quali erano rappresentati con maschere i geni della terra e della fecondità. Da queste cerimonie derivano in parte le rappresentazioni teatrali, commedia, tragedia e dramma satiresco. Il corteo di Bacco si chiamava anche Tiaso e le sue feste erano celebrate quattro volte, nelle Grandi Dionisiache, nelle Antesterie, nelle Lenee e nelle Piccole Dionisiache. Per la loro licenziosità, il Senato romano nel 186 a.c. proibì i Baccanali, ma sembra che Cesare avesse autorizzato nuovamente le cerimonie.

    Queste feste avvenivano il 3 gennaio, il 19 marzo, il 9 luglio e 2 settembre.

    Efesto (divinità greca): Figlio di Zeus e di Era, o secondo alcuni figlio della sola Era, parteggiava per la madre un giorno in cui essa litigava con Zeus a causa di Eracle, e allora il padre lo prese per un piede e lo scaraventò giù dall'Olimpo. Dopo aver rotolato sulla terra per un intero giorno, stramazzò nell'isola di Lemno, ma rimase per sempre zoppo. Secono un altro mito fu scagliato dall'Olimpo dalla stessa Era che si vergognava di lui perchè era zoppo dalla nascita e brutto, e fu salvato da Teti che lo raccolse in mezzo all'Oceano. Efesto allora costruì un trono sul quale restava immobilizzato chiunque vi si siedeva, e questa sorte toccò alla madre. Gli dei per liberarla richiamarono Efesto sull'Olimpo ed egli vi giunse ubriaco e su un asino. E' sempre identificato come il dio del fuoco e regna sui vulcani, nel fondo dei quali lavora aiutato dai Ciclopi. Per questo fu identificato dai romani con Vulcano. Zeus gli diede in moglie Afrodite, ma egli ebbe altre donne di straordinaria bellezza, come Aglae, la più giovane delle Cariti. Ebbe molti figli, e contribuì alla nascita di Atena con un colpo di fendente sulla testa di Zeus.

    Era celebrato a Roma durante la Vulcanalia il 23 di agosto.

    Elio (divinità greca): E' la personificazione del Sole, figlio di Iperione e di Teia, fratello di Eos (aurora) e Selene (luna), appartiene alla generazione degli dei pre-olimpici. Percorre ogni giorno il cielo con il suo carro di fuoco tirato da cavalli alati (Piroide, Eoo, Etone e Flegone) che mandano fuoco dalle narici, poi la sera si ritira nel suo palazzo d'oro. Vede con la sua luce penetrante ogni cosa ed è impossibile per gli uomini sottrarsi alla sua vista; per questa ragione è spesso invocato nei giuramenti come "occhio del mondo". E' rappresentato come un giovane bellissimo, con i capelli biondi e circondato da raggi luminosi. Ha come moglie Perseide, figlia di Oceano e Teti, dalla quale ebbe vari figli: la maga Circe, Eete, Pasifae e Perse. Ebbe anche altri figli da altre ninfe. In epoca più tarda Elio fu confuso con Apollo. Famosa è la statua costruita in suo onore nell'isola di Rodi e conosciuta come Colosso di Rodi

    Ermes (divinità Greco/Romana): Figlio di Zeus e di Maia fu identificato con il romano Mercurio. Nacque sul monte Cillene a sud dell'Arcadia. Zeus lo fece araldo degli dei e gli affidò l'incarico di condurre i morti presso Ade. Tutti gli altri miti in cui è presente lo rappresentano come personaggio secondario ma indispensabile per lo svolgimento dei fatti. Era anche il dio dei sogni e a lui si facevano libagioni prima di andare a dormire. E' il dio delle invenzioni, del commercio, dei ladri, degli inganni, dei pascoli, delle strade, degli strumenti musicali, dei riti religiosi. Nei crocicchi delle strade si ponevano delle immagini sotto forma di pilastro la cui parte superiore rappresentava il busto umano, ma con organi virili molto appariscenti, chiamate Erme. Porta in mano la verga, detta caduceo, ha i calzari alati, un cappello a larghe tese e spesso viene rappresentato con un agnello sulle spalle. Gli è particolarmente caro il serpente.

    Eros (dio greco): E' il dio dell'amore, nato, secondo le primitive leggende, direttamente dal Caos, contemporaneamente alla Terra, oppure, secondo altre leggende figlio di Ares e di Afrodite. E' rappresentato alato e dotato di frecce con le quali fa innamorare chi vuole, è cantato dai poeti come un fanciullo crudele e capriccioso che si diverte a portare scompiglio nei cuori. Gli dei tuttavia lo temono perchè non è rispettoso di alcuna legge, scapestrato e malizioso, è capace di sconvolgere la vita di tutti. E' famosa la sua avventura con Psiche, di cui si innamorò e che venne immortalata nell'Olimpo come sua sposa. Da questo matrimonio nacque la figlia Voluttà.

    Giano (divinità romana): E' tra gli dei più antichi. E' raffigurato con due volti, rivolti in direzioni opposte. Alla sua figura sono legate moltissime leggende romane che ne fanno un protettore speciale di Roma e dei Suoi abitanti. Il suo nome è legato alla sua funzione: custodiva le porte di casa (ianua) e i passaggi (iani), portava in mano le chiavi, come un portinaio (ianitor), e le sue due facce sono rivolte all'entrata e all'uscita, al passato e al futuro. A lui è dedicato il primo mese dell'anno, Ianuarius, e gli si tributava un culto speciale in un tempio le cui porte erano sempre aperte in caso di guerra e sempre chiuse in tempo di pace. Si diceva che Giano avesse sposato la ninfa Giuturna e che avesse avuto da lei un figlio Fons o Fontus, il dio delle sorgenti.

    Era onorato il primo giorno di gennaio.

    Imeneo: E' la divinità che guida il corteo nuziale e che protegge i matrimoni. Figlio di una delle Muse o anche di Afrodite e di Dioniso si dice che fosse un giovane ateniese di straordinaria bellezza, che amava, non visto, una fanciulla della stessa città. Un giorno avvenne un'incursione di pirati e le fanciulle ateniesi furono tutte rapite: con esse Imeneo, che era talmente bello da essere scambiato per una femmina. Egli riuscì a sorprendere i pirati nel sonno e a liberare le fanciulle. Potè così sposare la donna che amava.

    Ipnos: E' la personificazione del sonno, figlio di Nyx (la notte) e gemello di Thanatos (la Morte). E' considerato un dio benefico, perchè aiuta gli uomini a riposare e toglie loro il dolore e la fatica. Vive in un palazzo incantato ed è rappresentato con le ali.

    Nereo (divinità greca): Figlio di Ponto (Il flutto marino) e di Gea è un vecchio dio marino, marito di Doride. Conosceva il futuro e aveva il potere di trasformarsi in qualunque specie di animale o di essere, era un dio benefico che proteggeva i marinai come un buon vecchio.

    Oceano (divinità greca): Figlio di Urano e di Gea è il maggiore dei Titani ed è la personificazione dell'acqua che circonda il mondo. Era il padre di tutti i fiumi e tra i suoi figli sono annoverati il Nilo e lo Scamandro, oltre all'Acheloo, all'Alfeo e a quasi tutti i fiumi o dei-fiumi allora conosciuti, in numero di circa 3000, che ebbe da Teti. Da Teti ebbe anche altrettante figlie, le Oceanine, che personificano le sorgenti e i piccoli corsi d'acqua.

    Satiri: Esseri mitologici legati alla natura e alle pulsioni selvagge: erano appresentati come uomini barbuti con zampe, zoccoli, orecchie e corna da caprone, oppure con una folta coda di cavallo. Le loro sembianze persero con il tempo molti attributi animaleschi. Erano riconosciuti come cultori di Dioniso, con il quale bevevano nei boschi inseguendo euforici Ninfe e Menadi.La loro figura fu copiata per rappresentare Satana dai cristiani, in modo da demonizzarne il culto...

    Saturno (divinità latina): Antica divinità italica, era raffigurato spesso con la falce e la roncola. La leggenda vuole che saturno fosse spodestato da altre divinità in Grecia, e per questo fosse giunto nel Lazio, dove sarebbe stata fondata Roma. Poi si stabilì in cima al Campidoglio, e da lì comandò durante l'età dell'oro ai primi abitanti della zona, apportando civiltà e istituendo le leggi. Amò Entoria e ne ebbe quattro figli. Per la sua natura fu riconosciuto come il Cronos dei greci.

    Era onorato il 23 marzo e in una festa detta Saturnalia che va dal 17 al 24 di dicembre.

    Thanatos (divinità greca): Figlio della notte e fratello del sonnoè il genio maschile alato che personifica la Morte.

    Tartaro: Anticamente era la regione antitetica al cielo dove Urano, Cronos e Zeus avevano riunchiuso i loro più potenti nemici una volta sconfitti. Urano vi rinchiuse i Ciclopi essend geloso della loro forza e arte; Cronos li liberò quando prese il potere, ma li rinchiuse subito dopo e insieme con loro vi imprigionò anche gli Ecatonchiri. In seguito Zeus liberò sia i Ciclopi che gli Ecatonchiri durante la guerra contro i Titani, vincendola proprio per il loro intervento. I Titani stessi furono rinchiusi nel Tartaro, dove rimasero custoditi dagli Ecatonchiri. In seguito il Tartaro ebbe la funzione della punizione minacciata da Zeus per i suoi nemici; pian piano il Tartaro si identificò con l'Erebo, e vennea far parte del mondo sotterraneo come l'aldilà della punizione contrapposto all'aldilà della ricompensa rappresentato dai Campi Elisi. Era il dominio di Ade da quando questi lo ebbe nella spartizione dell'universo.

    Ade (divinità greca): Fratello di Zeus, figlio di Cronos e Rhea, dopo la vittoria sui Titani si divise con i fratelli l'universo: Zeus ottenne il cielo, Poseidone il mare e Ade ebbe il mondo sotterraneo dei morti, gli Inferi, o Tartaro. Aides significa "l'invisibile" ed è tale perchè i Ciclopi lo munirono di un elmo che rendeva invisibile chiunque lo portasse. Era di aspetto bruttissimo e nessuna delle dee voleva accettarlo come sposo: egli allora rapì Persefone, e le diede da mangiare un chicco di melograna, perchè chiunque fosse sceso nel mondo dei morti e lì avesse mangiato qualcosa non avrebbe più potuto risalire tra i vivi. Così Persefone soggiornava presso Ade per almeno un terzo dell'anno. Ade è un dio crudele e impietoso, circondato da divinità infernali quali le Arpie, le Erinni, il cane Cerbero, il crudele Caronte. Impedisce ai mori di riemergere nel mondo dei vivi e ai vivi di entrare nel regno dei morti. Osarono penetrare nel suo squallido regno Eracle, Piritoo e Teseo che tentarono di rapirgli Persefone e, infine Orfeo. Fu identificato con il dio romano Plutone.

    Tifone: Mostro favoloso, mezzo uomo e mezzo belva, di statura gigantesca e di forza eccezionale, figlio di Gea e del Tartaro. Riusciva a toccare con una mano l'Oriente e con l'Altra l'occidente e toccava le stelle con la testa. Aveva cento teste di drago al posto delle dita e serpenti viperini dalla cintola in giù. Aveva il corpo alato e gli occhi fiammanti, era padre dei venti più impetuosi, sposo di Echidna, da cui ebbe Cerbero e Ortro. Quando gli dei videro per la prima volta questo mostro ne ebbero paura e fuggirono assumendo l'aspetto dei più vari animali. Solo Atena e Zeus gli resistettero, ma quest'ultimo fu da lui sconfitto privato dei muscoli, delle gambe e rinchiuso in una caverna. I muscoli di Zeus furono affidati in custodia alla dragonessa Delfine, ma gli furono restituiti da Ermes e Pan. Zeus allora colpì Tifone con il fulmine e lo seppellì vivo nell'Etna.

    Urano (divinità greca): E' la personificazione del cielo. Figlio di Gea, o dell'Etere e di Emera. Secondo la teogonia orfica Urano e Gea sono figli della Notte. Urano è sempre considerato lo sposo di Gea, che egli copre e con lei ha avuto una lunga teoria di figli e figlie. Le genealogie dei figli di Urano sono numerose e varie: in tutte egli appare progenitore di moltissime divinità.

    Zeus (divinità greca): Figlio di Cronos e Rhea, fratello di Poseidone e di Ade, di Estia, Demetra e di Era, che poi divenne sua moglie dopo Meti e Temi era il dio più potente dell'Olimpo, re e signore del mondo da quando spodestò suo padre. Era padrone del fulmine e presiedeva a tutte le manifestazioni celesti e quando agitava la sua terribile egida scoppiavano le tempeste. Anch'egli doveva sottostare alla Moira, cui doveva obbedire e di cui doveva difendere i diritti contro i capricci degli altri dei. Era il dispensatore dei beni e dei mali che attingeva alternativamente da due orgi posti all'entrata del suo palazzo. Zeus ebbe moltissimi figli e figlie. Le tre spose ufficiali di Zeus sono MEti, Temi ed Era, ma egli si unì a numerose altre dee.Zeus molto spesso si invaghiva anche di donne umane e per ottenere di potersi unire con loro spesso prendeva la forma di animali o elementi naturali. Poichè Zeus è il tutore dell'ordine universale il suo nome si lega a moltissime leggende, in cui interviene per ristabilire l'equilibrio, fare giustizia, far rispettare il volere del Destino. Con il suo ceno del capo fa tremare l'Olimpo e alzando il nero sopracciglio esprime la sua volontà. A Roma fu identificato con Giove.

    Era onorato il 12 giugno con candele d'orate.

    Pan: Dio dei pastori e dei greggi, è rappresentato come un demone mezzo uomo e mezzo animale, con i piedi e le corna di caprone, il naso schiacciato, il corpo peloso, la coda. Ha un'espressione di astuzia bestiale, la faccia grinzosa, i capelli incolti, la barba lunga e il mento prominente. Ha una grande agilità nell'arrampicarsi e corre velocemente, ama il fresco delle sorgenti e l'ombra dei boschi e durante l'ora di mezzogiorno si addormenta sotto i cespugli o si mette a spiare le ninfe. Porta la siringa, il bastone da pastore, la corona di pino o un ramo di pino in mano. E' selvaggio e rumoroso e insidia le ninfe; tra esse amò in modo particolare Eco. Conosce l'arte della divinazione, protegge le pecore e i capri, i pastori e i guerrieri. Numerose sono le leggende sulla sua origine: Talvolta è considerato figlio di Penelope, talvolta di Zeus ed Etere, di Cronos o di Urano, ma talora di un semplice pastore, Crati. A roma è identificato con Fauno o con Silvano, dio dei boschi, mentre i neoplatonici ne fecero la personificazione del tutto.

    Era celebrato il 12 maggio.

    Poseidone (divinità greca): Figlio di Cronos e di Rhea, fratello di Zeus, sposo di Anfitrite da cui ebbe un figlio, Tritone, era il dio del mare e abitava in un palazzo negli abissi marini. Era considerato il fratello più giovane di Zeus col quale ebbe sempre rapporti amichevoli. Ottenne il dominio del mare quando Ade ebbe quello degli inferi e Zeus quello del cielo e della terra. Il suo potere, tremendo nelle distese marine, si estende anche ai laghi e alle acque correnti. Quando gli dei si spartirono il culto nelle varie città Poseidone fu sfortunato, perchè altri dei ebbero il dominio di città ambite da lui; tuttavia Poseidono ebbe il dominio dell'isola più bella: Atlantide. Ebbe numerosi figli, di solito mostri o malfattori. Era rappresentato armato di tridente e portato su un carro trascinato da mostri per metà uomini e per metà serpenti, e circondato da pesci, da delfini e da creature marine di ogni specie. I romani lo identificarono in Nettuno. Gli erano sacri il cavallo, il toro, il delfino e il pino.

    Era celebrato il 23 giugno durante una festa detta Neptunalia.

    Saturno (divinità latina): Antica divinità italica, era raffigurato spesso con la falce e la roncola. La leggenda vuole che saturno fosse spodestato da altre divinità in Grecia, e per questo fosse giunto nel Lazio, dove sarebbe stata fondata Roma. Poi si stabilì in cima al Campidoglio, e da lì comandò durante l'età dell'oro ai primi abitanti della zona, apportando civiltà e istituendo le leggi. Amò Entoria e ne ebbe quattro figli. Per la sua natura fu riconosciuto come il Cronos dei greci.

    Era onorato il 23 marzo e in una festa detta Saturnalia che va dal 17 al 24 di dicembre.

    Apollo (divinità greca): Figlio di Zeus e di Latona, nacque insieme ad Artemide ai piedi del monte Cinto, nell'isola di Delo, dove la madre si era rifugiata perchè perseguitata da Era (o Giunone): essa non avrebbe potuto partorire su questa terra, così solo un'isola galleggiante e sterile chiamata Origia accettò di accoglierla ed ebbe come ricompensa il più famoso santuario dell'antichità dedicato ad Apollo, ed il nome di Delo (=La brillante). A Delfi uccise il terribile drago Pitone che infestava il paese, e, in ricordo di questa impresa furono istituiti i giochi Pitici. Amò la ninfa Dafne, figlia del dio-fiume Peneo, che fuggì dinanzi a lui finchè, vedendosi in trappola, pregò suo padre di trasformarla: divenne così l'albero dell'alloro (in greco dafne appunto) che è sacro ad Apollo. Si innamorò anche di Cassandra, figlia di Priamo, che apprese da lui l'arte di divinare ma non avendo corrisposto al suo amore fu condannata a non essere mai creduta. Ebbe numerosi figli: con la musa Talia generò i Coribanti, con Urania ebbe i musici Lino e Orfeo, con la ninfa Coronide generò Asclepio. Gli strumenti musicali sono molto amati da Apollo, che è anche il dio della musica. E' divinità solare, dio del sole estivo, e come tale capace di inaridire la vegetazione: da ciò la sua fama di dio terribile e sterminatore, che colpisce e uccide all'istante con l'arco e le frecce, come sua sorella Artemide. Ma è anche dio della vita, della salute, amico dei giovani forti e belli. Gli erano sacri il lupo, il capriolo e il cerbiatto, il cigno, il nibbio, l'avvoltoio e il corvo, e, tra gli animali marini il delfino. Tra le piante gli era particolarmente caro l'alloro.

    Le feste in suo onore erano celebrate: 16 aprile (Hiketeria), 7 maggio (Thargelia), 2 giugno (nascita di Apollo) e 25 settembre (Pyanopsia).

    Marte (divinità romana): Identificato con il greco Ares, Marte era figlio di Giove e Giunone. E' il dio della guerra e partecipa continuamente a battaglie furiose, in cui gode della carneficina e del sangue, accompagnato dalla sorella Discordia (Eris) e dai figli Paura e Terrore (Deimos e Fobos). E' rappresentato con la corazza e con l'elmo, armato di scudo, di lancia e di spada. Ha una corporatura possente, e la sua voce rimbomba come un tuono. Fu amante di Venere, ma spesso amò anche donne mortali. Gli animali consacrati a Marte erano il cane e l'avvoltoio.

    Le feste in suo onore erano celebrate: 23 marzo, 29 maggio (Ambarvalia) e 15 ottobre.

    Cronos (divinità greca): Figlio di Urano (il Cielo) e Gea (la terra), appartiene alla prima generazione degli dei, precedenti a Zeus e agli dei olimpici. Era il più giovane dei Titani e aiutò la madre a vendicarsi del padre castrandolo con un falcetto. Poi divenne signore del mondo e scaraventò nel Tartaro i suoi fratelli. Sposò Rhea, sua sorella, e da essa ebbe i figli Estia, Demetra, Era, Plutone e Poseidone. Man mano che i figli nascevano egli li divorava, perchè Urano e Gea gli avevano predetto che uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato. Solo Zeus riuscì a sfuggire a questa sorte perchè sua madre Rhea lo partorì di nascosto a Creta. Quando Zeus divenne adulto fece in modo che Cronos risputasse tutti i figli che aveva divorato, ed essi insieme allo stesso Zeus mossero guerra al padre, che era aiutato dai fratelli Titani. Cronos e i Titani furono poi incatenati nel tartaro. I Romani lo identificarono con Saturno, da lui gli Italiani si chiamo Saturnia gens.

    Aveva il suo trono in Campidoglio e le sue feste delle Saturnalia erano celebrate dal 17 al 24 dicembre di ogni anno.

    Actaeon - Antico dio delle foreste.

    Anteros - Dio della passione..

    Comus - Dio della Vendetta, della festa, del bere, e delle varie godurie della notte...

    Dianus - Consorte di Diana. Dio fecondatore simile a Fauno eccetto per il fatto di esser eun dio dio Sessuale. Era conosciuto anche come Kern o Cern

    Februs - Dio della purificazione.

    Faunus - Consorte di Fana/Fauna. Simile a Pan, un dio bucolico, chiamato anche Lupercus, "Piccolo Dio", molto antico. Il 15 febbraio veniva onorato per Lupercalia. I suoi preti praticavano i riti ignudi.Protettore dell'agricoltura, apicoltura, pesca, vita all'aperto, foreste, musica e medicina. La forza maschile che feconda quella femminile, presente anche in luoghi angusti, protegge i luoghi naturali e sacri.

    Janus - Un Diotipico della Mitologia Romana, Chiamato Janus Pater , dio degli dei, viene prima di Giove, associato a Saturno. Viene onorato il primo giorno dell'anno e il primo mese dell'anno ha il suo nome. Raffigurato come un dio con due volti, col nome di Giano, protegga l'armonia dal caos, e il suo idolo puo' essere usato come protezione degli stipiti delle porte.

    Kern - Nome antico , nel nord italia, del dio delal foresta.

    Lupercus - Altro nome di Faunus, associato anche con i lupi dell'inverno.

    Tagni - Il piu' antico nome del dio delle streghe.



    ecco l'altra lista:

    Divinità dell' Antico Egitto
    Panoramica e rappresentazione delle divinità dell' antico Egitto : Atun, Ra, Tefnut, Shu e Nut, Geb, Osiris, Isis, Set, Nefti, Horus, Maat, Hator, Ptah, Thot, Anubis, Bastet, Bes, Mut, Khons, Khnum, Satet, Anuket, Sobek, Haroeris, Hapi, Tauret, Neith, Harpokrate Sekhmet.
    Premessa:
    La religione egizia presenta numerose varianti sia negli Dei che nei loro nomi a seconda del centro religioso considerato. Inoltre, spesso la stessa divinità viene rappresentata in forme diverse ed, agli Dei principali, se ne affiancano molti altri minori con culti locali. Qui seguiremo principalmente la tradizione eliopolitana (di Memphis), che è anche la più nota e diffusa. Da notare che, nell’iconografia classica, gli Dei con caratteri maschili, con l’eccezione di Osiris e di Ptah, portavano, inserita nella cintura, una coda di toro come simbolo di potenza. Venivano poi rappresentati con un simbolo particolare sopra il capo che consentiva di identificarli e riconoscerli.

    ATUN

    Il principale Dio egizio, detto anche “il nascosto”, creatore del mondo e padre di tutti gli Dei. Ebbe origine dal “Nun”, il brodo primordiale in cui già esisteva come spirito, ma divenne realtà solo quando Ptah (che quindi evidentemente già esisteva!) ne pronunciò il nome (qui è interessante un parallelo con il Vangelo di Giovanni che inizia:” In principio era il Verbo, nel Verbo era Dio e il Verbo si fece Dio”).
    Venerato anche e principalmente sotto il nome e la forma di:
    RA

    Il disco solare nascente, viene anche raffigurato con la forma di un falco. Da qui, ATUN-RA o, più semplicemente, solo RA. Per autogenerazione, Atun-Ra diede vita a due figli: Tefnut e Shu.


    TEFNUT

    Rappresentata con la testa di leonessa, impersonifica la sostanza umida. Una tradizione riporta che, avendo litigato col padre, fuggì in Nubia e ritornò solo grazie all’intercessione di Thot.
    SHU e NUT

    Il Dio dell’aria, porta sul capo una piuma di struzzo, che costituisce anche il geroglifico del suo nome.
    Con Tefnut, sposa-sorella, generò il cielo (Nut) e la terra (Geb) e viene raffigurato mentre sostiene la volta celeste separandola dal fratello come simbologia dell’aria tra la terra ed il cielo...
    Dea del cielo e, in generale, di tutti i corpi celesti, viene immaginata come un corpo di donna, dal seno procace e pieno di stelle, curvo a semicerchio sopra la terra e sostenuta dal padre Shu.

    GEB

    E’ la terra sulla quale vivono gli uomini e gli animali. Rappresentato con figura maschile, porta sul capo un’oca che è anche il simbolo geroglifico del suo nome. Dall’unione tra Geb e Nut, nascono quattro figli: Osiris, Isis, Set e Nefti che si sposano tra loro, formando le coppie Osiris-Isis e Set-Nefti.
    OSIRIS

    Figlio prediletto di Geb, a lui venne affidato il regno della terra. Assassinato dall’invidioso fratello Set che ne sparse le membra nel Nilo, venne ricomposto nel corpo dalla sposa-sorella Isis. Da allora è il signore dell’Oltretomba e viene perciò raffigurato con i simboli del potere faraonico (pastorale e flagello) avvolto nel sudario e con un colore verdastro.
    ISIS

    Oltre che protettrice dell’unione familiare, è anche la Dea della magia. Porta sul capo il simbolo di una scala. Ricomposto che ebbe il corpo del suo sposo (al quale però mancava il fallo, sostituito con un elemento in legno) riuscì ad avere lo stesso da lui un figlio: Horus.
    SET

    Rappresentato con la testa di un animale non identificabile, è il Dio cattivo e terribile fratricida.
    Viene considerato il Dio del deserto e dei popoli stranieri. Nel periodo del Nuovo Regno, diventa il protettore dell’esercito.
    NEFTI

    Sposa di Set, lo abbandonò dopo il fratricidio. Protettrice del focolare domestico, porta sul capo il disegno di un fornello. Ebbe un figlio, Anubis, che però forse non era stato generato da Set, bensì da Osiris...

    Con questi nove Dei, dato che Atun e Ra sono due nomi dello stesso Dio, si conclude quella che viene chiamata l’Enneade Eliopolitana, alla quale verrà poi aggiunto Horus.

    HORUS

    Vendicatore del padre, sconfisse Set che venne risparmiato solo per intercessione di Isis. Quindi, è il simbolo della potenza vincitrice e perciò anche associato alle titolazioni faraoniche. Adorato in tutto l’Egitto, sia come bambino sia come adulto, assume vari nomi particolari a seconda delle varie località. Come Ra-Harakhte viene addirittura identificato con Ra. Ebbe quattro figli che danno il loro nome ai vasi canopi: Amset, Hapi, Duamutef e Qebehsenuf.
    MAAT

    Emanazione di Ra, simboleggia l’ordine universale del creato, l’opposizione al caos, l’etica, la morale e la giustizia. La piuma che porta sul capo è il contrappeso al cuore del defunto sulla bilancia di fronte al tribunale degli Dei.
    HATHOR

    La dea vacca. Si dice che, in questa forma sia una delle più antiche e che il suo culto provenga dal Sud. Poi, il mito riporta che quando Isis intercesse con Horus per salvare la vita di Set, ormai sconfitto, questi, in un impeto d’ira, tagliò la testa alla madre. Ma Ptah, che era presente, la sostituì prontamente e provvisoriamente con una di vacca. Da allora, Isis viene anche adorata come Hathor, portando sul capo due corna che circondano il disco solare.
    PTAH

    E’ il Dio della conoscenza e del sapere. Dal nome Het-Ka-Ptah (il tempio dell’anima di Ptah), che da Memphis si estese a tutta la valle del Nilo, deriva l’attuale nome dell’Egitto, in origine solo Khemet, la terra nera. Viene raffigurato avvolto in un sudario aderente, con la testa rasata e due avambraccia che spuntano dallo stomaco a reggere un particolare bastone. Probabilmente, dato che fu lui a pronunciare il nome di Atun rendendolo reale, si tratta della personificazione di un concetto astratto, fuori dal tempo.
    THOT

    In egizio Djehuty, è l' inventore dei geroglifici, Dio della scrittura e quindi anche degli scribi. E' lui che teneva nota di tutto ciò che avveniva e che registrava le sentenze divine. Ottenne dalla Luna cinque giorni in più per completare l'anno in 365 giorni. Viene raffigurato con la testa di Ibis, poiché questo uccello compie salti di esattamente 4 palmi e Thot è anche il dio della misura. Talvolta, era rappresentato anche con la testa di babbuino, animale che spesso tiene appoggiata la fronte al pugno, comunicando un'immagine di saggezza.
    ANUBIS

    Rappresentato in forma di sciacallo, aiutò Isis a ritrovare i resti del corpo di Osiris. Di quest’ultimo divenne il compagno fedele nel Regno dei Morti. Sempre presente nei giudizi del Tribunale dell’Oltretomba, accompagna per mano lo spirito dei defunti nel Duat.
    BASTET

    La Dea gatta. Di origini molto antiche e, talvolta, assimilata alla feroce Sekhmet, la Dea leonessa. All’inizio era una gatta selvatica, il gatto del deserto che tuttora esiste, e portava un anello all’orecchio. Con la XXII Dinastia libica, perse le sue caratteristiche di ferocia, diventando la Dea della gioia e a lei venne addirittura dedicata la nuova capitale dell’Egitto, Bubasti.
    BES

    Dio nano e deforme è l'unico ad essere rappresentato sempre frontalmente mentre mostra la lingua. Protegge la casa dagli spiriti maligni e, assieme ad Hathor, è il Dio della musica e dei musicisti. Per le sue doti protettive, veniva spesso raffigurato sulle suppellettili all'interno delle abitazioni e nei "mammisi", dato che veniva venerato anche come tutore delle gestanti e della quiete familiare.
    MUT

    Il suo nome significa “madre”, delle quali è quindi la protettrice. Assume particolare importanza nel Nuovo Regno, come controparte femminile di Ammon-Ra di Uaset (Tebe). Assieme a lui ed a Khons, forma la Triade di Tebe. Viene anche adorata come raddrizzatrice dei torti..
    KHONS

    Figlio di Ammon-Ra e di Mut, il suo nome significa “viaggiatore”, probabilmente come riferimento al corso della Luna della quale costituisce la divinità. Una falce di Luna è infatti raffigurata, assieme al disco solare, sopra il suo capo.
    KHNUM

    Con testa di caprone e lunghe corna, Khnum era il principale Dio dell’Alto Egitto con un Tempio nell’isola di Elefantina. Da lui dipendevano le piene del Nilo, ma, soprattutto era il “vasaio” che aveva modellato sul suo tornio il genere umano e dato loro la vita. Forma una Triade con la sua sposa...
    SATET

    che porta la corona dell’Alto Egitto con due corna di gazzella, animale da lei protetto, che era venerata come custode, con il suo arco, dei confini meridionali del Paese, e con la figlia (o altra moglie)...
    ANUKET

    raffigurata con uno strano copricapo di piume di struzzo, forse tipico della Nubia.
    SOBEK

    Il Dio coccodrillo adorato a Kom Ombo, dove sono stati trovati moltissimi coccodrilli mummificati. Il suo nome significa “che veglia su di te” Quindi, protettore contro le avversità ed i torti ed anche con capacità di guaritore.
    Il Tempio di Kom Ombo, infatti, era diviso in due sezioni: una dedicata al culto e l’altra alla cura dei malati. I Greci lo chiamarono Suchos.
    HAROERIS

    E’ un’altra personificazione di Horus nella sua prima forma. Era il Dio della luce. I suoi occhi rappresentavano uno il Sole, l’altro la Luna. Assieme ad Hathor ed a Sobek, costituisce la Triade di Kom Ombo.
    HAPI

    Dio che personifica il Nilo, che, per gli Egizi, aveva proprio questo nome ed aveva origine tra File ed Elefantina. Nilo è la corruzione greca del fonema egizio “nwy” che significa acqua. Hapi è raffigurato in colore azzurro o verde, con lunghe mammelle, simbolo del dare nutrimento, mentre versa dell’acqua. Però, in effetti, per gli Egizi, gli Dei Hapi erano due: uno per l’alto Egitto, chiamato Hap-Meht e con un copricapo di piante di papiro, ed uno per il Basso Egitto (come quello qui raffigurato) chiamato Hap-Reset che, invece, portava sul capo dei fiori di loto. Vengono spesso raffigurati insieme mentre, con delle corde, intrecciano il simbolo dell’unione delle due terre: il “sematawi”.
    TAURET

    Originaria del Basso Egitto, è una divinità di origini pre-dinastiche. Rappresentata in forma di ippopotamo con abbondanti mammelle pendenti e con una pelle di coccodrillo sulla schiena, appoggia la mano sul “Sa”, simbolo del salvagente di giunco usato sul Nilo. E’ la protettrice delle gestanti, dell’allattamento e dell’infanzia.
    NEITH

    Adorata nel Basso Egitto, la corona rossa sembra si debba proprio a lei, ed in particolare a Sais, è una Dea guerriera e viene raffigurata con arco e frecce. In seguito, verrà accomunata a Satet, sposa di Khnum (vedi sopra) e porterà ambedue le corone. Anch’essa è una divinità molto antica. I Greci la assimileranno ad Atena ed i Romani a Diana.
    HARPOKRATE

    In egizio Heru-pa-Khered, rappresenta Horus bambino. Viene raffigurato sia in braccio alla madre Isis che lo allatta, sia come fanciullo con un dito sulla bocca che, in questo caso, non significa silenzio, ma è una derivazione del geroglifico “bambino”. In alcune steli esposte nei Templi, cavalca un coccodrillo e tiene in mano dei serpenti. L’acqua versata sopra le steli acquisiva poteri protettivi e taumaturgici.
    SEKHMET

    Raffigurata, come Tefnut, in forma di leonessa, è nota dai fin tempi più antichi come Sekhmet-Hethert. E’ la “femmina potente”, la “signora rossa” che rappresenta la forza inarrestabile della vendetta divina contro i nemici ed il potere della distruzione nei casi in cui la violenza si rende necessaria. Come distruttrice veniva anche invocata contro i dèmoni portatori di malattie e di pestilenze e proteggeva medici e chirurghi.








     
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  4. internetdj
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    Ottima descrizione... ma se non si conosce bene il dio o la dea che si andranno ad evocare si rischiano effetti imprevisti...
     
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  5. cagliostro85
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    a proposito di evocazioni rimando a un libro che (guarda molto collegato alla cultura cristiana) scritto da un francese nel '700 (chissà perchè sempre proprio in quel periodo.....lo so ma verrebbe lunga spiegarlo in maniera storica)...e comunque il libro s'intitola "Le livre vert" o "il libro verde" e vi sono le invocazioni degli spiriti celesti, molto interessante devo dire ( a parte le vari divagazioni di carattere religioso che sembrano fanatismi) di cui il seuito "il libro rosso" che permette l'evocazione dell'opposto angelico ma non so se l'ha mai pubblicato sicuramente l'ha scritto forse per una giusta prudenza non l'ha diffuso per fortuna latrimenti erano corbezzoli amari per tutti (sa iquanti anche solo per gioco?... lo so va preso sul serio ma vaglielo a dire)
     
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  6. internetdj
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  7. Mago Idem
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    io ce l'ho il libro verde sul computer se qualcuno lo vuole contattatemi per pm
     
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  8. internetdj
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    Ok, l'hai utilizzato in qualche modo?
     
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  9. Mago Idem
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    no..... a dire il vero non l'ho neanche letto è da poco che ce l'ho
     
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  10. Mago Idem
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    ecco gli ho appena dato un'occhiata.... sapete per caso come e quando si usano i pentacoli rispettivi di ogni angelo?
     
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  11. cagliostro85
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    quello che ho scaricato io a parte gli errori di grmammatica è senza immagini non è che me invii tua copia disse il famigerato eroe delle caverne
    Per quello che ho letto è interessante anche se troppo legato alla religione "Classicica" e certo l'evocazione non l'ho fatta xchè non avevo un BUON MOTIVO come specificato all'inizio del libro ma se dovesse capitare ti farò sapere com'è andata.
    PEr quello che penso è che indubbiamente è frutto di uno studio maniacale e fatto rispettando i canoni clericali o "spirituali" (interessante la descrizione delle apparizioni delle evocazioni) ma penso che sia una cosa tanto affascinante quanto pericolosa SAI NON SONO MICA BAZZECOLE QUELLI TI MANGIANO SE QUEL GIORNO GLI GIRA MALE e siccome non è che sono proprio un Santone puro di cuore ecc ecc, preferisco studiare i giorni e le evocazioni e in caso di necessità farle



    tradotto è un bel libro che incuriosisce e se t'interessano quelle cose lì è come un bignami d'evocazioni angeliche
    più volgarmente è una fi...ata
     
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  12. Mago Idem
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    anche la mia copia e senza immagini...
     
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  13. cagliostro85
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    NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO senza immagini Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo (lo cercherò in libreria...) grazie lo stesso biggrin.gif biggrin.gif cool.gif dry.gif unsure.gif shifty.gif shifty.gif w00t.gif e potrei continuare ma il mio gatto non è daccordo
     
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  14. cen
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    ah ah ah bn bn bn image image image

    ma che è moire io lo devo sapereeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :)

    :D :P :O :) :/
     
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  15. Lord Dunancht
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    CITAZIONE (cen @ 8/12/2010, 12:40) 
    ah ah ah bn bn bn image image image

    ma che è moire io lo devo sapereeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :)

    :D :P :O :) :/

    Presentarsi prima di postare. BRAAAAINS
     
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31 replies since 29/10/2005, 15:51   10986 views
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