Il non giudizio

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    Antriani Fidelis
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    Una delle tendenze più innate nell'essere umano e una delle più dannose è la tendenza a giudicare: siamo portati a giudicare tutto, dalle persone che ci troviamo davanti al modo in cui sono vestiti, da quello che fanno al loro modo di parlare e di atteggiarsi. Giudichiamo anche le cose: la macchina di un amico, la sua casa, lo stipendio di un superiore o la barca di un personaggio famoso.
    Il giudicare è uno dei vortici più turbolenti in qui ama immergersi la nostra mente quando è intenta nel suo instancabile e inarrestabile dialogo interiore, veniamo trascinati in questo turbine di opinioni e di pensieri riguardo a tutto ciò che è esterno rispetto a noi e, il più delle volte, lo facciamo senza neanche rendercene conto; una parola tira l'altra un pensiero negativo se ne porta dietro un'altro peggiore e alla fine della giornata ci troviamo di cattivo umore senza neanche renderci conto del perché. Ci troviamo anche ad essere senza energie e privi di stimoli per portare avanti qualunque progetto. Il motivo di ciò è uno solo: quando giudichiamo ci priviamo della nostra energia per proiettarla all'esterno.
    Da qui deriva il senso di spossatezza quando la sera ci troviamo a casa davanti alla tv; proviamo allora a dare la colpa al lavoro ma quando arriva il fine settimana o le vacanze ci accorgiamo che questa mancanza di energie continua ad opprimerci. Allora dov'è il problema? Come detto sopra il problema è esattamente la nostra tendenza a giudicare, una tendenza che ci priva di energie e ci rende inermi di fronte ai problemi della vita. Accettare quello che ci succede, del non giudicarlo, del non rimanere delusi perché i risultati sono differenti da quelli che ci aspettavamo. Solo così lasciamo la strada aperta all'universo perché realizzi i nostri desideri nel modo che è veramente migliore per noi e non nel modo che, nella nostra visione ristretta, giudicavamo essere più favorevole. Solo così riusciremo a renderci conto che, con il tempo, le cose possono andare persino meglio di come ce le eravamo prefigurate.

    fonti http://www.lo-specchio-del-pensiero.it/fis...ita_stessa.html

    che il mondo è eterno, et che sono infiniti mondi, et che Dio ne fa infiniti continuamente
    davanti l' infinito, cosa ve ne può fregare di una misera esistenza?
     
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  2. controflusso
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    Un esercizio interessante da fare può essere quello di ascoltare pure il dialogo interno, sia che giudichi sia che sia negativo
    ma di non attaccarsi a quel pensiero pensando "allora questo sono io"
    meglio non identificarsi con la propria mente, noi non siamo la nostra mente, noi LA USIAMO, siamo ben oltre il corpo fisico

    cè un pensiero ok, lasciamo che passi e anzi,
    se vuoi giocarci un pò puoi trovare un giudizio positivo o immaginarti l'esatto opposto di quello che ti dice la mente e generare un pensiero "con più cuore" che allevi la pesantezza del pensiero precedente, magari facendo un complimento

    questo esercizio l'ho chiamato "Il bilanciamento"
     
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  3. Jikonsaseh
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    Peccato che questo post sia caduto nel dimenticatoio perché hai sollevato uno spunto di riflessione interessante balaramax.
    Vero quello che scrivi, è una sorta di impulso il giudizio ed è estremamente pericoloso, lo abbiamo innato? io non lo so francamente, credo che sia piuttosto un abitudine culturale acquisita e che ci instillano, comunque vero che ne siamo un po tutte e tutti vittime.

    Personalmente quando sorge il pensiero io eseguo un esercizio mentale.
    Lo affianco ad un giudizio positivo.
    Esempio:
    "Tizio ha detto una stupidata"
    "Tizio ha anche detto questa cosa positiva l'altra volta"
    In pratica metto le cose e i comportamenti su una bilancia, tranne quando le azioni sono molto gravi, quindi parliamo di tentati omicidi, stupri e cose di questo genere, in quel caso vedo sempre gli aspetti positivi di una persona ma la bilancia tende a pendere nel giudizio sulle azioni negative e giudico negativamente pur vedendo singoli aspetti positivi. Spero di essermi fatta capire nell'esempio fatto.

    Il giudizio correlato all'energia è giustissimo ma l'energia è di differente tipologia, può essere anche scaturita dalla rabbia, non solo dalla serenità emozionale, tanto per citarne due tipi, certo dalla tristezza e dall'amarezza magari meno ma su questo tema sono abbastanza ignorante lo ammetto.
    Spero di rilanciare questo post perché è davvero interessante :)
     
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    Io credo che sia quasi impossibile non giudicare in taluni casi.
    Esempio. Non frequento quella persona perché la ritengo frivola e povera di contenuti. Involontariamente l'ho giudicata. Dico involontariamente perché consciamente non mi interessa cosa fa taluna persona o che interessi ha.
    Credo che la cosa fondamentale sia appunto quella di non far in modo che questi giudizi intacchino il nostro equilibrio.
    Forse sono stata un po' contorta nel ragionamento XD
     
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  5. Ambicatus
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    "La cosa più difficile, a tratti impossibile, è quella di conoscere se stessi, perciò facciamo quella più facile: giudicare gli altri."

    L'essere umano per sua natura non può fare a meno di giudicare tutto ciò che gli sta intorno.

    Del resto siamo noi stessi a dire e a comunicare agli altri se una cosa ci pare brutta o bella, giusta o sbagliata, buona o cattiva...

    Questo serve per darci e dare un'idea superficiale delle cose che ci circondano e che compongono il nostro mondo.
    Ci basiamo sulle sensazioni che ci trasmette primo acchito ciò che ci troviamo davanti, oppure ci lasciamo influenzare dal giudizio comune altrui che ci risucchia in un vortice di opinioni e punti di vista.

    "Le persone giudicano sempre gli altri avendo come modello i propri limiti — e a volte l’opinione della società è piena di preconcetti e timori."

    Questo incide molto anche sul nostro stato energetico iniziale che varia a seconda di cosa o chi ci troviamo difronte, sul giudizio che abbiamo sentito su di essa, o sul giudizio che ci eravamo fatti in passato.

    Ma invece di fermarsi alla facciata, dovremmo andare più in profondità.
    Se vediamo un piatto che che gli altri giudicano schifoso, avremo una sensazione sgradevole davanti ad esso, ma non avendolo mai assaggiato, non potremmo mai sapere se è vero o se il giudizio dato è errato, non lo sapremo mai realmente se non approfodiamo.

    Con le persone è un po' più complicato.
    Molto spesso ci fermiamo alla canonica "prima impressione" senza la voglia di approfondire, ciò che realmente la persona è. Diamo un giudizio e un etichetta in base al comportamento, pensieri, atteggiamenti, interessi, amicizie... e ci facciamo un idea marginale di ciò che sta fuori, ma non riflettiamo in quello che si trova dentro.

    "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre."

    E questo, inevitabilmente porta a comportarci in un certo modo con certe persone, forse perché non riusciamo a comprendere appieno i comportamenti di chi ci sta difronte perché non sappiamo dentro cosa ha, quali pesi si porta dietro e quali turbamenti lo assillano e questo influenzano il nostro giudizio e destabilizzano la nostra energia.

    "Per giudicare un uomo bisogna almeno conoscere il segreto del suo pensiero, delle sue sventure, delle sue emozioni."

    Ognuno di noi è un caotico pianeta, possiamo sapere con uno sguardo di telescopio o con una ricerca di una sonda i dati sommari, e per giudicare se sia abitabile, sfruttabile o meno.
    Ma finché non vi atteriamo sopra o non penetriamo attraverso il suo spesso ed impervio strato gassoso, non potremmo mai carpirne l'essenza e la composizione vera...ma anche dopo, rimane sempre un incognita aperta.

    Potremmo sempre scoprire sorprese interessanti o sconvolgenti verità ed inaspettati cambiamenti, di tutto, che potrebbe ribaltare ulteriormente il nostro giudizio.

    Non possiamo fare a meno di giudicare e di essere giudicati, ma possiamo farlo in modo più cosciente, guardando prima come noi siamo realmente dentro, poi guardando ciò che sta al di fuori e intorno a noi.
     
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  6. Sappho of lezvos
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    E' molto interessante: spesso le persone proiettano tutto fuori, quando in realtà anche dentro vi è un mondo. Prima di giudicare gli altri o i pensieri degli altri, anche se ammetto che davanti alle azioni è più complicato, è davvero molto maturo fermarsi a pensare senza giudicare. E' un ottimo spunto di crescita: fermarsi, senza giudicare, conoscere e osservare: se si vive proiettando sempre verso il fuori, alla fine della giornata, si è esausti per via della sfilza di giudizi negativi, che come etichette, si applicano, per catalogare secondo ciò che ci va più a genio, ciò che viviamo.
     
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    Bella discussione, mi piace questo argomento. Credo che non sia troppo difficile applicarlo magari da quando ne senti parlare/leggi al periodo che viene, la difficoltà per quanto mi riguarda é renderlo uno "schema, modello" quello che volete , permanete e costante e non ricadere invece nel vecchio "vizio" voi che dite ? Credo sia così per un po' tutto ...
     
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    CITAZIONE (ElBrujo. @ 14/10/2016, 21:41) 
    Bella discussione, mi piace questo argomento. Credo che non sia troppo difficile applicarlo magari da quando ne senti parlare/leggi al periodo che viene, la difficoltà per quanto mi riguarda é renderlo uno "schema, modello" quello che volete , permanete e costante e non ricadere invece nel vecchio "vizio" voi che dite ? Credo sia così per un po' tutto ...

    Curioso il tuo intervento perché mi ha fatto venire in mente un'altra discussione, un topic se non erro aperto da Controflusso o da Abubu(chiedo l'aiuto da casa :lol1-onion-head-emoticon: ), dove si spiegava per l'appunto come ri-programmare il nostro cervello verso alcuni schemi mentali molto radicato in noi
    Dovrebbe poter servire anche verso pregiudizi quindi e modi in cui vedere il mondo
     
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    In realtà credo che il non giudizio sia da attuare semplicemente comprendendo la reale natura delle persone e o delle cose... a prescindere dalla negatività che ti può lasciare un incontro o un avvenimento se ne comprendiamo la natura non la si giudica
    Ho provato per diversi anni con pratiche di ri programmazione e auto suggestione e un esercizio costante, ossessivo come mio solito, ma nulla non credo si possa arrivare veramente al non giudizio... ci dovrebbe essere un costante vuoto mentale, per lo meno queste sono le conclusioni a cui sono arrivato oggi
    E comunque la ri programmazione va fatta se la si vuole portare avanti con pragmatismo non è qualcosa con cui si può scherzare
     
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    perchè giudicare, se neanche su se stessi si riesce appieno in verità a guardare...
    il giudizio parte da chi non ha le ali per vedere oltre il dì
     
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    Possiamo supporre asdhe che tu non giudichi nessuno X'D
     
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    sì è così!
    il mio giudizio non è mai pregiudizio, ma mera osservazione di ciò che viene fatto (se è il caso poi a richiesta di dirlo :hehe-onion-head-emoticon: )
    lascio ad altri giudicare infatti, non è mio compito nè mio diletto :hi-onion-head-emoticon:
     
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    Si giudica il mondo che ci circonda in qualsiasi istante hahaah ma va be come si sul dire ad ognuno il suo
     
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  14. Sabu-Rai
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    Anche io apprezzo questa discussione, il primo che vedrò permaloso e ce ne sono diversi in questo topic, il primo che vedrò sparare sentenze su topic di magia rossa, etc etc farò copia e incolla di questo topic dove ex mistery (che da consigli su come evitare), darklava,sappho, El brujo, balaramax e ashde sono intervenuti! ^^
    Adoro questo forum ^^

    Ps Mi son dimenticato qualcuno di sicuro... abbiate pazienza ^^

    In ogni caso... evviva la coerenza! Yeeeeeeeeeeee
     
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    Sono passati 3 anni si può cambiare idea è normale sarebbe strano il contrario, anzi per quanto mi riguarda credo che con il tempo sia riuscito ad osservare l' argomento in maniera più completa, comprendendolo maggiormente
    Anche se non so a questo punto se abbia realmente senso rispondere ma va be o
     
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51 replies since 13/9/2013, 10:03   988 views
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