Mandragora

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Zexab
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ciao a tutti... scrivo questo post poichè ho visto molti post riguardo le mandragore ma nulla che le descrivesse in ambito... come dire... non-magico ecco...
    Quindi ecco una cosa che mi sono permesso di scrivere:

    _____________________________
    MANDRAGORA
    Mandragora Officinarum

    Pianta erbacea perenne acaule, con foglie disposte a rosetta a livello del suolo, a margine intero, ondulato agli orli, da cui spuntano fiori a corolla campanulata a cinque lobi, bianchi o porporini, che sono portati da brevissimi pedicelli. Il frutto è una bacca globosa, nerastra, a una sola loggia che racchiude molti semi: a seconda della forma e della grandezza di questi si ha la forma "maschio" o "femmina". La pianta emana uno sgradevole odore, quasi ad indicarne l'effetto funesto che procurava sugli animali che se ne cibavano. Il suo nome infatti deriva da "mandra" (stalla,caverna,grotta) e da "agory" (dannoso, nocivo alla salute).
    La sua notorietá di pianta magica (è senza dubbio la piú rinomata di questo genere di piante) la deve alla forma della radice, simile a una figura umana nel suo insieme (lo stesso Pitagora la definí antropomorfa), per cui si è creduto di identificarvi una deitá dalle forze occulte, magiche e miracolose. Riti e leggende sono legati alla sua stessa raccolta, la quale, secondo Teofrasto e Plinio, avveniva con la segnatura di tre cerchi fatti con la punta di una spada e l'estirpazione della pianta operata con l'aiuto di un cane, che dopo lo sradicamento moriva tra gli urli sovrumani lanciati dalla pianta e le parole oscene pronunciate dai presenti al suo indirizzo.
    La mandragora ha in realtá proprietá sonnifere e per queste sue virtú era impiegata per facilitare i parti. Quanto alle proprietá velenose, esse derivano dalla presenza di alcaloidi delle Solanacee, in particolare atropina, scopolamina e iosciamina, di cui si impadronivano, specialmente nel Medioevo, maghi e streghe per creare talismani e filtri d'amore.
    Una pianta che puó risultare velenosa se incautamente usata, ma utile alle dosi e prescrizioni del medico, è la zizzania o loglio ("Lolium Temulentum", dal greco "lolos", mortifero). Nota sin dai tempi antichi, era un'erba infestante da estirpare soecialmente nei campi di grano, in cui prospera maggiormente. Se infatti dovesse accadere che i suoi semi vengano macinati insieme ai chicchi di grano, la farina che verrá successivamente usata per il pane provocherá, in chi ne avrá mangiato, nausee e vomiti, vertigini e convulsioni, e potrá finanche risultare fatale alle alte dosi. Se invece verrá impegnata per la preparazione di impiastri esterni, allora risulterá calmante e risolvente sia nelle artriti che nei dolori reumatici.
    _____________________________

    Tratto da "Salute e Bellezza con le piante"
    Di Antonio Battista

    Spero di essere stato di aiuto a qualcuno... ^^
     
    Top
    .
0 replies since 13/9/2015, 19:04   169 views
  Share  
.