Interpretazione del rituale e incantesimo

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    filosofo delle antiche arti

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    Allora intanto rimando a questa discussione che è esemplificativa delle differenze tra rituale e incantesimo (anche i due link di wikipedia) https://antrodellamagia.forumfree.it/?t=66108329
    Poi dirò di come interpretare..
    Quando si legge uno scritto chiamiamolo magico si deve capire che cosa esso intende, se lo si vuole poi mettere in pratica
    Come si fa?
    Eh si devono conoscere alcune cose qui di seguito (se non si conoscono queste cose? Di solito neppure leggo lo scritto chiamiamolo magico)

    È un incantesimo o un rituale?
    Chi l'ha scritto?
    Che tradizione segue l'autore?
    Si confà col mio percorso?
    Mi sento pronto?

    Provo a rispondere a queste domande

    Rituale è, mi metto in sintonia con l'universo (o gli dei, o una forza alla quale credo ciecamente insomma, quale essa sia) e chiedo di fare una cosa o aiutarmi a fare una cosa a cui tengo
    Incantesimo è, mi metto al pari dell'universo (o di qualche altra forza) e io faccio in modo che succeda una cosa a cui tengo

    Fondamentale devo sapere la fonte, chi ha scritto l'atto magico, sennò purtroppo difficilmente posso sapere se ha validità, non ci metterei neppure tempo.. A meno che non ci sia più di un qualche cosa che mi colpisce ma capite che è abbastanza complicato e raro, può venire incontro la tradizione

    La tradizione è la base che mi spiega l'atto magico, ciò che c'è scritto.. È stata usata una candela perché, è stato scritto su una pergamena perché, si è fatto ciò in luna piena perché.. Dipende che tradizione segue l'autore dell'atto magico, uno psichico potrà muovere energie interiori, un wiccan energie dagli dei, ma io devo conoscere, comprendere cosa succede in quell'atto magico per metterlo in pratica.. Diversamente è come leggere il manuale d'istruzioni della tv e provare a farci andare la lavatrice

    L'atto magico deve confarsi al mio percorso, al mio sentire, se no viene a mancare la mia di energia e quella dell'atto magico stesso

    Sono pronto? È la domanda più difficile, se ho risposte soddisfacenti alle 4 domande precedenti forse sì, ma a questo punto, spesso ci si rende conto che non si ha neppure bisogno dell'atto magico

    Quindi, iniziare con l'essere un po' scettici o comunque critici (inteso nel senso di studiosi) quando si legge un incantesimo o un rituale, e poi eventualmente decidere di non metterlo in pratica o magari se proprio si vuole, iniziare da cose semplici (e che non coinvolgano direttamente altri), tipo "incantesimo per essere felici domani" o ancora meglio oggi..
     
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  2. J-O-R-A
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    Trovo il tuo post in buona fede , ma manca di basi.

    Un rituale o un incantesimo, non funziona solo perché lo Si esegue correttamente, o perché si individua il Dio o la forza che interverrà, ma funziona solo se praticato da un Mago.

    Gli Dei ?

    Pensi realmente che un Dio acconsenta una richiesta di un mortale con fini superficiali e egoici? cosa conta questo mortale ?

    Sai che chi possedeva un reale contatto con gli Dei in passato, era una persona totalmente consacrata a un Dio, viveva in un tempio, aveva una vita sacralizzata con una predisposizione animica idonea e che dopo molti anni di purificazione era possibile avere un contatto reale e non illusorio?

    Di cosa parliamo?

    Le forze?

    Pensate realmente che le forze elementari si concedano ad una persona normale? Se una persona normale riuscisse a concludere qualcosa con l aiuto delle forze elementari sarebbe distrutto da queste ultime.
    Essi obbediscono al Mago non perché egli possiede un rituale o un incanto , ma solo perché il Mago possiede una Volontà superiore alla forza degli elementi, cioè è immune dalle loro forze al suo interno.

    La Magia funziona veramente , solo se è praticata da un Mago e non da una persona normale.

    I testi Magici sono scritti e sono utili solo per i Maghi.
    Un profano o non otterrebbe nulla o subirebbe gravi danni dalle potenze dell astrale.

    Le illusioni e le idee fantasiose sono molto pericolose e non porteranno da nessuna parte , se non alla delusione e alla frustrazione e nei casi peggiori alla via per il manicomio.

    Edited by J-O-R-A - 7/9/2020, 01:57
     
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    Grazie della risposta J-O-R-A
    Allora, il senso del mio post era quello di non fare atti magici (scritti da altri) se prima non si era in grado di rispondere alle 4 domande di cui sopra, ritengo ci vogliano anni per rispondervi in maniera soddisfacente, e anche una volta trovata risposta mi sembra di aver consigliato di non sperimentare, ché "l'incantesimo per essere felici domani" voleva essere ironico, fate, facciamo qualcosa per essere felici, che può essere una predisposizione mentale, una ricerca interiore e se vuoi esteriore, che porti a non cercare nella magia (di altri) la via breve, o l'unica via possibile ma una ricerca della propria strada verso un miglioramento della propria condizione, del proprio essere, di una qualche felicità

    Provo a rispondere alle tue domande
    CITAZIONE
    Pensi realmente che un Dio acconsenta una richiesta di un mortale con fini superficiali e egoici? cosa conta questo mortale ?

    È possibile, nei fatti succede, se io chiedo che domani vi sia il sole, e domani c'è il sole, c'è il sole perché l'ho chiesto io o perché così doveva essere?
    CITAZIONE
    Le forze?

    Pensate realmente che le forze elementari si concedano ad una persona normale?

    Il mago non dovrebbe dominare gli elementi ma assecondarli e così le persone normali, si aprirebbe un canale di sintonia, dove si diventa essi stessi una forza chiamiamola elementale
    CITAZIONE
    Sai che chi possedeva un reale contatto con gli Dei in passato, era una persona totalmente consacrata a un Dio, viveva in un tempio, aveva una vita sacralizzata con una predisposizione animica idonea e che dopo molti anni di purificazione era possibile avere un contatto reale e non illusorio?

    Questa è una cosa ammirevole e forse non solo del passato

    Ora per provare a capire e mettere in pratica codeste cose, a mio conto servono parecchi anni
     
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  4. J-O-R-A
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    Buon giorno,

    La prima parte del tuo messaggio è valida ed ha una visione corretta,
    Ma a questo punto consapevolezza sarebbe più indicato un Cammino spirituale e non Magico che è più difficile e soprattutto più insidioso.

    Per quanto riguarda il discorso Dei, non capisco il nesso della tua risposta con la capacità reale di entrare in contatto con entità di tale portata.

    Il simile attira il simile ,per percepire e contattare un Dio dovresti essere simile in essenza a quel Dio , ecco perché a volte non basta una vita per tale impresa.

    Gli elementi non si conoscono a fondo , perché si pensa che la loro azione sia solo positiva forze benefiche da utilizzare ecc.. Solo illusioni o opinioni personali prima di aver praticato realmente..in realtà posseggono anche un aspetto negativo analogo, ecco perché se non si è Mago o signore di essi sarebbe come un lavorare con forze che potrebbero anche distruggere una persona..
     
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    CITAZIONE
    Ma a questo punto consapevolezza sarebbe più indicato un Cammino spirituale e non Magico che è più difficile e soprattutto più insidioso.

    Mentre uno spirituale può non fare il mago, il mago deve essere spirituale
    CITAZIONE
    Il simile attira il simile ,per percepire e contattare un Dio dovresti essere simile in essenza a quel Dio , ecco perché a volte non basta una vita per tale impresa.

    Sì, si potrebbe iniziare col chiedersi che cosa differenzia un umano, una pianta, una roccia da dio e anche qua potrebbe volerci tempo
    CITAZIONE
    sarebbe come un lavorare con forze che potrebbero anche distruggere una persona..

    Possibile, d'altronde l'umano pare stranamente abile a mettersi comunque nei guai

    Quindi è importante una ricerca spirituale e conoscere abbastanza bene la materia (e l'energia o chi per lei insomma) prima di cimentarsi nell'atto magico
     
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4 replies since 6/9/2020, 01:24   285 views
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