Ricongiungersi al proprio Essere

Dall'illusorio al reale

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  1. Raoul dei Mondi
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    Ti avverto, chiunque tu sia.
    Oh, tu che desideri sondare gli Arcani della Natura,
    se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
    non potrai trovarlo nemmeno fuori.
    Se ignori le meraviglie della tua casa,
    come pretendi di trovare altre meraviglie?
    In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
    Oh, uomo conosci te stesso
    e conoscerai l’Universo degli Dei.
    - Oracolo di Delfi


    Dunque, chi sarebbe questo famoso “te stesso” che bisognerebbe conoscere? Io mi conosco già! potreste erronamente rispondere, pensando a voi come al risultato oggettivo dell’insieme dei vostri pregi e dei vostri difetti. Potreste pensare al vostro carattere e a cosa lo rende particolare, unico e diverso da qualunque altro, e accettarlo come parte integrante di ciò che credete di essere. No cari amici, conoscere sé stessi, non ha niente a che vedere con tutto questo, poiché ciò che avete accumulato all’interno del vostro corpo biologico, è il semplice risultato di un processo mentale costituito da svariate interazioni con ciò che attualmente vi circonda. In questo modo non conoscete voi stessi, ma il risultato generato dall’illusione di voi stessi. Il processo che conduce alla trasmutazione alchemica del proprio corpo, è lento, tortuoso e assai doloroso, e una volta intrapresa la sua strada guai a chi torna indietro! Guai a chi interrompe tale processo, poiché il prezzo da pagare sarebbe davvero troppo alto. Chi vuole abbandonare il vecchio mondo in cerca del nuovo, deve lasciare per forza dietro di sé la paura, il dubbio, e deve voler spiccare il volo attraverso un baratro di proporzioni mastodontiche, che lo condurrà inesorabilmente dall’oblio alle braccia del proprio Essere. Non può esservi alcuna avventura esterna da “vivere”, se prima non si è vissuta la più grande emozione esistente, che è quella del ricongiungimento con il proprio Essere, pienamente incarnato in tutta la sua essenza e presenza, in un corpo nuovo, che brulica di cellule nuove e processi cognitivi e percettivi totalmente manifesti in tutta la loro accelerazione coscienziale.

    Quando conoscete voi stessi,
    allora sarete conosciuti,
    e comprenderete di essere figli del padre vivente [Pater Noster].
    Ma se non conoscete voi stessi,
    allora albergate nella miseria,
    e sarete miseria.
    - Tommaso 3,4

    Il primo passo per conoscere sé stessi è comprendere che si sta dormendo.
    Qualcuno potrebbe facilmente obiettare su questo punto, ed asserire in tutta certezza di non stare affatto dormendo, ma di essere lì, proprio lì, davanti ad un monitor a leggere quanto vi è scritto. Potreste essere sicuri ed arcisicuri che il vostro sedere sia poggiato sopra ad una sedia, poiché potete sentirne la consistenza, avvertirne la parte “gommosa” del cuscino verso il suo centro, schiacciato dalla mole del vostro peso. Potete avvertirne inoltre la parte leggermente più concreta, verso i suoi bordi, che si staglia tra le pieghe del vostro cavo popliteo. In questo stesso momento, potreste vedere vostra madre, vostra sorella o vostra/o moglie/marito, che stanno svolgendo dei compiti normalissimi, come pulire casa o guardare la televisione. Eppure tu, loro, noi tutti stiamo dormendo, e credetemi se vi dico che in uno stato simile è impossibile accorgersene, ma è così. Tutta la nostra manifestazione in questo sogno che chiamiamo vita o realtà è un concentrato di azioni meccaniche e meccanicistiche, a partire dal sentiero che ci costituisce, fino all’azione che crediamo di aver compiuto poco fa. E in questo stato di sonno perenne siamo disposti ad accettare ogni tipo di abberrazione possibile.

    Ciò che accade dipende dal nostro modo di osservarlo
    o dal fatto che noi l’osserviamo.
    - Werner Heisenberg


    Ad esempio, due terzi del mondo muore di fame: ciò non è totalmente dovuto ai problemi legati a quei luoghi, come invece ci viene costantemente detto. Io ho avuto l’opportunità di visitarla e di parlare con la gente del posto, e posso dire che da decenni all’uomo “bianco” viene propinata la menzogna colossale, che in Africa la gente muore perché non c’è l’acqua. In realtà sono le multinazionali che detengono il vero potere in quei luoghi, foraggiando il terrorismo o i dittatori locali per mantenerne il controllo, e utilizzando i suoi abitanti unicamente per i loro esperimenti su medicinali che ancora non hanno ricevuto autorizzazione nel mondo cosiddetto “civilizzato”. La situazione è in questo modo perché non c’è alcun interesse che cambi! Ma come ho detto, noi stiamo dormendo, poiché chiunque fosse davvero sveglio a quest’ora avrebbe già capito tutto questo e intrapreso la strada del “ritorno a casa”. Anche la sofferenza è conseguenza del nostro sonno, la quale ci impedisce di cogliere la realtà oltre l’illusione! Chi dorme soffre, mentre chi si risveglia apre il suo Cuore e vive nella gioia, perché vede cosa realmente sta accadendo nell’Universo intero, scorgendo l’assoluta perfezione in ogni sua manifestazione. Noi non abbiamo paura dell’oscurità, bensì della nostra luce!

    Che cosa stia facendo la nostra “macchina”
    non fa alcuna differenza finché si è addormentati.
    I nostri corpi sono stati progettati per dormire, non per svegliarsi.
    Per fare questo, dobbiamo andare contro natura.
    - Robert E. Burton


    Quando l’autore inglese David Icke ferma l’attenzione sul fatto che l’Amore Infinito è l’Unica Verità, non mente affatto, per quanto si possa non condividere altre affermazioni. Nell’arco dei milleni questo è stato detto in tutti i modi possibili e immaginabili, e noi abbiamo sempre continuato a ignorarlo, “vivendo” un sonno che non ci appartiene. Non fa parte della nostra natura. Noi non siamo quel sogno. Non siamo il nostro lavoro e nemmeno il nostro conto in banca. Prima lo capiremo, prima svolteremo, e ancor prima la Matrice sarà costretta a cambiare i suoi piani.

    La realtà è una mera illusione,
    anche se molto persistente.
    - Einstein


    In tutte le tradizioni esoteriche che davvero contano, a partire da quelle atlantidee, egizie, tibetane, greche ed infine cristiane, si è sempre saputo che l’uomo dorme un sogno che è convinto di non poter controllare, e di non aver alcun potere su di esso, ma si sbaglia! Quanta arroganza è contenuta in un singolo uomo, che è convinto di essere un individuo mentre in realtà egli è una moltitudine manifesta dello stesso “sé stesso”! Proprio così: io sono te, tu sei me. In ogni forma e manifestazione.

    L’Alchimia Interna non ha davvero niente a che vedere con le religioni, è un lavoro su sé stessi.

    Gesù disse: “Sappiate ciò che vi sta di fronte al volto,
    e cosa vi è nascosto vi sarà svelato”.
    - Tommaso 5,1


    Pensate che queste parole sottointendano concetti mentali diversi dall’esposizione di ciò che in realtà stanno dicendo? Non esiste un’interpretazione diversa in questa frase: Yeshua dice esattamente quello che c’è scritto! Sono sempre stati certi intelletuali che hanno assegnato significati diversi a ciò che invero è già chiaro e lampante come il sole. Non cerchiamo sempre di interpretare secondo la mente, poiché essa appunto… mente! Ma fatelo attraverso l’intelligenza del Cuore. Proprio così: sappiatelo! Affrontate l’oltre che c’è di fronte ai vostri occhi, che ciò che essi vedono è in realtà un ridottissimo spettro di frequenze interpretate dal vostro cervello.


    Solo in questo modo la Matrice collasserà davanti a voi e svelerà la sua vera identità, rispecchiando in questo modo la vostra! Occorre dimenticarsi di essere, perché in questo momento cari amici, non si è. Questa “non è la vera carne”. La Terra è una Prigione-Scuola Iniziatica per l’Anima.



    Fonte: tratto da www.testesso.com/tag/oracolo-di-delfi/
     
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