L'Antro: Wicca, Magia Nera, Magia rossa, Magia Bianca, Esoterismo, Divinazione, Sogni...

Votes taken by AndrePM

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    CITAZIONE (RosisofMary @ 14/6/2022, 16:29) 
    CITAZIONE (LadyByron @ 14/6/2022, 13:32) 
    Ciao, scusa ma cosa sono tutti quei segni nel piatto?

    Le avevo nascoste in un vasetto e messo una pellicola sopra per non farle vedere, saranno dei rametti secchi e pezzettini di terreno, le altre macchie non saprei

    La mela non va coperta, chiusa o altro… va lasciata un un posto dove non può essere vista tipo sopra un armadio o cose del genere… non credo sia interpretabile ora… ammesso che abbia avuto qualche effetto!
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    Ragazzi... I legamenti hanno molti pro e molti contro e spesso purtroppo pro e contro si rincorrono in una pessima (per l'umore di chi ha legato) paura dell'attesa e del fatto che le cose possano non andare bene.

    Ci vuole una cosa fondamentale PRIMA DI OGNI ALTRA... si chiama FIDUCIA nel rito e nelle capacità ed intenzioni di chi lo ha eseguito.

    Io non credo farei mai fare un legamento ad una persona esterna perchè credo che potrebbe bastare una distrazione per inficiare totalmente la cosa.

    Al di la di questo, ammesso e non concesso che la tua amica abbia fatto tutto correttamente e che quindi le energie stiano lavorando al posto tuo (che poi sui legamenti trovi tante di quelle informazioni da stare male qui sul sito, incluso il come comportarsi nel mentre) non puoi aspettarti che entro 10, 20, 30 giorni la cosa funzioni dasola, ma devi attendere il tempo giusto (non ho letto tutta tutta la discussione quindi non ho capito se parliamo di una ex o di una nuova ragazza ma questo poco importa).

    quant'è il tempo giusto? Il tempo giusto è il tempo necessario affinchè tutto funzioni:

    1. Lei deve fare esperienza (pare brutto ma andare a letto con altri e non trovarsi bene è una di queste)

    2. Lei deve capire che in queste esperienze negative ci infila sempre te (preferirei stare con lui piuttosto che con quello con cui sto)... Preferirei uscire a mangiare una pizza con lui piuttosto che stare qui con sto scemo al ristorante 5 stelle Michelin... Preferirei essere in una stalla con lui piuttosto che fra le vie di Parigi con questo qui... (scusa gli esempi un po forti ma così almeno è tutto più comprensibile)

    3. A questo punto deve capire COME MAI PENSA SEMPRE A TE che non sei nessuno per lei eppure le giri sempre in testa

    4. Quindi ad un certo punto crederà di essere innamorata di te

    5. Capirà che quando sta con te, ovunque stia sta meglio che con chiunque da qualsiasi altra parte

    6. Il gioco è fatto


    Ora... La domanda che ci si deve SEMPRE porre prima di un rito di legamento (anche se questo non è un vero e proprio legamento ma va beh) è: "SONO PORPRIO SICURO DI ESSERE DISPOSTO A SOFFRIRE PER UN BEL PO DI TEMPO PRIMA CHE LE COSE SI SISTEMINO, VEDENDO CHE LEI SE LA FA CON TUTTI MENO CHE CON ME?"

    E poi... "SONO DISPOSTO AD AVERE VICINO UN CAVALLO INGABBIATO CONSAPEVOLE DEL FATTO CHE PROBABILMENTE LE COSE POSSONO ANCHE ANDARE MALE E QUINDI VORREI ANDARMENE PURE IO E NON LO POSSO PIù FARE?"

    A questo punto, se sei proprio disposto a soffrire e a mettere in pericolo la tua e la sua serenità e l'eventuale serenità di chi arriverà dopo di te o dopo di lei (se vuoi in privato ti racconto cosa è successo a me per via di un legamento) a questo punto ti fai 30 giorni ad aspettare e poi inizi timidamente ad agire... La incontri per caso, la inviti ad uscire, le paghi il conto al bar in cui va la domenica mattina a fare colazione con le sue amiche ed in cui (che caso) ti trovi pure tu...
    Se non agisci, lei non ti cadrà in braccio dal nulla... a meno che non si sta buttando da un balcone... ma va beh! :XD:

    I legamenti se sono fatti su persone con carattere o psiche molto forte o molto arrabbiate, hanno bisogno di tempo per agire!

    Però... Ecco... Alla fine il senso di tutto questo è uno solo... Stai sereno ed agisci secondo come ti pare più giusto momento per momento, non metterti in testa strane idee o i concetti di tempo che servono solo a farti stare male e a ritardare gli effetti!

    PS non giudico che sceglie questa via, ai miei tempi l'ho scelta pure io, a breve inizierò una serie di riti di riavvicinamento ma di sicuro prima di decidere di riavvicinare la persona che voglio, dovrò lavorare sulla pulizia e sulla "purenza" degli intenti... Ad esempio, qualche divinazione con carte potrebbe aiutarti a capire se è il caso di proseguire!
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    CITAZIONE (Ioballodasola @ 23/6/2019, 00:40) 
    stasera ho fatto il rito del vasetto di aceto.
    vorrei separare due persone che mi hanno ferita, ingannata e umiliata come mai nessuno prima d'ora.
    sono una persona molto dolce e conciliante per cui mi sono stupita della rabbia che ho sentito uscire mentre 'lavoravo' il vasetto.
    in particolare avevo le mani ustionanti!
    generalmente quando si possono vedere i primi effetti?
    grazie...

    Nella descrizione si parla di un tempo che varia da 3 settimane a 3 mesi...
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    Cioè... per spiegare meglio... dopo 4 giorni lei si è fatta avanti e tirata indietro subito, nel frattempo continua a cercarmi ma senza contatti “intimi”...
    Io nel frattempo il rito l’ho interrotto è ripreso stamattina perché lei si sta ancora mostrando indecisa...
    L’ho comunque ripreso con lo stesso materiale perché a quanto pare qualcosa è successo e quindi comunque qualche risultato l’ho ottenuto.
    Speriamo bene! Comunque ti tengo aggiornato

    CITAZIONE (HunnyB @ 31/5/2019, 06:38) 
    CITAZIONE (AndrePM @ 25/5/2019, 17:53) 
    Ciao a tutti!
    Ho provato ed ha funzionato in 4 giorni!
    Lunedì ho fatto il rito, il mercoledì pure ed il giovedì ho passato una romanticissima serata con la donna per cui l’avevo fatto...
    Tuttavia non è bastato ma ieri (venerdì) proprio non ho potuto accendere la candela...
    Secondo voi è bene ripartire con lo stesso materiale lunedì o a questo punto lo rifaccio da zero?

    Non so cos'hai deciso di fare, io avrei continuato con lo stesso materiale. Ho letto di persone che hanno interrotto per un periodo l'accensione delle candele per poi riprendere con lo stesso vasetto quando la situazione ne ha richiesto il bisogno.
    P.s. posso chiederti in che rapporti eri con questa donna prima di fare il rito? perchè sembra che solo a me non funzioni ☹️ forse perchè nel mio caso l'ostilità della persona in questione è troppo forte e dura da troppo tempo....

    Per quale motivo lo stai facendo? Cosa vuoi ottenere da questa persona? Sei certo che lo otterrai???

    Io ero indeciso su cosa fare, quindi prima di iniziare ho chiesto consulto a:
    1. Carte
    2. Pendolo
    3. Angeli

    Quando ho visto che i tre esiti erano positivi, ma soprattutto sovrapponibili (non ho chiesto se il rito funzionerà ma solo le intenzioni di lei e una spiega sulle motivazioni/situazioni e tutti mi hanno dato pressoché la stessa risposta) ho deciso che poteva essere il caso di procedere senza paura di cambiare l’esito, ma solo di velocizzare i tempi.

    Ho chiesto ad un amica un giro di carte nei giorni scorsi e mi ha confermato che il tutto si realizzerà entro un paio di settimane...

    Però ho creduto molto in quello che ho fatto ed ho voluto portarlo avanti con serenità... agendo subito senza aspettare troppo!

    Quando io ho scritto 4 giorni intendevo per vedere i primi risultati... vediamo quanto ci vuole per ottenere il risultato definitivo!

    Certo è che adesso cercherò di essere più preciso nell’accensione delle candele!
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    CITAZIONE (Simona Pinna @ 6/2/2018, 15:17) 
    Ciao,per il punto 9 meglio farlo mentre la persona dorme si potrebbe fare al mattino presto? Bisogna farlo di venerdì luna crescente ora di venere oppure qualsiasi giorno può andar bene?

    ...mentre la persona dorme... non ho trovato nessuna specifica sul momento esatto, ma secondo me la fase REM è la più indicata!

    Non è un rito d’amore, quindi non è previsto giorno lunazioni o ore particolari...
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    CITAZIONE (eddy.magic @ 24/12/2017, 15:51) 
    (...)
    Per tutti gli utenti che bazzicano in questo forum, mi aspettavo più commenti!
    Solo tre utenti che hanno risposto, mi fa capire che la cosa non ha sorto molto interesse. Poi, non vi lamentate se la gente non racconta le proprie esperienze con i rituali.
    È tutta questione di punti di vista!

    Insomma... capita a tutti di aver aperto delle discussioni alcune delle quali anche molto visualizzate ma poco partecipate... Io credo che in un caso come questo (soprattutto nel momento in cui si parla di esperienze personali) pochi di noi si possono permettere di aggiungere o togliere informazioni, o dare consigli... E nel particolare (a mio discutibilissimo avviso) parliamo esclusivamente di 2 categorie chi ci ha provato (con o senza risultati) e persone davvero molto esperte (ma davvero molto esperte)... Parliamo di maledizioni... Non di come coltivare i fiori o raccogliere le pietre!
    Poco te ne saresti fatta del commento di una persona diciamo media che non ha mai avuto modo di provare, e quel poco avrebbe probabilmente solo arrecato danno o aggiunto probabilmente dubbi ai dubbi.
    Quoto in pieno Dark... c'è poco da aspettarsi se fai domande su un rito già non facile da gestire, in più che molti non farebbero mai, in più modificandolo a tuo piacimento... NESSUNO DI NOI HA AVUTO ESPERIENZA CON IL RITO FATTO DA TE... Perchè appunto discosta in un sacco di cose dal rito originale (basta un solo elemento per renderlo leggermente differente figuriamoci se si cambia più o meno un po tutto!)

    Però torniamo sempre alle basi... E ad una risposta che ho dato poco più di 24 ore fa su un altro topic... LE BASI RESTANO LE BASI!
    Il fatto che quello che è successo ti abbia spaventato tanto è sintomo che non eri pront@ a eseguire questo rito... o che non faceva per te! Per iniziare a scrivere devi saper impugnare una penna, non puoi pensare di scrivere un libro in carattere inglese perfetto se non sai nemmeno impugnare la penna!

    Non mi stancherò mai di scriverlo (e lo ripeterò fino a che avrò forza per battere i tasti del mio PC) RICORDATEVI SEMPRE che serve consapevolezza nelle cose che si fanno, ci si deve credere e si deve essere convinti che quello che stiamo facendo sia DAVVERO la cosa giusta! Perchè la magia esiste e indipendentemente dalle nostre capacità rischiamo di ottenere davvero quello che vogliamo!
    Ecco perché preparare un rito nei minimi dettagli è così importante, dobbiamo VIVERE OGNI GESTO OGNI OGGETTO OGNI SECONDO, respirare e assaporare quello che stiamo facendo, pensarci BENE prima di agire, e capire l'importanza di quello che stiamo muovendo! Non avere troppa fretta, ma rispettare i tempi prestabiliti! Poi non lamentiamoci se le cose non vanno come previsto...
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    CITAZIONE (Proyer @ 18/12/2017, 08:49) 
    Secondo voi funziona utilizzando la foto sul cellulare ?

    Allora... partiamo dal presupposto che io utilizzo anche quelle... ma i problemi sono 2...
    1. Cellulare e tablet per funzionare hanno bisogno di corrente e connessione... quindi muovono energie che possono interferire e "debilitare" drasticamente il tuo operato...
    2. Tablet e cellulari si bloccano dopo un po' di tempo e quindi a meno che non togli il blocco automatico del dispositivo... ogni 30 secondi devi spostare una piccola parte della concentrazione...

    Detto questo, io da principiante non lo farei, anche perché vorrebbe dire che se non funziona non sai se la "colpa è tua" o del fatto di aver usato un supporto sbagliato... insomma... resteresti sempre con il dubbio!

    Poi va beh, se proprio proprio non puoi fare diversamente prova!
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    Il mondo dell’ipnotizzazione è certamente una cosa misteriosa per molti, fondamentale per la buona riuscita è certamente un grande concentrazione.
    Vediamo una tecnica funzionante per tentare di ipnotizzare o più in generale di passare messaggi mentali ad una persona: la tecnica della fotografia.
    Iniziamo con il dire che non parliamo di magia, di qualsiasi genere si tratti, ma semplicemente di utilizzare un oggetto personale come una fotografia per catalizzare l’attenzione e potersi concentrare meglio sui nostri obiettivi.
    Secondo alcune teorie, il metodo con fotografia ha molteplici lati positivi, in quanto non prevede l’utilizzo di oggetti personali (capelli chiavi amuleti vari), evitando quindi di avvicinarsi in maniera “pericolosa” all’esoterismo vero e proprio.
    L’altro aspetto fondamentale della fotografia è un aspetto più “scientifico” secondo cui quando viene scattata una fotografia nella foto rimangono impressi i fotoni del soggetto ed ecco quindi che la fotografia dispone di per sé di un importante essenza del soggetto stesso.
    Questa essenza crea quindi una continuità energetica con una sorta di rete che ci permetterà di sfruttare la foto come se avessimo di fronte a noi la persona.
    Questa tecnica (come tutte le altre del resto) non funzionerà al primo tentativo, nulla funziona subito in quanto ci serve raggiungere un tale livello di preparazione e concentrazione per cui le energie emesse siano abbastanza potenti da attraversare la rete energetica di cui abbiamo parlato fino ad arrivare al nostro soggetto.

    Secondo molti (e in parte anche secondo me a dire il vero), non c'è grossa differenza fra questo tipo di attività e la magia vera e propria (o quella classificata come tale secondo i più), se non che (almeno secondo le credenze popolari) non vengono utilizzate formule magiche candele e tutto ciò che ricorda appunto l'esoterismo, tuttavia si tratta comunque di smuovere energie (insomma lascio a voi le conclusioni!)


    La pratica
    Prendete la foto della persona a cui volete comunicare qualcosa o che volete ipnotizzare.
    Sarà necessario dedicare qualche ora al giorno (io direi almeno tre ore all’inizio per poi pian piano scendere fino ad arrivare ad un'ora almeno), per diversi giorni consecutivi secondo le diverse fonti che ho consultato, servono dai 15 ai 30 giorni, io per ora ho notato soltanto che il tempo e l’energia impiegati sono proporzionali alla forza di volontà delle persone, e al “disagio interiore” che eventualmente il soggetto o il problema che il soggetto ci ha lasciato.
    Appoggiare al cuore la foto con entrambe le mani e mantenersi concentrati sui nostri obiettivi, su ciò che vogliamo imprimere nella mente dell’altro o che vogliamo comunicare.
    Qui potete scegliere 2 strade:

    1. Una volta preparati iniziamo a raccogliere le energie necessarie per poi incanalarla verso la foto, quindi potrete iniziare a dedicarvi alla parte finale dell’esercizio, iniziando a rilasciare le energie accumulate verso la foto avendo cura di “parlare” con il soggetto proprio come se fosse vicino a voi, come se non aveste in mano la sua foto ma la persona in carne ed ossa.

    2. Fissare la persona negli occhi o sull'attaccatura del naso (diciamo per essere più chiari nella zona del terzo occhio) quindi iniziate a rilasciare le energie accumulate verso la foto avendo cura di “parlare” con il soggetto proprio come se fosse vicino a voi, come se non aveste in mano la sua foto ma la persona in carne ed ossa.

    Ovviamente è fondamentale non perdere la concentrazione per tutta la durata dell'esercizio.

    Non è possibile indicare con esattezza né il tempo da dedicare ne il tempo che dovrà trascorrere affinché si possano vedere i primi effetti.
    Io personalmente ho notato grosse differenze in base alle persone a cui ho indirizzato i miei pensieri, che variano da pochi giorni a un paio di mesi, ma mi sono reso conto che la differenza principale era dovuta proprio alla conoscenza del soggetto, alla difficoltà di esecuzione, alla concentrazione effettiva, ma soprattutto al carattere del soggetto stesso.
    è comunque fondamentale non avere fretta, e cercare il più possibile di evitare (soprattutto una volta finito) pensieri negativi, ripetizioni ravvicinate, ma anche divinazioni o letture dei tarocchi troppo ripetute, che andrebbero ad interferire sulla buona riuscita dell’esercizio.

    Potete utilizzare questo esercizio per passare messaggi positivi e negativi indistintamente, anche se ritengo sia opportuno evitare di utilizzare questa tecnica (e qualsiasi altra tecnica) per fare del male a qualcuno.


    Alcune indicazioni

    1. Raccogliere bene le idee prima di iniziare ed eventualmente scrivere le proprie intenzioni su un foglio (giusto per rileggersele), potrete utilizzare questo foglio leggendolo durante la sessione.

    2. Parola d'ordine PACE INTERIORE, quindi un po di meditazione e pulizia dei chakra non vi farà male.

    3. (rispecifico meglio) Il nostro stato mentale dev'essere "pulito" non arrabbiati non stanchi, insomma affrontiamo la persona in maniera positiva.

    4. La concentrazione deve essere MASSIMA! Niente cellulare, niente TV niente radio, niente di niente... Se interrompete la sessione dovrete riprendere da capo.

    5. Se volete potrete utilizzare al limite qualche musichetta di sottofondo per concentrarvi meglio.

    6. La foto dev'essere stampata, se avete una foto "classica" meglio, se invece è necessario potrete ripiegare sulla classica foto stampata da PC, purchè (in entrambi i casi) nella foto compaia SOLO LA PERSONA A CUI VOGLIAMO INVIARE MESSAGGI.

    7. La foto deve essere non sgranata, non sfuocata, insomma nitida e limpida, se poi rappresenta proprio il volto del soggetto o al limite il busto ancora meglio!.

    8. Non usare la foto tramite supporto digitale (almeno per le prime volte), insomma è proprio meglio stamparla su supporto cartaceo per evitare che l'energia elettrica influisca sul nostro lavoro.

    9. Come per la maggior parte delle cose, meglio farlo mentre la persona dorme.



    PS
    Ho scritto questo articolo per un blog che vorrei aprire e poi l'ho adattato per il forum, spero di non aver scritto castronerie se no segnalatemelo che correggo!

    Se qualcuno ha correzioni o domande come al solito io sono qui!

    Se a qualcuno interessa, ho anche del materiale sulla telepatia (più generico) ed ho una raccolta di esercizi da fare (dai più semplici esercizi per far girare le persone a cose più complesse)...
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    Sempre più spesso, capita di leggere domande del tipo “non ho la candela rossa ne posso usare un altra?” “C’e scritto di venerdì ma posso farlo di mercoledì?”, oppure ancora “c'è scritto che ė per unire 2 uomini, ma posso usarlo per unire uomo-donna?”... Insomma, mi pare di capire che la confusione dilaga fra le persone (e questo succede non solo nell’antro, ma davvero un po' dappertutto), quindi ho deciso di scrivere 2 righe per spiegare bene cos'è un rito e l’importanza di eseguirlo nella maniera corretta.

    Cos’e un rito
    Partiamo quindi dal concetto più terra terra, spiegando esattamente cos'è un rito, partendo dalla definizione di Wikipedia, per poi analizzare alcune peculiarità delle varie filosofie (vi spiegherò anche il mio personale concetto di rito, con degli spunti da cui chi vuole può iniziare un proprio percorso).
    CITAZIONE
    Un rito (o rituale) indica ogni atto, o insieme di atti, che viene eseguito secondo norme codificate.
    Fonte Wikipedia.it

    Questa definizione, lascia poco spazio all’interpretazione e ancora meno domande sulla possibilità di modificare ciò che di norma viene indicato quando viene postato un rito di qualsiasi genere.
    Questa definizione ė valida tanto per la maglia quanto per i riti religiosi, ma anche per la vita personale! pensate ad esempio se andando ad una funzione religiosa, ed ogni volta fosse tutto diverso, in base alle esigenze dell’officiante o delle persone che assistono… Sarebbe incredibile no?
    Ma rito ė anche altro, e per dare una visione più ampia, mi piace ricordare ad esempio come spesso eseguiamo dei riti senza rendercene conto, gestualità quotidiane che eseguiamo spontaneamente, ma che in qualche modo contribuiscono al nostro benessere…
    Il rito del risveglio ad esempio che pur essendo personale, prevede delle gestualità quotidiane a cui non possiamo fare a meno (ad esempio risveglio colazione doccia per alcuni, come anche il tipo di cibo che scegliamo per la colazione ė parte integrante del rito stesso e ne comporta la buona riuscita o meno) il rito dell’andare a dormire (spegnere tutto, controllare gas, porte, finestre), il rito dell’uscire di casa (se ci pensate bene, molti fanno o pensano cose diverse se si esce per andare al lavoro, con amici, o per altre cose), e tutte queste gestualità ripetute hanno funzione importante per lo scoop finale, basta provare ad esempio possono provare a modificare la propria colazione per vedere come con una modifica così banale tutta la giornata prende un altra piega! Oppure provate ad andare a letto senza aver controllato di aver chiuso tutto, alcuni dovranno alzarsi per verificare, altri si sveglieranno anche durante la notte con una certa agitazione e dovranno quindi procedere al rito per poter riposare tranquilli.
    Nel mondo moderno queste gestualità si chiamano abitudini, ma in una visione più ampia e filosofica possiamo senza problemi definire tutte queste cose dei riti veri e propri.
    Ulteriormente più “banale” ma secondo me ancora più d’effetto ė l’esempio dell’inizio delle attività lavorative, provate a pensare di arrivare in ufficio e non accendere ad esempio il pc… Non potrete lavorare!
    Pensate ad esempio anche ad un medico che deve operare un paziente, stanza sterile, strumenti sterili, paziente sedato, ecc. Tutta questa ritualità ė obbligatoria! Non esiste un medico che opera un paziente con le stesso bisturi con cui ha operato il paziente appena precedente, potrebbe essere infetto, così come non si possono fare certi tipi di operazioni senza aver sedato il paziente, perché ne soffrirebbe troppo e probabilmente si muoverebbe modificando così la buona riuscita dell’operazione.
    Quindi perché usare una candela diversa o delle gestualità diverse dovrebbero portare agli stessi risultati?

    Riassumendo, possiamo dire così:
    Il medico (operatore esoterico) opera un paziente (che sarà la nostra vittima o il nostro obiettivo) nella sala operatoria (il posto giusto se ė indicato oppure dentro il cerchio opportunamente preparato e purificato) con tutti gli strumenti necessari e opportunamente sterilizzati/preparati (gli oggetti di cui abbiamo bisogno per praticare, che vengono indicati nei riti preconfezionati che troviamo, oppure materiale dedicato al tipo di rito).
    Una volta finito il paziente avrà bisogno di qualche tempo per riprendersi, ma il tempo ė variabile, e cambia in base al tipo d’intervento, all'età alla predisposizione del paziente ecc (allo stesso modo dovremo avere pazienza nell’attendere che le nostre richieste vengano accolte e facciano il loro corso) infine il paziente guarisce (obiettivo centrato, ottenimento del nostro desiderio).
    Ma capitano anche le occasioni in cui il paziente ha bisogno di stabilizzarsi per procedere ad una seconda operazione (rieseguire il rito) oppure che debbano intervenire molti specialisti (riti complicati in cui ad esempio ė necessario una purificazione prima o cose simili e che quindi avranno una durata maggiore del tutto subito) oppure, purtroppo, occasioni in cui non c’e davvero più niente da fare (inutile eseguire il rito oppure il rito non porterà a nessun effetto)...
    Ci sono anche casi in cui l'operazione va male per fattori “esterni” come disattenzione dei medici, errata analisi dei problemi, personale non abbastanza competente, dimenticanze, complicazioni impreviste, strumenti o materiali infetti, tutte cose che porteranno problemi! (I colpi di ritorno per esempio o la riuscita del rito solo in una parte ma non del tutto).
    Insomma credo che questo esempio possa valere come abbastanza esaustivo!

    Le diverse filosofie
    Ogni filosofia a cui ci accostiamo, prevede quindi dei gesti che comporranno il nostro rito e che ne comporterà la buona riuscita, ma la cosa davvero che accomuna tutti ė una sola: la fiducia che riponiamo in quello che stiamo facendo e nelle forze che ci possono aiutare.
    Ecco quindi che portare sul nostro altare gli strumenti giusti per operare secondo le tradizioni ė cosa fondamentale! Non posso chiedere aiuto a un dio (per fare un esempio eh) così come un'entità qualsiasi senza offrirgli qualcosa in cambio ad esempio, ma il cosa non deve essere stabilito da noi (mi è capitato anche di gente che decide di offrire cose a caso fra le cose che vuole buttare) ma sono elementi che devono appagare chi ci aiuterà così da renderlo benevolo nei nostri confronti; a ben pensarci, storicamente chiunque ha chiesto a un qualunque dio, che si parli di mitologia o cristianesimo o altre religioni, ha offerto qualcosa che ė stata richiesta direttamente, o che sapeva potesse fargli piacere, appagando così il volere del dio stesso, che spesso richiedeva anche enormi sacrifici (animali importanti, figli, cibi prelibati).
    Le offerte, sono quindi importanti tanto quanto le gestualità, questo perché offrire qualcosa di importante, richiede molto impegno ed indica piena fiducia nell'entità a cui chiederemo aiuto (concettualmente rinuncio a una pecora, ma lo faccio con Fede perché so che mi darai una mano) e questo è il vero concetto che sta alla base anche della Fede (qualsiasi).
    Eseguire un rito secondo un certo tipo di filosofia, richiede quindi una forte fiducia in ciò che facciamo, e in ciò che andiamo a smuovere, e nel fatto che le cose possano funzionare davvero, perché quell'entità o quel dio ci aiuteranno.
    Allo stesso modo anche i gesti e le parole dette assumono importanza fondamentale, esattamente come un mantra o una preghiera, se decidiamo di eseguire un rito preciso, non possiamo uscire da quanto ci viene detto.
    Gestualità e parole, al pari di un sacrificio, indicano una forte fede nell’entita che andiamo a smuovere, ma soprattutto sono indicative del nostro impegno e della nostra volontà nel desiderare e portare a termine ciò che chiediamo (il concetto è la convinzione).
    Ecco perchè diventa importante nel momento in cui decidiamo di utilizzare un rito già fatto e testato da altri, l’utilizzo degli stessi gesti oggetti e tempi che vengono indicati (Anche i giorni e gli orari sono importanti!), ma la condizione unica è che questo rispecchi il nostro stato d’animo.

    La magia personale ė migliore di quella “preconfezionata”?
    Mi sento di rispondere con un secco NO.
    Non esiste in esoterismo la cosa migliore da fare, ma bisogna scegliere la propria strada e portarla avanti fino in fondo.
    Tutto può funzionare, come può non funzionare niente, il segreto ė davvero la fiducia e la volontà che ci mettiamo!
    Una scelta “vale l’altra” se a guidarci ė la fiducia, se lasciamo che il nostro istinto ci guidi verso l'obiettivo, e credo che nessuno possa affermare il contrario.
    Affrontare un rito richiede comunque competenza e completezza, sicurezza e tenacia, voglia di ottenere ciò che desideriamo ma anche la sicurezza che sia la cosa giusta da fare, altrimenti non funzionerà, che decidiamo di rivolgerci a Santi, Dei, o altro.

    Che rito scegliere?
    Quindi, lo faccio personalizzato o lo scelgo fra le decine di riti che trovo in internet?
    Insomma la cosa fondamentale è saper scegliere, perché ciò che faremo, se fatto bene, sarà irreversibile e comporta un sacco di conseguenze alcune prevedibili altre no, che dipendono dalla buona riuscita, dalla concentrazione e dalla “purezza” dei nostri intenti.
    Seguire alla lettera un rito ha certamente il vantaggio di sapere che funziona e che è testato, ma non deve essere modificato, portato avanti così com’è, va capito e studiato in ogni dettaglio, vanno capiti i motivi di ogni cosa, colori, tipo di cere, olii e incensi, dovete farlo vostro, innamorarvi di lui e capirlo fino in fondo e, se arrivasse da una qualche filosofia specifica, è bene anche studiare la filosofia alla base del rito per poter interpretare al meglio il rito.
    Crearsi un rito personalizzato ha il vantaggio di vederlo crescere, di sapere con esattezza cosa stiamo facendo e perché, e quindi sarà davvero nostro, tuttavia dobbiamo tenere in seria considerazione l’utilizzo (soprattutto se siamo agli inizi) almeno gli elementi base per il tipo di magia che vogliamo eseguire, sempre sfruttando il concetto di “fare le cose bene” e non di “lo faccio così come viene tanto è uguale”.
    Non esiste quindi una vera risposta a questa domanda, bisogna seguire l’istinto e capire in che modo possiamo agire al meglio ascoltando le sensazioni.
    L’unico consiglio che mi sento di dare è: NON SCEGLIETE IL RITO IN BASE ALLA FACILITA DI ESECUZIONE, MA IN BASE ALL’OBIETTIVO, anzi più complesso sarà più (se eseguito bene) probabilmente porterà i risultati sperati.

    La mia visione personale
    Personalmente ho una visione della magia che scosta dalla maggior parte delle correnti esoteriche e/o religiose, sono per la filosofia della magia personale e della forza del desiderio, e ritengo che il rito o rituale sia solo un mezzo per raggiungere uno scopo ad ottenere la giusta concentrazione, non sono votato a nessun dio in particolare (anche se sono di origini cristiane), ma mi rendo conto che esiste una forza più grande di noi che fa muovere le cose, fatta di energia a cui noi possiamo attingere risorse per poter “operare”, che guida e che ci segnala se qualcosa non va, e lo possiamo fare tramite il nostro subconscio.
    Tuttavia per me è davvero fondamentale la concentrazione e l’esecuzione di un rito proprio come ė stato concepito (spesso concepisco i riti più giusti in sogno o durante la meditazione, altre volte mi arrivano intuizioni chiare, quasi come se avessi già provato quel rito) e li eseguo esattamente così come mi vengono, e se qualcosa va storto riparto da capo, solitamente da zero con materiale nuovo e spirito rinnovato.

    Il rito secondo la mia visione personale
    Io non ho la risposta alle domande, anzi, spesso rispondo con altre domande, ma mi piace condividere la mia filosofia perché credo possa essere d’aiuto a qualcuno (alla fine quando arriverete in fondo scoprirete che tutto sommato non discosta troppo da quanto ho già scritto in precedenza)
    La magia ė personale, non mi va di scomodare entità che potrebbero non aver voglia di aiutarmi, ma soprattutto potrebbero esaudire i miei desideri in maniera differente rispetto a ciò che avrei voluto.
    Mi affido normalmente all’istinto e alla meditazione, riflessione e azione sono le parole che utilizzo solitamente quando opero.
    Ho scelto quindi di operare tramite energia, smuovere energie, senza chiedere che qualcuno lo faccia per me, accumulo energia la carico con i miei intenti e quindi la direzioni verso il mio obiettivo.
    Ma utilizzo comunque dei riti per farlo, gestualità che sono normalmente comprese nei riti di ogni tipo e che cerco di ripetere ogni volta che faccio qualcosa.
    Lo faccio per alzare il livello di concentrazione, per aumentare le aspettative, insomma quello che faccio ė “raccontarmi che queste gestualità hanno un significato profondo e che in qualche modo mi aiuteranno a portare avanti il mio scopo”; questo aiuta il mio subconscio ad aprirsi, a rendersi utile ed a sprigionare le energie di cui ho bisogno.
    Il concetto filosofico che sposo io ė davvero molto semplice ed ė quello del pensiero positivo, insomma se ho bisogno di qualcosa e ne ho davvero la necessità il mio pensiero arriverà all’universo che caricherà la mia energia personale di energia universale e influirà sul destino per darmi una mano.
    Ma per potermi concentrare e quindi creare l’energia necessaria, mi serve qualcosa di fisico di vero, che mi apra al mio subconscio e che attivi in me ciò che mi serve per ottenere ciò che voglio.
    Ecco quindi che dopo aver raccolto le idee e dopo esercizi di visualizzazione meditativa passo all’attacco creando il rito personalizzato utilizzando comunque le candele giuste, gli incensi giusti gli olii e le erbe giuste, insomma concettualmente ė come se creassi una sorta di sigillo che attiverà il mio subconscio e lo farà lavorare senza che nemmeno io me ne renda conto, proprio perché la ritualità mi permette di credere che questa cosa la posso avverare davvero.


    Spero di essere stato chiaro ed esaustivo, se qualcuno non fosse d'accordo ovviamente accetto critiche e commenti!
    Se qualcuno avesse domande o voglia di eventualmente ampliare, io sono qui!
  10. .
    CITAZIONE (Dustandsand @ 15/11/2017, 21:07) 
    CITAZIONE (AndrePM @ 15/11/2017, 18:58) 
    Certo, a buttarlo devi essere tu! Almeno credo...

    Sulla questione dei tempi boh... sono incerto... c'è chi fa più riti consecutivi e chi più volte lo stesso rito e chi aspetta 2 lune...

    Giusto per dare la mia esperienza, io tempo fa ne feci uno durato 5 giorni di fila (stesso rito e intenti simili, rivolti alla stessa persona) ed ha funzionato... però ho pagato in energia e concentrazione per diverse settimane... e ad essere sincero non ricordo i tempi, ma credo fosse più o meno 1 mesetto di attesa!

    Ciao, ti posso chiedere che rito di allontanamento hai fatto?

    Ho fatto un rito personalizzato, piuttosto lungo da scrivere qui, comunque non era un rito di allontanamento di una persona ma dei cattivi pensieri contemporaneamente a un "rispolvero dei bei momenti passati insieme".
    In sostanza ho cercato di coprire i fatti che mi avevano separato da questa persona con i ricordi dei bei momenti e delle sensazioni piacevoli dei periodi più belli, facendo così risplendere l'amore... E beh di colpo un giorno senza motivo è tornata, ha smesso di resistermi e ha deciso di rimettersi con me...
    Sinceramente sono sicuro del funzionamento del rito perché per sua stessa ammissione "non so come mai quel giorno li ho deciso di smettere di resisterti, in realtà ero convinta che separarci era la cosa migliore e invece... boh quel giorno li di colpo ho cambiato idea" (queste testuali parole me le ha dette lei personalmente...) fra l'altro ha funzionato alla perfezione visto che lei è stata davvero contentissima di essere tornata, ed innamorata più di prima!
    Il mio commento era più sui riti in generale che altro!
    Ora ne sto eseguendo uno (proprio in questi giorni) sempre di allontanamento dei pensieri negativi che terminerà con un legamento... Sempre personalizzato, e venuto fuori dopo attenta analisi della situazione e opportuna meditazione.
    Io se eseguo questi riti (rituali di più giorni o in più momenti) cerco di utilizzare lo stesso tipo di candele e/o di oggetti, mettendo tutto insieme una volta finito il rito e utilizzando senza lavare ne altro ciotole disegni ecc.
    Qualche volta utilizzo anche una candela (quella che rappresenta me e i miei intenti e che utilizzo per indicare la connessione con l'universo) che spengo a fine rito e riaccendo al rito successivo, e poi conservo insieme a tutto il materiale utilizzato lungo l'intero rituale (anzi spesso una volta finiti i rituali chiudo tutto in una scatola di legno e sigillo accendendo la candela sopra per far sciogliere la cera e chiudere ermeticamente il contenitore); solitamente poi al primo rituale scrivo su un foglio di carta qualcosa che mi aiuti a concentrarmi sugli obbiettivi lungo tutto il rituale e che rileggo una volta purificate e accese le candele
    Comunque ho notato che quando l'ho fatto ha funzionato SEMPRE mentre quando ho fatto dei riti senza questa procedura non hanno funzionato mai (non so spiegare il motivo ma credo risieda nel mio inconscio), comunque parliamo di una statistica minima una decina di rituali al massimo di cui 3 con questa procedura e gli altri senza...

    PER RIASSUMERE: ho aggiunto dei piccoli riti personali che in realtà non sono previsti normalmente in nessun rito che ho trovato in giro, ma che mi fanno sentire più completo quando opero, e che in realtà a quanto pare funzionano!

    Spero di essere stato esaustivo!
11 replies since 28/7/2014
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