La meditazione zazen

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Madame_Belial
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Lo zazen è una delle essenze del Buddhismo, sicuramente la più profonda e quella più sentita. Secondo questa filosofia non è tanto importantel'idea del Buddha o di Dio, quanto la realtà dell'uomo; si tratta di un diverso punto di vista sulla vita e sulla sua valenza, l'essere umano consapevole non lotta per ciò che può conseguire nella vita ma per ciò che è la vita in se stessa.
    Questo tipo di meditazione è particolarmente adatta per entrare nei meccanismi che regolano l'armonia delle cose e del nostro piano spirituale, ci darà una maggiore consapevolezza di chi siamo e, soprattutto, di qual è il nostro scopo su questa terra, aiutandoci a capire le mille espressioni della spiritualità, di quella energia della quale si compone il nostro corpo astrale.
    Obiettivo della pratica zen è quello di ottenere lo stato di coscienza che si verifica quando l'ego individuale si svuota completamente, identificandosi con la realtà oggettiva di tutte le cose che lo circondano; in questo modo si percepisce la propria natura interiore e tutte le contraddizioni che ci affliggono scompaiono; il nome zazen, che viene dato a questo particolare tipo di meditazione, significa letteralmente "sedersi con la gambe incrociate". Ci siederemo con le gambe incrociate e inizieremo a respirare con calma, ritmicamente, cercando di seguire con la mente il nostro stesso respiro e respirando con la mente stessa.
    La posizione preferita è quella del loto (piede destro sulla gamba sinistra, piede sinistro sulla gamba destra), le spalle sarenno in posizione eretta e le mani raccolte sul grembo con le punte dei pollici che si toccano; terremo gli occhi socchiusi e lo sguardo fisso su un punto immaginario della nostra stanza, posto a circa un metro di distanza da noi.
    Appoggiamo adesso la lingua contro il palato, chiudiamo le labbra e stringiamo i denti; teniamo gli occhi aperti e respiriamo con il naso. Cerchiamo di svuotare la mente concentrandoci sul vuoto, osserviamo il punto immaginario lontano da noi e sentiamo che esso esiste pur trovandosi nel nulla assoluto, noi dovremmo essere uguali a lui, pensare senza pensare, oltrepassare le soglie del pensiero per scoprire l'infinito che esiste oltre; in quell'infinito non c'è nulla, solo il ritmo del nostro respiro.
    La tecnica zazen è assolutamente semplice e con la pratica assidua svilupperemo una profonda concentrazione e tranquillità. Anche la moderna neuropsicologia si è interessata a questa pratica, definendola come un sensazionale ultrapercezione dell'Io; il praticante assiduo dello zazen spesso è testimone di particolari eventi, quali suoni, odori e sogni, tutti fenomeni evocativi del proprio inconscio personale. La corrispondenza fisiologica di un praticante zezen corrisponde a quella di una persona molto sveglia in un corpo profondamente rilassato.
     
    Top
    .
  2. ~Inferno~
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie Madame, mi serviva proprio!
     
    Top
    .
1 replies since 4/7/2011, 10:11   139 views
  Share  
.