sentire un carillon

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  1. Ilenia Fiori
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    Ok. Si può vedere se la piccola è rimasta bloccata o no ed eventualmente aiutarla.
     
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    Come? L'argomento mi interessa molto.
     
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  4. yamato san
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    Non credo di essere l'unico che in particolari momenti della mia vita ho sentito, percepito, la presenza di qualcuno che mi era particolarmente caro. Questo non Significa che ha bisongo di passare da un altra parte., quale parte poi? Quando siamo colpiti da una grave perdita in qualche modo aldilà di noi ci sintoniziamo con qualcosa che , non necessariamente conosciamo o dobbiamo conoscere. Chi ha detto che si tratta di una richiesta di aiuto? Non si prende neppure in considerazione che il forte legame tra chi è ancora qui in verticale e chi invece ha fatto gia di suo un passaggio, non possano in modo assolutamente naturale , inviarsi un : ti voglio Bene? Perdonatemi ma se domani o tra un paio di secoli, un trasmigratore di anime dovesse intrapporsi tra me ed una persona a me cara, nel migliore dei casi gli direi di farsi una cesta di oloturie ( assomigliano davvero tanto ad un attributo maschile😎) Cara amica, se posso permettermi, quello che hai percepito e qualcosa di stupendo, lo riterrei un dono, un riconoscimento per l'amore reciproco che avete condiviso e che credo stiate ancora condividendo.
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    Concordo sia con Vento che con Yamato.
    A volte può essere un modo per "salutare", ma dato che non si è certi sarebbe opportuno verificare se non necessita aiuto
    Se fra qualche decennio (e si spera non prima) mi servisse aiuto e lo cercassi verso un mio caro, e questo non capendo si commuove o sorride beato per la mia presenza...beh sarebbe un problema!
     
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  6. Nin.lil
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    ...credo che se necessitasse di "passare oltre" non si manifesterebbe in maniera così pacifica... Queste manifestazioni "dolci" le vedo più come una coccola da parte dello spirito della bambina nei confronti di chi è rimasto di qui e non lascia andare il pensiero di lei che se ne andata... Credo che finché questa presenza non arreca disagio e disturbo non ci sia necessità di aiutarla a passare oltre...
     
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    Beh un pianto non lo vedo come un dolce saluto...ad ogni modo ognuno ha un suo punto di vista
     
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  8. Nin.lil
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    Io avevo capito che la nipotina si fosse manifestata attraverso il suono del carillon e che Il pianto fosse quello "reale" del bimbo vicino di casa oltretutto credo che il fatto di essere deceduta a causa di malattia (che su un bimbo piccolo non vorrei nemmeno fosse possibile) l'abbia in qualche modo portata ad una certa consapevolezza sul suo trapasso... Ma queste sono solo mie idee...
     
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    Non considerate una cosa. Ognuno di noi ha uno scopo. E questo scopo è procedere attraverso la vita, morire, fare un periodo nel Bardo (o come volete chiamarlo) per rigenerarsi e valutare la propria esperienza di vita e procedere alla reincarnazione.
    Quando uno spirito rimane bloccato qui, per svariati motivi, non è felice. Perché per noi la vita va e viene. Ma loro rimangono. Credi che sia un gesto di affetto? E quando vedrà tutti i parenti morire e andarsene e lei rimarrà qui? Credete che sarà felice? Perché è quello che capita. Io trovo defunti bloccati da SECOLI che implorano l'aiuto di procedere con il loro cammino. Ho fatto visita ad ospedali psichiatrici abbandonati, campi di battaglia, camere di tortura, per trovare defunti che sono rimasti bloccati nel tempo, senza potersene andare, a volte rivivendo lo spettro della mostruosità che hanno vissuto mille e mille volte. Una volta vicino Como ho sbloccato un bambino che era stato torturato e poi sepolto vivo da un gruppo di lanzichenecchi. Si risale a circa il quindicesimo secolo. Credete che quel bambino fosse allegro quando l'ho incontrato? Per nulla. Infestava un luogo dove, guarda caso, le violenze carnali erano frequenti.
    I morti sono morti. E devono fare il loro percorso. Se non avessimo fatto il nostro non saremmo qui. E forse, dico forse, siamo qui proprio grazie a persone che si sono preoccupate di aiutarci a valicare il fiume quando per noi c'era solo nebbia.
    Ora, non dico che sia il caso della bambina. Spesso è il nostro desiderio che le persone che amiamo non se ne vadano perché viviamo l'illusione, dettata dalla non accettazione del lutto, che tutto ciò non sia avvenuto. Ma a volte, e parlo sempre per esperienza diretta, è proprio questo nostro morboso ed egoistico desiderio che trattiene i defunti qui, imprigionandoli in una vita che non possono più vivere.
    Al contrario tuo, Yamato, ritengo invece che sia un gesto di grande, grande compassione aiutare un defunto bloccato qui a procedere verso la sua naturale evoluzione, in modo che possa reincarnarsi e smettere di rimanere imprigionato. Se dovesse capitare a me, cosa che non escludo, io spero proprio che ci sia qualcuno che mi renda lo stesso favore che ho fatto a molti.
     
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    Mamma mia Vento... Ho i brividi!
    E la penso esattamente come te.
     
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  11. Nin.lil
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    Vento condivido quanto dici sul "doverla lasciar andare" da parte dei famigliari (mi è capitato con una ragazzina morta in un incidente legata alla madre che la teneva qui perché non si rassegnava alla perdita) ma credo che in questo caso probabilmente i tempi non sono ancora maturi ne da una parte ne dall'altra. Non percepisco dal racconto l'intenzione dello spirito a passare oltre ma, parlo per me, quando vogliono andarsene e non capiscono/sanno come farlo si manifestano in tutt'altro modo...
    Probabilmente (io non ho studiato granché di teoria) ha bisogno di un tempo fisiologico per decidere di andarsene del tutto...
    I bimbi sono i più testardi da far trapassare perché in qualche modo rimangono legati alla loro natura infantile dell'ultima vita e non accettano volentieri il fatto di dover andare oltre,se ci metti il continuo pensiero da parte dei familiari che li "nutrono" di energia e ecco che rimane li intorno a loro...
    Ma in questo caso, almeno al momento, non vedo l'urgenza di farla trapassare forzatamente, cosa che magari avverrà in maniera naturale quando sarà il momento opportuno...
     
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    Prendendo il caso della bambina solo come un "caso di studio", dal momento che non sappiamo se lei è bloccata, dopo due anni non avverrà più senza aiuto. La porta si apre e si chiude, la possibilità di passare da soli, per noi, è limitata. Dopo un tot, è come se perdessimo la strada. Abbiamo bisogno di qualcuno che venga a cercarci, ci prenda per mano e ci aiuti a passare il fiume e ad aprire la porta per noi.
    Il bambini, quando sono morti, non sempre rimangono bambini. Come gli adulti che muoiono non rimangono adulti. A volte la loro antichità viene allo scoperto, a volte gli adulti tornano a comportarsi come bambini quando sono bloccati. Dipende da molti fattori, uno tra tutti il motivo per cui sono bloccati. Ho visto molti casi differenti. Molti. Nonostante ciò non è possibile definire una vera e propria regola anche se è stato possibile comprendere il funzionamento basilare di alcune cose nel corso di tutti questi secoli a fare questo lavoro e a tramandarlo ad altri. A volte i defunti rimangono bloccati per paura, a volte per affetto, a volte per inconsapevolezza, a volte per incompletezza, a volte per attaccamento alla vita e alla materialità, a volte per ingiustizia, a volte, e fortunatamente sono i casi più rari, per potere.
    Le situazioni di blocco sono molto, molto frequenti. Alcuni teosofi sono arrivati ad esporre una teoria che lega questo problema ai baby criminali, secondo cui data l'enorme mole di defunti bloccati e non reincarnati e data la continua crescita demografica mondiale, molte anime giovanissime, non pronte all'umanità, quindi appena uscite dall'anima gruppo animale, prendono forma in esseri umani per esigenza.
     
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  13. Nin.lil
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    Casi di regressione adulto/bambino non mi è mai successo di trovarla mentre bambini, molto molto piccoli, si sono rivelati potenti come divinità (passatempi il termine) io non avendo mai studiato davo la colpa al fatto che fossero ostinati come i bimbi lo sono naturalmente non avrei mai immaginato che potesse essere per la loro antichità... Grazie per questo spunto di approfondimento...
     
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    Per rimanere in tema col discorso "mentre dormivo ho visto/sentito", proprio stanotte mi sono svegliata di soprassalto a causa degli infantili gorgheggi di un neonato...inesistente. Il bello è che mi sono svegliata proprio a causa dell'eccessivo volume della voce che mi sentivo "vicino le orecchie". Lo sgomento nell'accorgermi che non solo non esistesse, ma che in casa regnasse il silenzio più perfetto è stato notevole... specie se si aggiunge che appena realizzato il tutto ho pensato "hey, devo ricordarmi di scriverlo domani sull'Antro!" :lol1-onion-head-emoticon:

    Questa la mia esperienza personale riguardo i suoni e le sensazioni percepite durante il sonno.
     
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28 replies since 24/8/2017, 11:35   607 views
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