Malleus Maleficarum

il Martello delle Streghe

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  1. Najma Noctua
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    Malleus Maleficarum



    Nel 1486, gli inquisitori domenicani Jakob Sprenger e Heinrich Kramer dettero alle stampe un testo intitolato Malleus Maleficarum (ovvero il Martello delle Streghe) in cui con toni radicali si distaccavano dalle comuni denunce di pratiche magico-superstiziose aggravandone le accuse e dando una giustificazione definitiva di tipo teologico-canonistico alla "caccia alle streghe". In prefazione il testo riportava infatti la bolla papale Summis desiderantes di Innocenzo VIII, di due anni prima (1484). Essa in realtà non faceva riferimento esplicito alla stregoneria,nè tantomeno era stata scritta per giustificare o approvare il contenuto del Malleus Maleficarum. Tuttavia i due inquisitori la posero all'inizio del loro testo per "autenticarlo" agli occhi del popolo arrivando ad affermare che il solo negare l'esistenza delle pratiche in esso contenute fosse a sua volta eresia pura, facendolo diventare il testo di riferimento per ogni processo in cui l'imputato era accusato di stregoneria.

    Non fu mai adottato ufficialmente dalla Chiesa cattolica, ma le conseguenze furono ugualmente devastanti.

    Il libro è diviso in tre parti. La prima parte affronta la discussione della natura della stregoneria. Parte di questa sezione spiega perché le donne, a causa della loro debolezza e a motivo del loro intelletto inferiore, sono per natura predisposte a cedere alle tentazioni di Satana. Il titolo stesso del libro presenta la parola maleficarum, (con la vocale femminile) e gli autori dichiarano (erroneamente) che la parola femina (donna) deriva da fe + minus (fede minore). Il manuale sostiene che alcuni degli atti confessati dalle streghe, quali ad esempio le trasformazioni in animali o mostri, sono mere illusioni indotte dal Diavolo, mentre altre azioni, come ad esempio la possibilità di volare ai sabba, provocare tempeste o distruggere i raccolti sono realmente possibili. Gli autori, inoltre, si soffermano con morbosa insistenza sulla licenziosità dei rapporti sessuali che le streghe intratterrebbero con i demoni. La seconda parte riprende molte posizioni espresse nella prima e le approfondisce (non senza citazioni dello stesso testo) nel tentativo di far comprendere il modo di fare le stregonerie e il modo in cui si possono facilmente eliminare. L’ultima parte si occupa di fornire istruzioni pratiche sulla cattura, il processo, la detenzione e l’eliminazione delle streghe.


    Malleus Maleficarum (in italiano):

    http://it.scribd.com/doc/38686397/malleus-...o-delle-streghe


    Malleus Maleficarum (in latino):

    www.malleusmaleficarum.org/downloads/MalleusLatin.pdf
     
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  2. Megisto aren
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    Davvero interessante lo leggerò!!
     
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  3. §MORDRED§
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    CITAZIONE
    i due inquisitori la posero all'inizio del loro testo per "autenticarlo" agli occhi del popolo

    L' "Approbatio" attribuita ad una commissione di teologi dell'Università di Colonia, che compariva all'inzio del testo insieme alla Bolla papale,in tempi recenti,si è dimostrato che si trattasse di un falso prodotto con la lucrosa complicità di un notaio compiacente.Ma in ogni caso, questo poco importava a una intera legione di aguzzini, bramosi di avere un pretesto "sacro", per posare le loro tenaglie ardenti sulla carne nuda di centinaia di migliaia di innocenti.
     
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  4. Najma Noctua
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    Esattamente.Nella maggior parte dei processi (specie quelli dove la Santa Sede non aveva cointatti perchè avvenivano in borghi remoti e per opera di inquisitori non illustri, o peggio, improvvisati) la storia era paradossale quanto violenta.

    A causa di una calamità,un cattivo raccolto,una gelosia,un debito che non si voleva saldare, una persona veniva accusata di aver complottato con il Maligno. La voce si spargeva, misteriose coincidenze venivano notate, testimonianze fasulle o deliranti si accumulavano. L'inquisitore confiscava i beni dell'accusato,cercava quindi segni del contatto col demonio sul corpo: rasature totali,umiliazioni,violenza sessuale..ed era solo la prima fase.
    Poi,semplicemente, si facevano coincidere i capi d'accusa con passaggi del Malleus Maleficarum, per scoprire la natura esatta del patto stipulato. Partecipava al sabba?Infanticida?Profanava i luoghi sacri?Rendeva sterile la vicina per poterne tentare il marito?

    A quel punto, la scelta tra la confessione e la tortura, magari entrambe. Rimanere vivi, se si riusciva, comportava la scomunica,il carcere e la condanna di tutta la propria famiglia ad una vita di stenti,abbandonati e allontanati dalla comunità.

    Un passaggio di questo manuale consiglia: "Promettete loro una pena minima se si dichiareranno colpevoli, e una volta condannate,infliggete loro la pena promessa e poi bruciatele; promettete inoltre di non condannare le streghe che ne incriminano altre e poi chiamate un altro inquisitore per farlo".
     
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3 replies since 6/11/2012, 13:07   2345 views
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