-
.CITAZIONEPerò non capisco come in questo modo si riuscirebbero a contattare degli spiriti...
Io non ho mai parlato di contattare spiriti.
Ho detto che quelli che Kerner definiva spiriti, potevano essere esteriorizzazioni del proprio animo.
Molti giocavano con le macchie a mo di tarocchi, in quel periodo lo faceva improvvisando sedute spiritiche, ma non c'entra nulla con l'esercizio che ho esposto prima, poi se a te aggrada farlo, sei ben libera.
Mi riferivo all'articolo, e al fatto che Kerner dicesse che era una sorta di comunicare da parte degli spiriti, non ho mai detto che sei stato tu a dirlo, parlavo in generale, forse mi sono espressa male
Sulla seconda cosa ho solo dato una mia opinione sul come si potrebbe usare per avere diciamo delle più probabili risposte, non volevo dire qualcosa contro il metodo esposto da te prima
Chiedo scusa se te la sei presa .... -
Ambicatus.
User deleted
CITAZIONEChiedo scusa se te la sei presa ...
No affatto, ma volevo chiarire
Non è una scienza esatta, siamo qui per raccogliere impressioni, ma si cerca di farlo nel modo più lineare possibile così per poterci confrontare. -
Ambicatus.
User deleted
Sta notte ho avuto di nuovo "l'impulso".
Mi sentivo molto carico energeticamente, così ho preso un foglio, mi sono seduto. Ho tratto un paio di respiri, e ho preso l'inchiostro.
Avevo una strana sensazione, crescente, divampante, tant'è che d'istinto aprì la boccetta e senza usare la pipetta gettai con forza l'inchiostro sul foglio.
Piegai il foglio a metà.
Vedevo quel mare di inchiostro che si dipanava, si insinuanava nelle fibre del figlio come un serpente.
All'apertura, questo fu il risultato.
Diciamo che mi ha piacevolmente colpito.
Questa macchia la chiamo "Il Totem".
Mi ha generato un sacco di emozioni contrastanti e forti.
Vi invito a prestare attenzione non tanto alla macchia ma alle parti lasciate in bianco.
Si notano alcune figure: A
alla base un insetto, con le ali ancora chiuse e le antenne tese in avanti a captare ciò che ci sarà avanti.
Dopo si passa ad un uccello, con le ali spiegate, e preso il volo verso la libertà sale, sempre di più.
Poi si passa ad un cavallo, incarnazione di libertà e potenza, forza motrice che spinge in avanti e fa superare momenti difficili che si incontrano sulla strada.
Poi vi è un pipistrello, una turbolenza, quelle cose inevitabi che disturbano, rallentano il passo, ma che ci portano sempre e comunque in avanti.
Un toro, che con la sua immensa forza, e con le sue dura corna, sfondano queste turbolenze per crearsi un varco in cui vedere.
Poi c'è l'ingresso, dove luce e tenebra si mischiano, e cose nuove e nascoste emergono, portandoci nel punto più alto di compressione.
Infine una campana, il risveglio, dei sensi, del corpo e della ragione, punto finale e più, trampolino per l'oltre.
Credo che il Totem rappresenti l'idealizzazione del percorso che ognuno di noi può, ma soprattutto dovrebbe fare.
In questo caso la macchia è il buio che ci avvolge, e il bianco sono le stazioni che dobbiamo percorre e raggiungere durante il nostro cammino.. -
VirgyCOB.
User deleted
BELLISSIMO! Sono sconvolta dalla precisione delle zone bianche! . -
.CITAZIONEChiedo scusa se te la sei presa ...
No affatto, ma volevo chiarire
Non è una scienza esatta, siamo qui per raccogliere impressioni, ma si cerca di farlo nel modo più lineare possibile così per poterci confrontare
La prossima volta cercherò di spiegarmi meglio, capisco che da un computer a volte il "tono" possa sembrare diverso ... volevo semplicemente esprimerti la mia opinione... e che a volte scrivo di getto senza pensare troppo a come modulare il post per non essere fraintesaSta notte ho avuto di nuovo "l'impulso".
Mi sentivo molto carico energeticamente, così ho preso un foglio, mi sono seduto. Ho tratto un paio di respiri, e ho preso l'inchiostro.
Avevo una strana sensazione, crescente, divampante, tant'è che d'istinto aprì la boccetta e senza usare la pipetta gettai con forza l'inchiostro sul foglio.
Piegai il foglio a metà.
Vedevo quel mare di inchiostro che si dipanava, si insinuanava nelle fibre del figlio come un serpente.
All'apertura, questo fu il risultato.
(IMG:http://i68.tinypic.com/zxw6sg.jpg)
Diciamo che mi ha piacevolmente colpito.
Questa macchia la chiamo "Il Totem".
Mi ha generato un sacco di emozioni contrastanti e forti.
Vi invito a prestare attenzione non tanto alla macchia ma alle parti lasciate in bianco.
Si notano alcune figure: A
alla base un insetto, con le ali ancora chiuse e le antenne tese in avanti a captare ciò che ci sarà avanti.
Dopo si passa ad un uccello, con le ali spiegate, e preso il volo verso la libertà sale, sempre di più.
Poi si passa ad un cavallo, incarnazione di libertà e potenza, forza motrice che spinge in avanti e fa superare momenti difficili che si incontrano sulla strada.
Poi vi è un pipistrello, una turbolenza, quelle cose inevitabi che disturbano, rallentano il passo, ma che ci portano sempre e comunque in avanti.
Un toro, che con la sua immensa forza, e con le sue dura corna, sfondano queste turbolenze per crearsi un varco in cui vedere.
Poi c'è l'ingresso, dove luce e tenebra si mischiano, e cose nuove e nascoste emergono, portandoci nel punto più alto di compressione.
Infine una campana, il risveglio, dei sensi, del corpo e della ragione, punto finale e più, trampolino per l'oltre.
Credo che il Totem rappresenti l'idealizzazione del percorso che ognuno di noi può, ma soprattutto dovrebbe fare.
In questo caso la macchia è il buio che ci avvolge, e il bianco sono le stazioni che dobbiamo percorre e raggiungere durante il nostro cammino.
WOW! Se non lo spiegavi a primo impatto non ci vedevo nulla di particolare.... è davvero incredibile quello che può venir fuori , è fantastico
Con la tempera a me non viene fuori nulla, sarò io che ne butto troppa, non lo so >_<. -
Ambicatus.
User deleted
CITAZIONECon la tempera a me non viene fuori nulla, sarò io che ne butto troppa, non lo so >_<
La tempera non è inchiostro, non puoi pretendere di avere lo stesso risultato.. -
free6.
User deleted
Sta notte ho avuto di nuovo "l'impulso".
Mi sentivo molto carico energeticamente, così ho preso un foglio, mi sono seduto. Ho tratto un paio di respiri, e ho preso l'inchiostro.
Avevo una strana sensazione, crescente, divampante, tant'è che d'istinto aprì la boccetta e senza usare la pipetta gettai con forza l'inchiostro sul foglio.
Piegai il foglio a metà.
Vedevo quel mare di inchiostro che si dipanava, si insinuanava nelle fibre del figlio come un serpente.
All'apertura, questo fu il risultato.
(IMG:http://i68.tinypic.com/zxw6sg.jpg)
Diciamo che mi ha piacevolmente colpito.
Questa macchia la chiamo "Il Totem".
Mi ha generato un sacco di emozioni contrastanti e forti.
Vi invito a prestare attenzione non tanto alla macchia ma alle parti lasciate in bianco.
Si notano alcune figure: A
alla base un insetto, con le ali ancora chiuse e le antenne tese in avanti a captare ciò che ci sarà avanti.
Dopo si passa ad un uccello, con le ali spiegate, e preso il volo verso la libertà sale, sempre di più.
Poi si passa ad un cavallo, incarnazione di libertà e potenza, forza motrice che spinge in avanti e fa superare momenti difficili che si incontrano sulla strada.
Poi vi è un pipistrello, una turbolenza, quelle cose inevitabi che disturbano, rallentano il passo, ma che ci portano sempre e comunque in avanti.
Un toro, che con la sua immensa forza, e con le sue dura corna, sfondano queste turbolenze per crearsi un varco in cui vedere.
Poi c'è l'ingresso, dove luce e tenebra si mischiano, e cose nuove e nascoste emergono, portandoci nel punto più alto di compressione.
Infine una campana, il risveglio, dei sensi, del corpo e della ragione, punto finale e più, trampolino per l'oltre.
Credo che il Totem rappresenti l'idealizzazione del percorso che ognuno di noi può, ma soprattutto dovrebbe fare.
In questo caso la macchia è il buio che ci avvolge, e il bianco sono le stazioni che dobbiamo percorre e raggiungere durante il nostro cammino.
Nel insieme ci vedo una specie di cartone animato, cane poliziotto. Le mie associazioni spontanei sono Cane= amore incondizionato, poliziotto= mente vigile, cartone animato= infanzia/ momento dell' educazione/ trasformazione dell'essenza. -
Ambicatus.
User deleted
Considerazioni
Vorrei lasciarvi alcune mie impressioni e considerazioni su quello sto apprendendo attraverso le klecksographie. Se fatte in un certo modo, e con la giusta attenzione e metodica, da mero gioco di svago e arte, esse posso diventare uno strumento molto interessante.
Una sorta di fotografia, che coglie ciò che abbiamo dentro e che spesso non riusciamo a vedere o afferrare.
Questo tipo di esercizio però ci pone in una visione del tutto soggettiva della macchia, perché sarà una nostra parte e ciò che sentiremo guardandola.
Riguardando invece gli studi di Kerner, credo che sia possibile utilizzare le macchie come uno strumento, nel quale l'operatore può "catturare" oltre a quello che ha dentro di se, ciò che gli sta attorno. Quindi sarebbe possibile (in teoria) "fotografare" ciò che permea nel nostro mondo e che normalmente è invisibile. Che siano spiriti, entità, accadimenti o sensazioni e stati d'animo delle altre persone.
Ovviamente bisogna stare attenti a non farsi suggestionare troppo e analizzare sempre attentamente il risultato.
Sugli strumenti da usare, secondo me l'inchiostro naturale è fondamentale, perché se andiamo a cercare di cogliere certe energie, usando qualcosa di totalmente sintetico non darà lo stesso risultato.
Sulla carta sto ancora pensando. La normale carta (quella da fotocopie) è un po' troppo sottile, e se si abbonda con l'inchiostro non riesce ad assorbirlo completamente e si rompe. Buoni risultati li ho ottenuti con i fogli da disegno tecnico (lisci), prossimamente passeró a quelli ruvidi e vedremo un po'. Più in là sperimeteró su altri materiali.
Per ora è tutto. Se avrò altro lo aggiungerò in seguito.. -
free6.
User deleted
Oltre a questo vorrei approfondire l' aspetto che questo esercizio può diventare un vero e proprio esercizio di avanzamento spirituale se fatto in gruppo. Vi spiegherò il come:
Io creo la mia Klecksographie e vedo quel che la mia percezione riesce a cogliere su questa macchia. Dopodiché sento cosa vede un'altra persona sulla mia macchia. Riguardo la
Macchia, rivedo la mia percezione/ la mia verità, poi mi smuovo da essa è cerco di immedesimarmi nella percezione del altro. Cerco di vedere quel che ha visto l'altra persona nella mia macchia. E così facendo la mia percezione si allarga, accoglie una nuova verità che si aggiunge alla mia. La stessa macchia sta assumendo nuovi significati. Più percezioni ho della mia macchia più posso smuovermi dalla mia verità per allargare sempre più la
Mia mente ai fini di farla diventare uno spazio infinito.
Può sembrare un giochetto da poco quando è un primo passo indispensabile per poter trasformare il corpo del dolore. Più è ampia la mente meno si è sucetibile al opposizione
Edited by free6 - 15/2/2016, 16:19. -
Ambicatus.
User deleted
Oltre a questo vorrei approfondire l' aspetto che questo esercizio può diventare un vero e proprio esercizio di avanzamento spirituale se fatto in gruppo. Vi spiegherò il come:
Io creo la mia Klecksographie e vedo quel che la mia percezione riesce a cogliere su questa macchia. Dopodiché sento cosa vede un'altra persona sulla mia macchia. Riguardo la
Macchia, rivedo la mia percezione/ la mia verità, poi mi smuovo da essa è cerco di immedesimarmi nella percezione del altro. Cerco di vedere quel che ha visto l'altra persona nella mia macchia. E così facendo la mia percezione si allarga, accoglie una nuova verità che si aggiunge alla mia. La stessa macchia sta assumendo nuovi significati. Più percezioni ho della mia macchia più posso smuovermi dalla mia verità per allargare sempre più la
Mia mente ai fini di farla diventare uno spazio infinito.
Può essere un esercizio molto utile, perché possiamo cogliere magari sfumature che a noi sfuggono, ed è anche interessante vedere cosa provoca la macchia in se ad un altro che la vede, propio come una fotografia.
Tempo fa ho visto un documentario che parlava di una foto e della percezione diversa che individui (in questo caso di nazioni diverse) avevano su di essa. Cambiava tutto il quadro interpretativo. Queste alterazioni significative sono molto interessanti. Credo comunque che la fetta dominante rimanga al fotografo perché è lui che mette una parte di se stesso nella foto, in questo caso nelle macchie.. -
Ambicatus.
User deleted
Una nuova chiamata.
Ero abbastanza incazzato diciamo.
Mi sono seduto, un solo lungo e profondo respiro.
Ho preso l'inchiostro e l'ho lanciato, stizzito.
Questo è il risultato.
La Rabbia
La dispersione, l'irruenza che scaturisce, che vorrebbe propagarsi, dominare.
Lo spirito primitivo che si manifesta, la belva feroce, il Lupo che vuole uscire.
Il regno del caos che divampa, ma non rompe l'equilibrio, chiuso, rinchiuso, le catene e i ceppi lo tengono a bada, nei meandri più bui.. -
Ambicatus.
User deleted
Nuova chiamata.
Con cuore calmo e mente salda.
Piccole gocce come una leggera pioggia.
Ecco cos'han creato.
Direzione
Stacca i piedi da terra.
Spiega le ali.
Folate di vento scuotono il volo.
Spargere le sementi per far fior campi nuovi.
Un sola direzione.
Dritta davanti a te.
Non saltar di nuvola in nuvola.
Un solo obiettivo.
Un grande ideale.. -
.
È molto interessante! Adesso mi procuro l'occorrente e appena sentirò l'impulso lo farò. Inviato tramite ForumFree Mobile
.