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Ambicatus.
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"È del tutto evidente che gli spiriti sono diventati come noi realisti e mortali, perché in certi giorni sul guanciale si disegno terrificanti mostri, draghi gotici, idre. Ecco una nuova arte secondo natura! Chiaroveggenza naturalistica! Perché imprecare contro il naturalismo, se questo, gravido di possibilità di crescita e di sviluppo, introduce una nuova arte? Ritornano gli dèi."
Così diceva August Strindberg drammaturgo, scrittore svedese (Stoccolma, 22 gennaio 1849 Stoccolma, 14 maggio 1912). Era un uomo poliedrico, molto eclettico e dalle mille sfacettature, egli infatti era anche: pittore, scultore, musicista, fotografo, chimico, alchimista teosofita.
Ebbe una vita assai tumultuosa. Di base era uno scrittore, ma la sua sete di conoscenza lo portò a ricercare e a spingersi sempre oltre. Questa continua ascensione era sintomo di una rottura intima del proprio animo con la dimensione convenzionale del tempo e del vivere, egli cercava qualcosa in più per poter sublimare la sua arte, nuovi elementi da inserire nell'atto creativo, fondamentali per la sua interpretazione, della Terra e dell'Universo.
Sentiva presenze aleggiare attorno a se, sussurri nella notte, ombre sfuggenti, visioni arcane...Credeva che fosse l'Universo stesso che cercava di comunicare con lui, attraverso i suoi sfuggevoli agenti: gli spiriti.
Mise appunto una nuova tecnica, basata sulla fotografia attraverso esperimenti foto chimici:
la celestografia.
Costrui uno strana macchina fotografica con il quale realizzava "ritratti" degli spiriti dell'Universo.
Esponeva al cielo stellato notturno delle speciali lastre immerse in un particolare liquido per lo sviluppo, il quale, secondo lui, avrebbe catturato la luce trasmessa dalle stelle, le vibrazioni psichiche che correvano per tutto l'universo e che connettevano tutte le cose, e avrebbero dato una forma a quei sfuggevoli spiriti.
«Sul mio tavolo c'era uno specchio, che si rifletteva l'immagine della Luna. Pensai: " come può lo specchio catturare la Luna e rifletterla se le lenti e la macchina fotografica del mio occhio non intervengono a modificarla?" Secondo la scienza ottica, ogni punto della superficie piana dello specchio deve riflettere la luce della Luna secondo le medesime leggi. Così sostituii lo specchio con una lastra di bromuro d'argento, per ottenere un'effetto più incisivo, la misi nella baccinella di sviluppo e contemporaneamente la esposi»
Ed ecco compiuta la sua opera, cercare di impressionare ed imbrigliare l'eco dell'Universo, in modo di essere più consapevoli di ciò che ci circonda e in cui siamo immersi.
Fonte
Edited by Ambicatus - 3/3/2016, 16:22. -
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grazie Ambicatus . -
Ambicatus.
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Di nulla
Quando l'ho scoperto ne sono rimasto tremendamente affascinato.. -
{ Cassandra.
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Non lo sapevo!
Grazie ~. -
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wow! che belle! non avevo mai saputo di questa celestografia, molte grazie Ambicatus .